Miyazaki, Hayao - Princess Mononoke

asiul

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Storia ambientata nel Giappone Medievale, fatto di leggende che parlano di convivenza tra umani e divinità. Ashitaka arciere del villaggio degli Emishi, per salvare la sua gente lotta,suo malgrado,contro lo spirito di un demone entrato in un cinghiale sacro.Lo uccide ed il demone entra in lui, attraverso una ferita infertagli in un braccio.
Sarà costretto a lasciare il suo villaggio verso altre terre nel tentativo di salvarsi da quella maledizione. Questo darà il via a una catena di eventi inaspettati, mentre una ferita obbliga Ashitaka a intraprendere

Durante il viaggio dovrà combattere e prenderà coscienza della sua forza. Quella che il demone scatena in lui. Le sue frecce sono così potenti e precise da tagliare di netto teste e braccia.
Incontrerà un uomo strano che gli parlerà dello spirito del cervo dal volto umano e della foresta incantata. E che lo condurrà ad ovest. La sua momentanea guida lo condurrà al villaggio di Tatara Ba dove vive un popolo dedito alla lavoro del ferro,per la produzione di armi da fuoco.Incontrerà San una ragazza coraggiosa, cresciuta da divinità simili ai lupi (Inugami).
La storia si svolge in una lotta perenne tra uomo e natura. Dalla volontà dell’essere umano di possederla e dominarla attraverso il possesso della testa della divinità più importante. Il cervo dal volto umano, Il Dio della Foresta. Ashitaka tenterà di riportare la pace cercando di proteggere San di cui è innamorato.

Film spettacolare. Un autentico capolavoro. I particolari sono sorprendenti.Ogni dettaglio è passato sotto la supervisione di Miyazaki e della sua matita. Pochissima Computer Grafica,solo il 10%.
Bella la lotta serrata di tutti i protagonisti in difesa della natura tanto cara a Hayao.
L’uso dei personaggi bambini presente in tutti i lungometraggi di Miyazaki anche qui sono atti a sottolineare la purezza degli animi e la speranza di poter ricostruire un futuro.

Un film di cui è difficile non innamorarsi.
E una colonna sonora sublime ed è realizzata da un grande,Joe Hisaishi, musicista utilizzato anche da Takeshi Kitano.Un altro maestro del cinema Giapponese,che ci regala tanta poesia.

 
Ultima modifica di un moderatore:

Dory

Reef Member
Devo dire che l'inizio di questo film mi ha spiazzata quando ho visto volare braccia e teste. Ciò che maggiormente mi ha sorpreso è la cruda cruenza e crudeltà (parole che riproducono anche sonoramente l'effetto che ha fatto su di me il film).
Sì, la crudeltà umana raggiunge delle vette inimmaginabili, eppure Miyazaki ci mette sempre uno spiraglio di luce: dobbiamo imparare a conviverci, ad accettare che ci sia, quasi serenamente, il che non vuol dire rinunciare a combatterla, anzi, vuol dire combattere ma stando attenti a non diventare crudeli a nostra volta.
La violenza genera solo altra violenza.
Devo dire che il film, dopo lo sconcerto iniziale, mi è piaciuto molto, ma non poteva essere altrimenti, anche se, nel mio cuore, al primo posto rimane Nausicaa.
Il personaggio che mi ha conquistato in questo film è lo stambecco Yakul.
 

Sir

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Riprendo con la seconda mandata di commenti su Miyazaki extra-sfida.:mrgreen:
Mononoke hime è secondo me un po' sottovalutato.
Soffre ancora di qualche difettuccio (leggermente lungo e macchinoso nel giungere al climax) e l'ambientazione con simbologia prettamente nipponica non l'ha aiutato ad imporsi in occidente, ma ha momenti di grande raffinatezza, una storia avvincente e una colonna sonora che gareggia ad armi pari con quelle del Castello Errante e della Città incantata, tutte ovviamente a firma di Joe Hisaishi. Questa contiente il tema che più amo, meraviglioso:



ed il film è tra i miei preferiti.

