Deaver, Jeffery - Il filo che brucia

kikko

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Trama:
" Qualcuno – un pazzo? un terrorista? – ha manomesso la rete elettrica di Manhattan. Risultato: una serie di cortocircuiti flagellano la città, letali per chiunque si trovi sfortunatamente nelle vicinanze. Le vittime sono sempre di più: le scosse colpiscono a tradimento, in posti diversi e momenti diversi, in metropolitana, davanti ai negozi, ai cinema, alle fermate degli autobus. Lincoln Rhyme, con l’aiuto dell’inseparabile Amelia Sachs, si mette sulle tracce dell’eccentrico e geniale serial killer: troverà pane per i suoi denti, e una verità che nessuno avrebbe potuto sospettare."
Commento: Ci sono tutti, dal tenente Sellitto all' agente dell’FBI Fred Dellray, da Amelia Sachs al suo fedele assistente,. Gli appassionati di Lincoln Rhyme si sentiranno a casa con vecchi amici. Il filo conduttore del romanzo (perdonate il gioco di parole) ossia la corrente non mi ha appassionato come in altre occasioni, non è facile stupire ed entusiasmare i lettori ogni volta e il libro scorre abbastanza noiosamente. Come vedere 100 puntate di una serie tv, poi alla fine diventano scontate e ripetitive. Unica nota positiva il finale, in questo Deaver si conferma un genio assoluto, quando pensi di aver capito tutto (perchè è l'ennesimo libro che leggi di J.D. e sai che ci sarà il colpo di scena) rimani a bocca aperta e pensi: me l'ha fatta un'altra volta. Gli do 3 stellette :D
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
La notizia raggiunge Lincoln Rhyme nella sua casa-laboratorio di Central Park West: l'Orologiaio, l'unico criminale a essergli sfuggito, è stato avvistato
all'aeroporto di Città del Messico. Rhyme sta già pregustando l'occasione di regolare i conti con la sua nemesi, quando al quartier generale dell'NYPD
scatta l'allarme per un caso che richiede il suo intervento. Perché in pieno centro a Manhattan un autobus di linea è stato colpito da una violenta scarica
elettrica che lo ha ridotto a una carcassa di metallo incandescente. La scena del crimine non lascia dubbi: qualcuno si è divertito a giocare con la rete
elettrica della città, e quello che poteva sembrare un incidente è in realtà un attentato riuscito solo a metà. Poco dopo, infatti, il misterioso attentatore
si fa vivo con la polizia per avanzare la sua esorbitante richiesta: una riduzione dei consumi elettrici così drastica da condannare New York alla paralisi.
Mentre la task-force guidata da Rhyme segue la pista di un gruppo di ecoterroristi, i blackout e gli incidenti letali si moltiplicano, la città precipita
nel caos e la minaccia elettrica rivela tutto il suo devastante potenziale distruttivo. Solo Lincoln Rhyme può sperare di sventare il piano criminale di
chi sta trasformando New York in una gigantesca trappola mortale. Ma prima di incastrare il colpevole, Rhyme dovrà affrontare i fantasmi più reconditi
della propria coscienza e del proprio passato. Evitando di lasciarci la pelle.

E niente… c’è poco da dire… è Deaver, ed è in piena forma. Ottimo thriller ricco di suspense e colpi di scena, un caso spinoso per Rhyme e Sachs, un caso ad alta tensione, è proprio il caso di dirlo.
La morte, qui, arriva tramite la corrente elettrica. E la corrente è dappertutto, non la puoi evitare, puoi solo proteggerti, starle alla larga e, se non puoi fare nessuna delle due cose, devi tagliarle la testa.
Sono molti i fantasmi che, in questo caso, minacciano Rhyme e i suoi collaboratori: ci sono i problemi di salute del criminalista che sembrano aggravarsi; ci sono le insicurezze di Pulasky, la crisi di Del Rey, e c’è sempre lui, il killer che è sempre sfuggito a Rhyme, l’orologiaio. Dove sarà? Un’ottima lettura se vi piace il brivido… consigliatissimo!
 
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