Sicuro o indipendente? Lavoro dipendente o partita iva?

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Nella nostra vita passiamo circa 1/3 del tempo "utile" dai 20 ai 70 a lavorare.
Le "macroscelte" da fare sono 2:
- lavoro da dipendente
- lavoro autonomo.

Queste purtroppo non sono scelte libere. Spesso inseguire un sogno o una passione non permette di "monetizzare" per riuscire a vivere o per riuscire a comperare pannolini e zaino scuola ai propri figli.

Inseguire un sogno, crederci, impegnarsi per raggiungerlo porta sempre a soddisfare anche il bisogno di una stabilità tale da poter garantire i bisogni fondamentali di una famiglia?

E' vero che ci sono persone che, avevo le 2 scelte teoricamente disponibili, preferiscono un lavoro dipendente, sicuro, certo, stabile ad uno autonomo ma meno sicuro, meno stabile?

Non so cosa volevo dire, ma l'ho detto:roll:
 

Mizar

Alfaheimr
Nella nostra vita passiamo circa 1/3 del tempo "utile" dai 20 ai 70 a lavorare.
Le "macroscelte" da fare sono 2:
- lavoro da dipendente
- lavoro autonomo.

Queste purtroppo non sono scelte libere. Spesso inseguire un sogno o una passione non permette di "monetizzare" per riuscire a vivere o per riuscire a comperare pannolini e zaino scuola ai propri figli.

Inseguire un sogno, crederci, impegnarsi per raggiungerlo porta sempre a soddisfare anche il bisogno di una stabilità tale da poter garantire i bisogni fondamentali di una famiglia?

E' vero che ci sono persone che, avevo le 2 scelte teoricamente disponibili, preferiscono un lavoro dipendente, sicuro, certo, stabile ad uno autonomo ma meno sicuro, meno stabile?

Non so cosa volevo dire, ma l'ho detto:roll:
Io voglio un lavoro dipendente di tipologia scalare ma, forse, mi trovo nella condizione di averne ottenuto uno ben retribuito fisso-dipendente a tempore indeterminato.
Sono tra due fuochi. Bhò!
 

Ira

Retired member
Lavoro dipendente o autonomo - qualsiasi scelta facciate mai dipendente Pubblica Amministrazione ... a meno che non siate alla fame.
 

sergio Rufo

New member
Sicuramente meglio non lavorare, questo e' il punto.
Se costretti? autonomo o dipendente dipende da molte cose, da molte circostanze, e da molte scelte personali.
Ad ogni modo: piu' si sta lontano dalla burocrazia fiscale e meglio e'.
La partita iva complica le cose. :paura:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Per me non è stata una scelta contrattuale ma di genere di lavoro. Il tipo di lavoro che faccio adesso richiede di lavorare su degli obiettivi condivisi che solo l'appartenenza a tempo pieno e indeterminato all'azienda in cui lavoro riesce a far sì che questi vengano raggiunti in maniera ottimale. Io lavoro su progetti anche a lunghissima prospettiva, dieci anni ad esempio, che solo alcune garanzie mi permettono di poter affrontare con serenità e professionalità. Io personalmente sono molto autonoma nel mio lavoro e mi arricchisco nel confronto con colleghi e dirigenti, sono un motore solitario che lavora bene insieme agli altri e questo è un lavoro che si riesce a fare bene solo se non hai i legacci del lavoro autonomo. Se facessi un tipo di lavoro che invece cresce e si esprime bene solo nel lavoro autonomo allora direi che il lavoro autonomo mi andrebbe bene. E' il lavoro che determina il tipo di contratto e gli obiettivi che con quel lavoro ti prefiggi.
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Sicuramente meglio non lavorare, questo e' il punto.
:sbav: E come non darti ragione? :D

A parte gli scherzi, se una persona fa di professione quello che gli piace fare la connotazione negativa che al minimo nel 51% dei casi la gente da alla parola lavoro sparirebbe.

Se io riuscissi professionalmente a fare un lavoro in ambito "web" sicuramente il mattino, al suono della sveglia, mi alzerei sorridente, carico, voglioso di fare. Se fossi autonomo allora lavorerei con estremo piacere.

Ed invece personalmente ho avuto esperienze nelle quali il mattino prima di entrare in ufficio mi si chiudeva lo stomaco, quasi non respiravo e le giornate erano un incubo.
 