Ashitaka e San sono tra i personaggi più ricchi di sfaccettature e "realistici" di Miyazaki, sono perfettamente complementari. Ritornano anche i suoi temi storici, l'attenzione per l'ambiente trasportata stavolta fino ad una sorta di Medioevo e descritta secondo una prospettiva mistica ed antica, la vita serena anche se dura di chi sa accontentarsi (come le donne lavoratrici) e quella avventurosa e severa, nobile, di chi sceglie la strada non battuta.
La vita antica e divina che si anima nel bosco è eccezionale, il tratto di Miyazaki non trema nel raffigurare esseri mitologici (meraviglioso il dio cervo ed i cinghiali) e il brulicare che li circonda, un'atmosfera sacra che tuttavia, perfettamente in linea col pensiero del regista, può anche essere strettamente intima, tanto che risulta facile anche profanarla. Un altro aspetto notevole del film, che si evolverà anche nel Castello errante e nella Città incantata; il nemico, più che essere una persona, è la stupidità umana che non vede oltre il proprio naso.
Come dicevo prima, purtroppo per noi questo è un film che ha tantissimi rimandi alla mitologia ed all'immaginario giapponese, è tutto sospeso in una dimensione in cui solo un orientale può sentirsi pienamente partecipe, abbandonando ogni preconcetto per emozionarsi fino in fondo nell'udire il bramito del dio cervo ferito o la voce del millennario dio cinghiale.
Però, se si fa uno sforzo (o se ci sentiamo già con un piede in Asia:mrgreen:), penso che possa risultare bellissimo anche per noi.:)
 

~ Briseide

Victorian Lady
Devo dire che anche io, come Dory, sono rimasta un po' basita nel vedere quelle scene un po' "pulp" all'inizio del film... Certamente il lavoro elaborato più cruentemente da Miyazaki. Ritorna protagonista la natura (vista da una prospettiva più "intimistica") e le violenze perpetuate su di essa dall'uomo; il confine tra bene e male pare però essere meno netto di quello che appariva nei film affini precedenti, come Nausicaa o Laputa. Anche dalla parte degli umani bramosi di conquista vi sono infatti figure positive, ed anche i "cattivi", in fondo, hanno spazio per la redenzione. E' difficile trovare difetti ai lavori di Miyazaki, tuttavia Mononoke è proprio la storia che meno mi è piaciuta; ciò che un po' manca a questo film è la delicatezza, il tocco soffice e caldo nel raccontare storie che arrivino al cuore, senza adoperare scene ad alto impatto visivo. Il giudizio è relativo comunque ai suoi lavori precedenti, perchè in senso assoluto trovo impossibile dare ad essi un giudizio che non raggiunga almeno la piena sufficienza. :)
 

Gian

New member
Dory mi ha fatto vedere questo film, e ne sono stato contento più che altro perchè ha cominciato a farmi conoscere un autore che non conoscevo affatto.
Il film devo dire che non mi ha entusiasmato, mi è piaciuto ma con alcune riserve che ora elenco:
- un pò lungo (come ha detto anche Sir)
- molto radicato nella tradizione nipponica che mi ha procurato qualche difficoltà di avvicinamento (come ha detto Sir)
- un pò crudo o pulp (come hanno detto Dory e Briseide)
- un modo di rappresentare degli animali parlanti un pò artificioso, poco credibile, quasi fastiidoso (come dico io). Strano, perchè Miyazaki rende solitamente molto credibili anche le cose più assurde.

Concludendo, nonostante tutte queste cose negative, il film mi è piaciuto. comunque ci sono dei bei personaggi, molto vari...la storia è carina, è raccontato abbastanza bene..ecc.ecc...
 

Bianca

The mysterious lady
Bello!!!

