Franco Barbagallo: IL Proiettile di Cristallo, c'era una volta nelle isole Eolie

Franco Barbagallo: Il Proiettile di Cristallo, c’era una volta nelle isole Eolie.
Ciao a tutti, sono il novello scrittore esordiente, avventizio, in prova, di turno. Mi chiamo Franco Barbagallo, sono nato a Milano ma il mio nome “tipicamente scandinavo” tradisce le mie origini siciliane. Dall’età di 15 anni vivo in Sicilia tornando a Milano spesso per il mio lavoro. Nella vita sono un fotografo e giornalista professionista che opera dal 1983 unicamente nel settore del reportage geografico, di natura, viaggi e outdoor e quasi tutte le riviste con le quali lavoro stanno a Milano. (volete vedere le mie foto e i miei articoli? www.francobarbagallo.it ).
Leggo molto sin da bambino, sono cresciuto letteralmente a” pane e Salgari” e ciò ha certamente influito nel mio spasmodico cercare di realizzare il mio sogno di diventare un vero viaggiatore, di girare il mondo, di svolgere una vita se non proprio “avventurosa” (ma la mia spesso lo è), certamente fuori dal normale. Fino ai 14 anni ero certo di voler fare l’ufficiale della Marina ma, vista poi la mia autosincrasia per la matematica e anche le raccomandazioni indispensabili per essere presi in accademia, non ci ho nemmeno provato. Grazie a uno spirito indomito, tanta volontà, un po’ di talento, predisposizione e enormi sacrifici, provenendo da una famiglia molto modesta, sono riuscito “miracolosamente” da autodidatta a intraprendere con successo la “mitica” professione del fotografo giramondo (quest’anno sono addirittura entrato nella finale del Travel photographer of the year: 35 su 3.500). Da quasi trent’anni vivo con la valigia in mano. Se andate nel mio sito nella sezione “LOCATIONS” c’è un mappamondo dove sono segnati con un puntino tutti i luoghi dove ho scattato delle fotografie (non è aggiornato da 2 anni ma dà un’ idea di quanto conosca il mondo). Nel mio lavoro ho cominciato presto e sempre più spesso, a scrivere gli articoli dei miei reportage, iniziando ad amare sempre più la scrittura fino a decidere di cimentarmi, addirittura, nello scrivere un romanzo. L’ho scritto fra sale d’aspetto di aeroporti e camere d’albergo, poltrone di aereo e tavoli di ristoranti, nelle mie sedentarie vacanze e nei pochi momenti liberi dal lavoro. Mai quando e come dovrebbe lavorare un vero scrittore: la mattina presto, la notte, con della musica d’atmosfera di sottofondo, magari seduto a una bella scrivania in una comoda poltrona di fronte a una finestra che si affaccia su un bel panorama o, mio sogno, posta sotto il portico di una log cabin (le case di tronchi d’albero) nelle montagne rocciose o di una baita alpina. Chissà se un giorno avrò mai queste possibilità, magari scriverei meglio e inventerei storie più interessanti? Mah, difficile che questo sogno si realizzi. Con questa crisi economica e la crisi dell’editoria periodica è già tanto riuscire a sopravvivere, altro che baita. Comunque, di riffe o di raffe, sono riuscito finalmente a finirlo questo mio benedetto primo romanzo (iniziato a scrivere due anni prima dell’ultima correzione ma se sommo le ore utilizzate ci avrò impiegato non più di 4 o 5 settimane di lavoro a tempo pieno). Con mia profonda sorpresa, la prima casa editrice a cui l’ho presentato, molto piccola, ha deciso di pubblicarlo subito nella sua collana di libri gialli, facendomi fretta per stamparlo in tempo per la fiera di Torino. Così a maggio ho presentato nello stand della A & B, la mia casa editrice, il mio primo romanzo giallo, storico, semiserio: “Il Proiettile di Cristallo”. Il sottotitolo è: c’era una volta nelle isole Eolie.
Come autore ho usato lo pseudonimo di Bruno Gallo (che è anche il protagonista del libro) ed il perché lo si comprende leggendo la storia. Gallo è un fotografo di Airone (ho lavorato per più di 20 anni per quella stupenda rivista, ahimè, ormai morta) che va nelle isole Eolie per realizzare un servizio sulla storia e l’archeologia delle isole. Incontra un’archeologa subacquea americana giunta anche lei nelle isole per lavoro e, nel contempo, muore il Sovraintendente del museo di Lipari. I carabinieri non capiscono se sia deceduto per un incidente, un suicidio o un assassinio perché, oggettivamente, la scena del decesso è davvero atipica e non permette di delineare un quadro certo di quello che è potuto accadere. Fotografo, archeologa e un gruppo di coloriti personaggi locali vengono coinvolti, e si auto coinvolgono, nella faccenda che riserverà diversi colpi di scena.