Ed invece personalmente ho avuto esperienze nelle quali il mattino prima di entrare in ufficio mi si chiudeva lo stomaco, quasi non respiravo e le giornate erano un incubo.


Non passavano mai.
Ho lavorato come dipendente privato e quando l'ambiente si deteriora lo stomaco si chiude davvero e non si apre nemmeno quando torni a casa.
Ho lavorato come dipendente pubblico, ma riscaldavo la sedia e la vita è una sola per passarla seduto.

Sto lavorando per i fatti miei. Ed è la libertà al potere. Ti gestisci come vuoi, hai le scadenze che derivano dalla professione, ma vuoi mettere quando vinci, ed anche quando perdi ma hai perso da uno più bravo di te. Uno che sta la non perché ce l'ha messo suo padre, ma perché se l'è guadagnato.

I vantaggi del lavoro dipendente sono puramente economici, almeno per quanto riguarda la mia esperienza claro. A fine giornata lavoro o non lavoro ti metti in tasca tot euro, sabato e domenica compresi. Ferie e ammennicoli vari.
Lavorare da solo, almeno per quanto riguarda la mia esperienza claro, a volte non mi permette di mettere insieme il pranzo con la cena. E se aggiusti il tetto di casa, resti con il bagno da rifare. E stipuli l'assicurazione auto senza la polizza conducente, senza furto e incendi sperando che nessuno te la tocchi, la mia ha un antifurto naturale, a prova di pipì dei cani. E sto cercando una Duna usata per essere ancora più sicuro.

Io propendo per la libertà, anche se è più faticosa.
 

darida

Well-known member
Io lavoro autonomamente da sempre, e' un lavoro vario -pure troppo :roll:- ma che da' soddisfazione-laboratorio fotografico- mi piace trattare con le immagini e persino con la gente :mrgreen:
Pero' di' sti tempi e' duretta e a noi lo stomaco si chiude se alla sera non c'e' cassetto...tuttavia non credo potrei lavorare in altro modo che non sia il mio; la soluzione come diceva Sergio sarebbe non lavorare proprio...mmmh per me e' ancora prestino, vecchietta ma non abbastanza :wink:

conclusione: croce e delizia del lavoro in proprio, ma non cambierei :)
 

Bobbi

New member
Io vorrei lavorare nella scuola pubblica, punto e basta. Non sono fatta per lavorare in proprio, non ho polso, ambizione, sicurezza. Posso solo lavorare da dipendente, ma nello stesso tempo senza avere un vero e proprio superiore, e il mestiere di insegnante, oltre ad essere quello che voglio fare intrinsecamente, mi permette questo. E naturalmente non ho intenzione di non lavorare, mi piace sentirmi in pace con me stessa e guadagnare onestamente il mio lavoro. Inoltre io sono una scialacquatrice nata, quindi se avessi un lavoro autonomo non riuscirei a vivere.
 

SALLY

New member
Io ho provato tutti e due,è successo anche a me che mi si chiudesse lo stomaco tutte le mattine,un'ufficio dove l'antipatia che aleggiava si tagliava col coltello,mi sono licenziata,ho provato a mettere su un negozio,ma,col cambio della lira pian piano si manteneva solo lui ed io non portavo a casa niente,ho chiuso,sono stata fortunata, ho trovato un'altro lavoro da dipendente a tempo indeterminato a 45 anni.
Certo l'deale sarebbe che ciò che ci piace fare ci desse anche da mangiare,ma spesso non è così.
 
Del perché voglio lavorare autonomamente.


Erano le 16:30. M'ero scocciato di stare davanti al pc, e visto che il mio capo, cioè io, era d'accordo, ho deciso di fare una corsa.
Mi preparo ed è ormai il crepuscolo, inizio a correre e vedo un gatto fermo in mezzo alla strada, un piccolo viottolo di campagna. Mi avvicino sempre di più e mi sembra troppo grande per essere un gatto. Ed infatti non è un gatto, è una volpe. Inizia a correre sulla strada. Non c'è competizione tra me e lei. Molto più forte lei. In un baleno mi dà cento metri, si ferma, si gira verso di me, pensa "che pippe questi bipedi", saluta e scarta di lato perdendosi dietro dei rovi.

Lavorare autonomamente è la libertà di alzarti quando vuoi dalla scrivania. Chiaramente recuperi il sabato e la domenica. Ma vuoi mettere beccare una volpe che ti fa le pernacchie.
 
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