Yoshimoto, Banana

franceska

CON LA "C"
E’ una di quelle autrici che non saprei dire con ferma convinzione se mi piace o meno, ma posso dire con certezza che non resisto a non leggere ciò che scrive. I suoi libri sono spesso racconti di facile lettura, brevi e scorrevoli, ed ha un modo di scrivere maturo, ma allo stesso tempo fanciullesco che ogni volta riesce a sfiorarmi il cuore. E’ come se narrasse i miei pensieri e le mie più profonde emozioni con una semplicità da lasciarmi sbalordita, non so se riesco a rendere chiaro ciò che provo nel leggerla; mi emoziona nel più profondo dell’anima. Ad esempio ho appena finito di leggere delfini e anche questa volta, il libro in sé, non mi è piaciuto molto ma anche solo poche righe sono riuscite a toccarmi e a darmi il piacere di averlo letto.
 
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Zefiro

da sudovest
il libri di BY sono "bello"

Mi pacciono i libri della Yoshimoto. Trovo siano "bello". Al singolare.

Nel senso che a distanza di tempo, non ostante ricordi in generale la sensazione di impressione in generale positiva e e talvolta anche di una certa capacità introspettiva, resa oltretutto con linguaggio molto piano e lineare, il che a mio gusto è un plus, a distanza di tempo dicevo tendo a confonderli.

Come fosse sempre un unico stesso libro. Forse un modo di raccontare la stessa storia, una storia importante, attraverso molti romanzi, a volerla vedere in positivo, forse l'aver individuato un tema e riproporlo senza la capacità di introdurre elementi nuovi a voler esser più severi.

In realtà quel che mi sembra di gran lunga dominante in questa autrice è una sorta di modalità espressiva, riflessiva ed intimista tutta sua, che si ritrova, sempre quella, in tutti i suoi libri.

Ciascun autore ha il suo registro, certo, che si ritrova nel corso della sua produzione, quasi lo si riconosce, chi più chi meno. In BY però questo a me appare come l'aspetto caratterizzante che soverchia di un bel po' le storie stesse.

Non saprei dire con ferma convinzione se mi piace oppure no nemmeno io.
 

franceska

CON LA "C"
Concordo sul tuo pensiero Zef, un tema ogni volta riproposto senza severità, e se tu a distanza di tempo tendi a confonderli, io li confondo appena dopo letti. Ciò non toglie il fatto che comunque mi piace leggerli.
 

Zefiro

da sudovest
"Non voglio diventare una donna che immagini con la tua fantasia in un porto al ritorno dei tuoi viaggi. (...) proviamo invece ad andare insieme da qualche parte realmente, e vediamo se funziona, se può succedere qualcosa di bello."
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B. Yoshimoto, Amrita
 

kiachan

New member
Quando leggo Banana Yoshimoto mi sembra che la storia non abbia importanza né per me né tanto meno per l'autore, che la vicenda sia solo un mezzo per raccontare quello che provano i personaggi. I fatti non contano se non come base per parlare di argomenti delicati, quali amore dolore tristezza (e chi più ne ha più ne metta); di argomenti accantonati nel quotidiano per mancanza di tempo e forse per paura di capire troppo di noi stessi. Quando siamo tristi invece di cercare di spiegarci perchè lo siamo ci sforziamo di rallegrarci. Yoshimoto invece lascia sempre che i suoi personaggi cerchino una strada da soli, che risolvano i loro problemi senza fuggirne, uscendone rafforzati e più consapevoli delle loro debolezze e dei loro punti di forza. Per questo confondiamo le vicende, perchè l'autore non vuole parlare di quello che è successo ai protagonisti, ma di quello che i protagonisti sono riusciti a costruire dove prima c'era desolazione, e di conseguenza le trame passano sullo sfondo del libro.

A parte il fatto ovviamente che stò invecchiando e la mia memoria non è più quella di un tempo... :W
 

francesca

Well-known member
Anch'io, come la mia omonima con la k, non riesco a non leggere i libri di Banana Yoshimoto e ogni volta alla fine mi rimane la domanda: ma insomma mi è piaciuto o no?
E non so rispondere, nel senso che sono contenta di averlo letto, ma mi sconcertano le storie, che spesso sono assurde e incomprensibili, certe reazioni dei personaggi...
i personaggi stessi...
Concordo su quasi tutto quello che avete detto, anzi mi ha aiutato a capire le sensazioni così particolare che provo ogni volta che leggo un suo libro.
Volevo aggiungere una spunto alla discussione.
Spesso mi chiedo se questa mia incapacità di fondo di capire i suoi libri, non sia dovuta anche ad un fattore culturale. E questa mia idea mi si è ancor più rafforzata leggendo il suo ultimo libro "un viaggio chiamato vita".
Penso che la nostra cultura sia profondamente lontana da quella giapponese. Putroppo sono abbastanza ignorante da non poter distinguere quanto ci sia di "giapponese" nei libri della Yoshimoto e quanto sia invece personalmente suo.
Avverto sempre una lontananza nei suoi libri, una novità profonda nel vivere la vita, nell'emozioni stesse che gli eventi creano in noi, come se i suoi personaggi provassero cose a me sconosciute, che non riesco a capire fino in fondo e soprattutto mi sfugge il perchè le provino.
Forse è proprio questo aspetto che mi affascina così tanto.
Unito ad una prosa che è di una semplicità disarmante, elementare e forse anche per questo esalta ancora di più la complessità del vissuto dei protagonisti.