Ho usato un mio modo, penso abbastanza personale, di dipanare la storia attraverso l’organizzazione dei suoi capitoli. Inizialmente alterno un capitolo ambientato ai nostri giorni con un capitolo che si svolge nelle varie epoche della straordinaria e unica storia delle isole (alto neolitico, periodo greco, medievale, rinascimentale). Da ognuna di queste epoche emergono dei reperti archeologici che si ritrovano poi nei capitoli odierni. Il prologo si svolge nel basso neolitico, descrivendo l’arrivo del primo uomo che ha messo piede per la prima volta nelle isole Eolie (come nello sbarco sulla luna, in ogni angolo della Terra c’è sempre stato un “primo uomo” a lasciare la sua “prima orma”). L’epilogo si svolge, invece, nel futuro.
Mi sono divertito molto a far parlare i miei personaggi. Ho la pretesa di affermare che dopo un po’ basta leggere i dialoghi e si comprende quale personaggio stia parlando. Solo uno di loro esiste davvero, lo chiamano Zazzà e fa la guida vulcanologica a Stromboli e nella storia mi fa da assistente, sherpa, guida, confidente e amico. Gli altri sono inventati di sana pianta ma per certe caratteristiche fisiche o di linguaggio o di modo di fare si rifanno comunque a tipi che ho conosciuto o che esistono davvero nell’oleografia etno-antropologica siciliana. Loro tramite ho voluto anche prendere un po’ in giro i siciliani che hanno tanti pregi ma anche tanti difetti. Io vivo in Sicilia per buona parte del tempo durante il quale non viaggio per lavoro, ho rapporti di lavoro prevalentemente con il nord, ho passato per trent’anni almeno sei mesi all’anno in paesi esteri e quindi mi sento abbastanza cosmopolita ma non posso non amare la Sicilia e la sua gente e sentirmi legato a loro. Ciò non mi esime dal vedere e denunciare, molto chiaramente e in ogni occasione, le tante cose che non vanno in Sicilia e che, in buona parte, dipendono soprattutto da noi siciliani (con tutte le attenuanti che si vogliono, se andiamo al nocciolo dei problemi la verità è questa).
Un lettore mi ha scritto che la cosa che lo ha colpito e sorpreso di più nel mio libro, considerandosi un avido lettore di gialli, è stato il fatto che la natura gialla della storia, seppur atipica, interessante, con colpi di scena e un finale incisivo, non assurgeva a protagonista assoluta ma si faceva accompagnare, a pari livello di interesse e dignità, dalle vicende storiche ricostruite, dai personaggi del passato e soprattutto attuali protagonisti dei diversi capitoli, dallo scoprire nel profondo le isole, dal ridere per le situazioni in cui si ritrovano certi personaggi. Mi ha fatto molto piacere perché il mio intento era proprio questo, scrivere una storia complessa, ricca di spunti, ironica, irriverente, atipica, per un libro che risultasse … “nonsologiallo”.
Se mai qualcuno di voi leggesse il mio libro, sarei felice di sentire i vostri commenti. Anche perché avrei già in mente il secondo volume e vorrei sapere se magari faccio meglio a … lasciare perdere. I protagonisti saranno gli stessi ma in un ambiente totalmente diverso - il Wyoming - con storie e personaggi completamente nuovi ma ancora con episodi e capitoli sempre fra passato e presente. Perché il Wyoming? Perché lo conosco benissimo avendolo girato in lungo e in largo soprattutto in sella a quarter horse, perché a cavallo posso considerarmi un vero cow boy e in quello stato ce ne sono davvero ancora tanti e autentici, poi perché, da bambino, ovviamente sono cresciuto anche a … pane e Tex Willer!
Vi accludo una recensione apparsa mesi fa su una delle riviste con le quali collaboro. Beh, visto che mi conoscono da tanti anni magari hanno un po’ ecceduto nei giudizi positivi ma se il libro fosse stato scritto “con i piedi” non lo avrebbero nemmeno recensito.

