Frank è un paramedico che gira per New York con l'ambulanza nel tentativo di salvare la vita a persone che spesso non fanno niente per mantenerla, tossici, barboni, alcolisti, pazzi. Non gli va mai bene e l'unica persona che ha salvato, il padre di una donna di cui si innamora, vuole invece morire. Con lui ci sono i fantasmi del senso di colpa e della crisi esistenziale che lo accompagnano in quell'inferno degli orrori che è la New York notturna dei diseredati e quella corte dei miracoli moderna che è un pronto soccorso di un ospedale pubblico.
Il film assomiglia un po' a tanti altri film di Scorsese, a Fuori orario per l'estremizzazione degli eventi senza averne però l'ironia ed il paradosso, Taxi driver per la New York notturna delle strade senza possederne il pathos, America 1929 senza però la cupa disperazione, e così via a seguire con gli altri film. La mancanza di una sua scintilla di originalità secondo me è il suo limite, pur essendo girato ottimamente dal punto di vista tecnico. Nè promosso nè bocciato.
Il film assomiglia un po' a tanti altri film di Scorsese, a Fuori orario per l'estremizzazione degli eventi senza averne però l'ironia ed il paradosso, Taxi driver per la New York notturna delle strade senza possederne il pathos, America 1929 senza però la cupa disperazione, e così via a seguire con gli altri film. La mancanza di una sua scintilla di originalità secondo me è il suo limite, pur essendo girato ottimamente dal punto di vista tecnico. Nè promosso nè bocciato.
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