Francesca
 
M

maredentro78

Guest
Anch'io li trovo di facile lettura,piacevoli,scorrevoli.Anch'io dopo averli letti li ho un pò confusi,ricordo con più lucidità "Amrita",forse perché lo ritengo quello più particolare,o forse perché è stato il primo che ho letto.Comunque è un'autrice che mi piace perché ha il suo stile e la trovo ottimista,nonostante i temi spesso siano un pò tragici,ma sempre trattati con leggerezza(non in senso negativo) ma non superficialità.
Isola74:sei un uomo?no perché secondo me lei scrive molto sulle donne e per le donne,ma se sei donna la mia teoria a "farsi friggere".:mrgreen:
 

BluButterfly

New member
Io adoro questa autrice, tra i miei libri preferiti ci sono Kitchen, Delfini e Tsugumi. Ovviamente è una scritture semplice e scorrevole ma sempre molto piacevole :)
 

velmez

Active member
è una scrittrice meravigliosa... ha questa scrittura molto semplice, lineare... le storie spesso si intrecciano...
credo che sia una di quelle scrittrici che vanno lette in toto perchè il bello è il senso che ti lasciano poi.. un'atmosfera quasi.
io ho amato in particolare Amrita, L'ultima amante di Hachico, Chie Chan e io...
 

Ghislaine

New member
E' una scrittrice molto particolare, a me piace ma non viene capita da tutti forse per i suoi temi un po' inusuali, non so.
Ho molto apprezzato presagio triste, h/h, tsugumi e kitchen.
 

Sara80

New member
Banana Yoshimoto

Oggi vorrei parlare di questa grande scrittrice giapponese : Banana Yoshimoto.

E questo credo sia il luogo giusto per parlare di grandi scrittrici... :)

Sara

Banana Yoshimoto, grande rappresentante della letteratura contemporanea giapponese.
E' nata a Tokyo il 24 luglio 1964; il suo vero nome è Yoshimoto Mahoko.
Ha scelto il nome di Banana perché affascinata dalla bellezza dei fiori rossi del Bijinsho, meglio conosciuto come Red Banana Flower.
Suo padre, Ryumei Yoshimoto, di formazione marxista, è un celebre poeta, critico e saggista. Sua sorella, Haruno Yoiko, è una importante disegnatrice di fumetti. Per le loro qualità artistiche sono entrambi personaggi molto famosi in Giappone.
Banana Yoshimoto si è laureata al Dipartimento di Letteratura della Nihon University, all'età di 22 anni.


Ecco alcune sue frasi:

"La strada è sempre decisa, non però in senso fatalistico. Sono il nostro continuo respirare, gli sguardi, i giorni che si susseguono a deciderla naturalmente"

I veri amici afferrano quasi tutto in un istante. Fanno a gara a capirsi e vivono in un mondo senza menzogne.

Io credevo nelle mie sensazioni. Nel fatto che alla fine la nostra coscienza, le nostre intenzioni movimentavano la vita come delle onde.

Le persone non vogliono soffrire né tantomeno vivere nel terrore, desiderano soltanto essere felici. Siamo tutti fatti così, per cui se ti rendi conto che un tuo comportamento potrebbe ferire qualcuno, devi modificarlo.


Sono le scene in cui non c'è niente di speciale quelle che si imprimono maggiormente nel cuore.

Ero stata travolta da un vortice senza senso che girava a grandissima velocità, il vortice del nostro tempo.


così rapido e inatteso da dare la sensazione che il cielo si stesse muovendo velocissimo.

ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle in mente nè a contarle, e tra esse si nascondono granelli di una felicità appena percettibile, che l'anima respira e grazie alla quale vive..."un viaggio chiamato vita
 

gamine2612

Together for ever
:ad::wink:non ero arrivata qui prima, perché??
Io ho amato questa scrittrice sin dal primo libro "kitchen" che avevo regalato ad un'amica.
Li ho letti e li conservo tutti.
Ci sono frasi che ho segnato per non perderne traccia..........universali e di grande significato.
Il mio preferito è "Sonno profondo", ci ho ritrovato il racconti del malessere di una persona che conosco che mi raccontava di sfogarsi rifugiandosi nel sonno.