Opera prima del fotoreporter Franco Barbagallo, Il proiettile di cristallo è un giallo “storico semiserio”, come lo definisce il suo autore, ambientato nell’arcipelago delle Eolie.
Un’archeologa americana e un fotografo italiano arrivano contemporaneamente a Lipari per lavoro e si trovano coinvolti nell’indagine su una morte misteriosa dalla dinamica oscura.
La particolarità della narrazione è che la trama è inframmezzata da capitoli ambientati in epoche passate che narrano la “storia” eoliana, dalla preistoria ai nostri giorni, in cui si ritrovano episodi e personaggi che tessono il fil rouge dell’intera vicenda e sono funzionali all’omaggio alle Isole che resta uno degli intenti dell’autore. La vicenda dunque si snoda tra flashback e dimensione presente e accompagna il lettore nella ricostruzione di un puzzle dai frammenti dispersi e apparentemente lontani, in un gioco sapiente di incastro in cui niente va perso, ma ogni elemento trova una precisa collocazione nello sbrogliarsi della matassa.
Un “giallo” vero, con la giusta dose di suspense e di mistero, con l’eroe (anzi “gli eroi”) e l’eroina, e con il giusto colpo di scena finale che improvvisamente, ma tempestivamente, dà il colpetto necessario al primo della fila di tesserine che, cadendo in un effetto “domino”, ricompongano l’immagine della soluzione finale sotto gli occhi stupefatti del lettore.
Una serie di personaggi locali, dai tratti molto tipizzati, fa da sfondo e da coro a una vicenda dal colore tutto siculo, dotando il romanzo di una buona dose di ironia e leggerezza.
La scrittura è scorrevole e sembra procedere per fotogrammi ricordando una sceneggiatura cinematografica: i “quadri” sono descritti da un occhio abituato a cogliere i particolari non perdendo di vista la visione d’insieme, risultando di un’evocativa intensità.
Ma lo sguardo del fotografo non perde di vista le profondità dell’animo umano: i personaggi sono tratteggiati efficacemente financo nel registro linguistico che risulta sempre riconoscibile all’interno di dialoghi credibili e vivaci, caratterizzati da passaggi godibilmente comici. L’amicizia senza barriere sociali, ma anche il tradimento e l’ambiguità, l’amore a cui bastano poche parole, ma anche rapporti morbosi, il gusto per la vita nella sua pienezza, ma anche l’avidità e l’assenza di scrupoli, lo stupore sempre rinnovato di fronte agli spettacoli della natura più rigogliosa sono solo alcuni degli spunti che questo romanzo offre al lettore.
Per fare un viaggio tra i suoni, i colori e i profumi delle terre eoliane rimanendo seduti e per organizzarne uno appena si finisce di leggere.
Il mio libro:
Autore. Bruno Gallo (alias Franco Barbagallo)
Titolo: Il Proiettile di Cristallo, c’era una volta nelle isole Eolie.
Edito da : A & B
Distribuito da: Dehoniana
Pagine 202
€ 18
 
proprio così

Ciao Sergio, grazie di esserti preso la briga di leggere il mio malloppo. Si, amo il Wyoming, come la scrittrice canadese che ci è andata ad abitare (credo a Jakson Hole ma non sono certo). Non ho letto il libro e nemmenovisto il film perchè è arrivato dove abito, ad acireale, quando ero in viaggio e poi non sono riuscito a beccarlo altrove. per chi non conosce bene gli USA e il mondo dei cow boy la storia è scioccante ma chi, come me, conosce bene entrambi, non si stupisce poi tanto. Negli USa di cow boy gay ce ne sono così tanti che si indicono persino rodei semiprofessionali per soli gay!
Io amo andare a cavallo (solo il viaggio nella natura, gli sport equestri non mi interessano perchè sfruttano troppo il cavallo), non sono gay ma li rispetto totalmente e ho anche diversi amici con quell'indirizzo sessuale. Anche nel mio libro ho inserito come la penso su chi ha tendenze diverse dalle mie.
Che tipo di lettore sei? se hai tempo. Franco
 
esattamente!

