Duong, Thu Huong - Dalla terra di nessuno

jeanne

New member
Questo bellissimo romanzo scritto con sensibilità estrema in uno stile poetico straordinario, l'ho letto in francese e mi ha sedotta. Che dilemma, che tragedia per Mien! Non uscirà più dalla vostra mente.
1975, un paesino nelle montagne del Vietnam. Mien, moglie di un ricco proprietario terriero, sta tornando a casa, dopo una spedizione nella foresta. Di fronte a casa trova una folla ad aspettarla. Dall'interno della casa una voce la chiama. Mien si blocca, non è possibile, sta sognando o è un incubo? La voce appartiene a Bon, il primo marito, dato per morto in guerra molti anni prima. Si è trattato di un tragico errore: l'uomo, fragile e malato, è tornato a reclamarla. Ma Mien, ora, è sposata con Hoan, sono felici e hanno pure un figlio. Di fronte alla pressione della comunità e delle autorità di partito, Mien decide di sacrificare il suo amore e torna con Bon. Ma riuscirà a dimenticare Hoan?
 
V

Valentina992

Guest
Ho appena finito questo romanzo e ho avuto con esso un "rapporto" un po' tormentato. Esso decolla solo superando le prime venti - trenta pagine; da lì in poi fino a poco più della metà mi è piaciuto ma quest'interesse non si è conservato fino alla fine. Sono rimasta davvero incantata dallo stile dell'autrice: consapevole, dettagliato, piacevole, scorrevole, denso di sensualità ma...è proprio l'eccessiva "sensualità" uno dei punti deboli dell'opera che doveva essere incentrata più su altri fattori, es. la splendida protagonista femminile Mien e il contrasto tra amore - società. Purtroppo contiene diverse parti dispersive compensate solo da uno stile eccelso, es. le parti di guerra di Bon e la descrizione della vita dei "due mariti" senza Mien e sinceramente potevamo fare a meno di conoscere dettagli anche inutili dei loro impulsi sessuali. E' comunque un romanzo avvincente e che tiene incollati alle pagine, oltre che a lasciare interessanti riflessioni tipiche e piacevolmente "orientali", anche se a volte sfociano nel patetismo e in quelli che reputo odiosi cliché dei romanzi di formazione.

L'autrice però è davvero brava e continuerò a tenerla d'occhio.
 
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