:?Non ha tanti seguaci che io conosca, ma non m'importa poi gran ché:wink:
 

bluemoon21

New member
ammetto che grazie proprio a banana yoshimoto ho preso l'abitudine di leggere con costanza..i suoi libri sono davvero belli e lei è molto brava..però ecco per me resta un'autrice adolescenziale, o comunque da seguire per un breve periodo perché poi è come se la struttra dei libri, il mood che c'è sotto sia sempre lo stesso..e certo, è consolatorio ritornare in un posto comodo che conosci e che sai che non può deluderti..infatti per questo ogni tanto rileggo "kitchen" che forse è il suo libro che mi è rimasto più impresso!

poi a me lei piace molto perché trasmette molto della meravigliosa cultura giapponese, e di questo le sarò sempre molto grata!
 

Vaniglia

New member
Qualcuno di voi legge i manga? Beh il suo linguaggio sicuramente prende spunto da lì. Ha un linguaggio fresco e giovanile, dove anche io penso che dia poca importanza alla trama, ma bensì cerca d far capire ai lettori i sentimenti e le emozioni dei suoi personaggi. Inoltre ha sempre quel velo di mistero che mi affascina. Il passaggio dalla vita alla morte. È uno dei temi principali. Inoltre mi incuriosisce la sua cultura, la sua cucina. Beh da come potete capire è la mia scrittrice preferita. I libri che mi sono piaciuti particolarmente sono Lucertola e Kitchen.
 
M

maredentro78

Guest
Ciao Vaniglia,io l'apprezzo molto,è un'autrice molto scorrevole,fine e delicata nel descrivere i suoi personaggi e mi piace come tratta la tragicità della vita in maniera costruttiva e dalla quale sempre si può imparare e ricostruirsi come essere umano.Anch'io leggo manga( in inglese per non perdere certe espressioni) perché adoro disegni e alcune storie,tuttavia non ci vedo molte affinità con la Yoshimoto.Il mio preferito è "Amrita" seguito da "Lucertola" e "Sky".Tuttavia ti consiglio Murakami più impegnativo sicuramente ma è un tassello in più verso la conoscenza della cultura e dell'intimo di questo popolo molto complesso.
 

claki

New member
Mi pacciono i libri della Yoshimoto. Trovo siano "bello". Al singolare.

Nel senso che a distanza di tempo, non ostante ricordi in generale la sensazione di impressione in generale positiva e e talvolta anche di una certa capacità introspettiva, resa oltretutto con linguaggio molto piano e lineare, il che a mio gusto è un plus, a distanza di tempo dicevo tendo a confonderli.

Come fosse sempre un unico stesso libro. Forse un modo di raccontare la stessa storia, una storia importante, attraverso molti romanzi, a volerla vedere in positivo, forse l'aver individuato un tema e riproporlo senza la capacità di introdurre elementi nuovi a voler esser più severi.

In realtà quel che mi sembra di gran lunga dominante in questa autrice è una sorta di modalità espressiva, riflessiva ed intimista tutta sua, che si ritrova, sempre quella, in tutti i suoi libri.

Ciascun autore ha il suo registro, certo, che si ritrova nel corso della sua produzione, quasi lo si riconosce, chi più chi meno. In BY però questo a me appare come l'aspetto caratterizzante che soverchia di un bel po' le storie stesse.

Non saprei dire con ferma convinzione se mi piace oppure no nemmeno io.

Anche io concordo con te... ho letto poco di lei... e mi ha lasciato molto poco.... ma devo rileggere qualcos'altro
 

nitina

New member
Io ho Banana Yoshimoto nel cuore. Ho iniziato a leggerla da adolescente e mi è rimasta dentro sin da subito. Ok, le trame non sono mai chissà quanto pregnanti e quindi si tende a confondere un romanzo con l'altro, ma del resto di quali libri si ricorda per sempre la trama? l'importante per me è se un libro mi passa qualcosa. Se mi resta un brivido dentro, se ci ripenso quando sono distante dalle pagine... Con i suoi libri io mi sento scavare dentro, come se riuscisse ogni volta a leggere quello che nascondo e non riesco ad esprimere. I temi che fanno da suolo alle sue storie sono a me particolarmente cari: la famiglia (specie le figure femminili: mamma e nonna), la cucina, l'amicizia, il lavoro, l'attaccamento al luogo d'origine.
e poi il velo di surreale che c'è sempre è caratteristica insostituibile e fondamentale che mi lega a quest'autrice a doppio filo. Per me è unica nel suo genere. Si distingue dalla massa e anche la rilettura dei suoi romanzi mi torna piacevole.
 
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