Vasconcelos, Josè Mauro de - Zezé e l'albero d'arance

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Non conosco nessuno che l'abbia letto.
Non so nemmeno se è stato tradotto all'italiano (dal portoghese).
E' la storia (vera) dell'infanzia dello scrittore in una favela (quando ancora non si chiamavano così) brasiliana.
Il contrasto tra l'intensità dell'opera e lo stile semplice e scarno, è scioccante.
Tanta da bambino come da adulto, mi ha fatto piangere e ridere da matti.
Lo consiglio a tutti.
Se qualcuno l'avesse letto, mi piacerebbe sapere la sua opinione.
Saluti
 
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Tania Santana

New member
O meu pé de laranja-lima

Sì, è stato già tradotto all'italiano da Giuseppe Cintioli, che al mio parere ha soavizzato le cose. Pubblicato nel 1973 (Mondadori). Ormai è fuori catalogo... Ho appreso che adesso si trova soltanto nelle biblioteche. Sì, un libro intenso, davvero avvincente, che emoziona a tutti. Anche se vivendo in grande povertà Zezè sa guardare tutto intorno con poesia e speranza... C'è una bella continuazione, "Vamos aquecer o sol" (andiamo a riscaldare il sole), però non so se pubblicata in Italia.

Non conosco nessuno che l'abbia letto.
Non so nemmeno se è stato tradotto all'italiano (dal portoghese).
E' la storia (vera) dell'infanzia dello scrittore in una favela (quando ancora non si chiamavano così) brasiliana.
Il contrasto tra l'intensità dell'opera e lo stile semplice e scarno, è scioccante.
Tanta da bambino come da adulto, mi ha fatto piangere e ridere da matti.
Lo consiglio a tutti.
Se qualcuno l'avesse letto, mi piacerebbe sapere la sua opinione.
Saluti
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
il titolo tradotto è Zezé e l'albero d'arance,

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federico81

New member
se ti interessa ne ho una copia in piu

Sì, è stato già tradotto all'italiano da Giuseppe Cintioli, che al mio parere ha soavizzato le cose. Pubblicato nel 1973 (Mondadori). Ormai è fuori catalogo... Ho appreso che adesso si trova soltanto nelle biblioteche. Sì, un libro intenso, davvero avvincente, che emoziona a tutti. Anche se vivendo in grande povertà Zezè sa guardare tutto intorno con poesia e speranza... C'è una bella continuazione, "Vamos aquecer o sol" (andiamo a riscaldare il sole), però non so se pubblicata in Italia.

ciao, non si trova solo nelle biblioteche... io ne ho due copie e una sono disposto a venderla se ti interessa :)
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Zezè impara una canzonaccia oscena.
Una sera vede suo padre un po' depresso e allora per tirarlo un po' su, gliela canta tutto goduto.
non arriva nemmeno a metà che prende una fraccata di botte.

Il suo gioco preferito era fare il Vampiro, e cioè attaccarsi alla ruota di scorta che le auto avevano sul retro e farsi portare.
Quando uno si accorge della sua presenza, si ferma, scende, lo acchiappa e gliele da di santa ragione.

Una sera prende una calza da donna e lo riempe di stracci, gli lega uno spago e la nasconde nelle sterpaglie.
Aspetta che diventi buio e quando passa una signora, tira e gliela fa sbucare davanti come se fosse un serpente.
Sta qui strilla come un autoambulanza e giù doppia razione di botte; doppia perchè la signora era incinta.

Eppure un libro dolcissimo e VERO, a differenza di tutte quelle scemenze melense che vengono passate per letteratura immortale buona per tutte le età...
Lo consiglio vivamente perchè spiega cosa era una favela 40 anni fa, prima che ce ne parlasse Maradona, il Papa o un rapper.
 
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