Abecassis, Eliette - L'oro e la cenere

libraia978

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Questa la trama:

27 gennaio 1995: il cadavere di Carl Rudolph Schiller viene ritrovato nel suo appartamento di Berlino. Il corpo dell'illustre teologo e uomo politico tedesco è stato tagliato in due e l'assassino ne ha occultato la parte superiore. Raphaèl Simmer è un giovane ricercatore specializzato nella storia della Seconda guerra mondiale e, nel corso delle sue ricerche sulla Shoah, ha personalmente conosciuto il teologo assassinato. Il delitto lo turba a tal punto che, cedendo alle insistenze di un amico, il giornalista Fèlix Werner, decide di affiancarlo in una difficile e sconvolgente caccia al colpevole. Da Parigi a Washington, da Roma a Berlino, a ogni tappa dell'indagine emerge una nuova testimonianza sul recente assassinio, ma anche sull'abnorme crimine dello sterminio nazista. Fèlix e Raphaèl dovranno confrontarsi con molte perone il cui passato è stato segnato indelebilmente dalla tragedia. Vecchi deportati nei lager, ex partigiani che celano macchie inconfessabili, frati esperti di satanismo e filosofia gnostica, anziani cacciatori di nazisti e ministri sospettati di collaborazionismo, ciascuno con il proprio carico di tragedia o di colpa, sfilano davanti ai due amici. Ma la morte di Schiller non è solo un agghiacciante e inspiegabile delitto. Il mistero che l'avvolge nasconde un messaggio spaventoso, l'orrore di cui è stato testimone il nostro secolo non è solo un incubo ormai finito, e il regno del male non è stato annientato. I suoi agenti perseverano nella loro opera distruttiva, il suo dominio minaccia di espandersi e la guerra tra le forze positive e il principe delle tenebre, nelle sue più varie incarnazioni, forse non si concluderà mai.

Un romanzo assolutamente visionario, in cui le assolute protagoniste sono le forze del male. Difficile anche seguirne la trama, non è la migliore prova narrativa dell'autrice, diciamo che si è lasciata un po' prendere la mano.
 
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