Che dire :? per prima cosa è stupenda la colonna sonora e i disegni sono ben fatti,la storia è bella e significativa, anche a me il doppiaggio degli animali della foresta non è piaciuto particolarmente. :p
 

ayla

+Dreamer+ Member
Secondo me, questo è il film che rende nel modo più chiaro e netto il tema, carissimo al regista, dell'eterna lotta tra l'uomo e la Natura.
E' una storia dal sapore epico, curatissima fin nei più piccoli dettagli, dagli splendidi scenari alla musica, senza dimenticare la complessità e profondità dei personaggi, San su tutti, la ragazza-lupo che, come ha notato Briseide, non ha la delicatezza e dolcezza delle precedenti protagoniste ma in compenso è impregnata di un coraggio, un ardore e una determinazione senza pari.
Questo film, nel complesso, mi è piaciuto veramente molto; la storia sa colpire e arrivare fino al cuore, impossibile rimanere insensibili al suo messaggio, quasi urlato nella violenza e nel forte impatto di alcune scene. L'unica pecca, per me, risiede nell'eccessiva lunghezza ma, a parte questo, tanto di cappello a Miyazaki.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Molto bello questo film, a tratti entusiasmante, la magia delle scene come quella dei folletti degli alberi è indimenticabile. Lo trovo fino adesso come il film con maggiore spirito giapponese, con la lotta del bene e del male, identificato con l'odio, compresenti in ognuno di noi, umano o no. Questo aspetto fa sì che Ashitaka riesca ad essere equidistante tra il mondo degli uomini e quello della natura, senza farsi coinvolgere completamente nè dall'uno nè dall'altro. Impressionanti gli animali che si trasformano in demoni, pieni di vermoni pulsanti sangue che riescono perfettamente a rappresentare graficamente l'odio e la rabbia che non dà mai pace.
 

isola74

Lonely member
Finalmente l'ho visto e devo dire che ne sono rimasta entusiasta.
Mi è piaciuto molto, bella storia, bello il messaggio sull'importanza del rapporto con la natura. Finora il mio preferito anche se è solo il secondo che vedo (l'altro è Kiki consegne a domicilio). Sono intenzionata a vederli tutti:wink:

Peccato solo che non abbia potuto vederlo con mio figlio, troppe scene erano un po' cruenti.... mi ha beccato un paio di volte e mi ha detto: mmama!!! ma ti stai guardando Spiderman???:mrgreen:
 

wolverine

New member
Amo questo film d'animazione! Lo adoro in ogni suo singolo dettaglio e nel complesso non riesco mai a stancarmi.
 

wolverine

New member
Princess mononoke\principessa mononoke oppure principessa spettro è un film d'animazione giapponese del 1997, diretto da maestro Hayao Miyazaki e prodotto dallo Studio Ghibli,…per me il miglior film ed è per me il film più amo al mondo poiché se ‘il mio vicino totoro’ è il film legato per la data di uscita in italia(01-01-1988),princess mononoke è il film legato nell’anima…. Il film è ambientato al termine del periodo Muromachi e s’incentra sulla lotta tra i guardiani spirituali che proteggono la foresta dagli umani, i quali invece stanno distruggendo il bosco per alimentare una ferriera in cui si producono armi.ashitaka è un giovane principe di un villaggio nascosto nella foresta,un giorno è costretto ad uccidere uno spirito cinghiale che diviene malefico per colpa degli uomini,il principe è costretto a lasciare il villaggio e durante il suo viaggio avventuroso attiva alla città di ferro tataraba.sulle rive del fiume ashitaka incontra la giovane di nome san che gli abitanti del luogo chiamano ‘principessa mononoke’ ovvero principessa degli spiriti vendicativi,questo perché è cresciuta dai lupi ed è la protettrice del bosco…un po’ alla Mowgli. Fin qui si direbbe che a parte qualche sventura è abbastanza tranquillo,ma sarà la decisione dell’imperatore a scatenare il caos perché egli vuole la testa del Dio della foresta per divenire immortale…così darà il via ad un susseguirsi di battaglie e lotte tra i vari protagonisti divisi in più fazzioni,ma sarà la trasformazione del Dio in un Dio della morte a peggiorare il tutto….per il seguito guardate il film.la foresta del film è la foresta Shiratani Unsui a Yakushima una foresta realmente esistente.in realtà la storia ideata dal maestro miyazaki era un’altra quella che poi divenne laputa il castello nel cielo,anche se rivisitata…sarebbe stata troppo simile alla bella e la bestia della disney.comunque ogni lavoro del maestro miyazaki è un capolavoro indiscusso! E su questo non si discute!
 
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