:DCiao Sergio, grazie di esserti preso la briga di leggere il mio malloppo. Si, amo il Wyoming, come la scrittrice canadese che ci è andata ad abitare (credo a Jakson Hole ma non sono certo). Non ho letto il libro e nemmenovisto il film perchè è arrivato dove abito, ad acireale, quando ero in viaggio e poi non sono riuscito a beccarlo altrove. per chi non conosce bene gli USA e il mondo dei cow boy la storia è scioccante ma chi, come me, conosce bene entrambi, non si stupisce poi tanto. Negli USa di cow boy gay ce ne sono così tanti che si indicono persino rodei semiprofessionali per soli gay!
Io amo andare a cavallo (solo il viaggio nella natura, gli sport equestri non mi interessano perchè sfruttano troppo il cavallo), non sono gay ma li rispetto totalmente e ho anche diversi amici con quell'indirizzo sessuale. Anche nel mio libro ho inserito come la penso su chi ha tendenze diverse dalle mie.
Che tipo di lettore sei? se hai tempo. Franco
 

sergio Rufo

New member
:DCiao Sergio, grazie di esserti preso la briga di leggere il mio malloppo. Si, amo il Wyoming, come la scrittrice canadese che ci è andata ad abitare (credo a Jakson Hole ma non sono certo). Non ho letto il libro e nemmenovisto il film perchè è arrivato dove abito, ad acireale, quando ero in viaggio e poi non sono riuscito a beccarlo altrove. per chi non conosce bene gli USA e il mondo dei cow boy la storia è scioccante ma chi, come me, conosce bene entrambi, non si stupisce poi tanto. Negli USa di cow boy gay ce ne sono così tanti che si indicono persino rodei semiprofessionali per soli gay!
Io amo andare a cavallo (solo il viaggio nella natura, gli sport equestri non mi interessano perchè sfruttano troppo il cavallo), non sono gay ma li rispetto totalmente e ho anche diversi amici con quell'indirizzo sessuale. Anche nel mio libro ho inserito come la penso su chi ha tendenze diverse dalle mie.
Che tipo di lettore sei? se hai tempo. Franco

Della Proulx ho letto Avviso ai Naviganti e Cartoline e qualcosa d'altro...Per il West in generale come MacCarthy con il suo Meridiano di sangue non c'e' niente nell'intero panorama mondiale della letteratura. E non solo per il West in se' stesso ma per l'immedesimazione di esso con una visione del mondo naturale ed apocalittico. E' un West "esistenziale" quello del grande scrittore americano.
Ho letto le tue righe quasi per caso perche' ogni tanto curioso in questa stanza: aspetto sempre qualcuno che oltre a pubblicizzare soltanto il suo libro, si fermi anche a parlare di altre libri, di altri autori. Ma cosi' non e'. In molti mi ricordano quel pianista che suonava il piano convinto di essere un pianista affermato per l'appunto, senza mai avere ascoltato Mozart. Intendi?
Comprendo anche - pero' - che questa stanza e' un palcoscenico per farsi conoscere.
Il tema gay? non mi riguarda, non m'interessa.

Che lettore sono? uno dei tanti, diciamo cosi, con gusti particolari. Tu piuttosto chi ami leggere?
 
Non mi lamento troppo

Grazie molte ti esserti presa la briga di leggere il mio malloppo e di apprezzare il mio lavoro. è un mestiere davvero straordinario per come permette di crescere visitando le diverse società del mondo ma non è un bel momento con questa crisi. è sempre stato un lavoro dell'essere e non dell'avere ma al giorno d'oggi lo è ancora di più. Che tipo di lettrice sei?
se hai tempo,ciao.Franco:D
 
ah.....

ahhh...pensavo avessi letto il libro dal quale hanno poi tratto il film barebrookk mountain che parla, appunto, di due cow boy che si scoprono gay.....
la tua citazione su questo Mac carthy mi intriga e mi sa che cercherò in giro questo Meridiano di sangue. Bella quella del pianista.... io, ad esempio, sono certo di non aver letto troppi libri importanti ma cerco di rimediare.
Io non credo di essere un lettore particolare, amo molto la storia, i romanzi storici, le biografie, i gialli ma leggo anche tant'altro . Ho appena finito La caduta dei Giganti di Follet e gli altri ultimi sei libri letti sono: Quel che resta del giorno di Ishiguro, Ritorno dall'India di Yehoshua, dance, dance, dance di Haruki, Norwegian wood di haruki, Un divorzio tardivo di Yeroshua, The Pacific di Ambrose (In inglese). ma mi sono spolpato anche la trilogia gialla dello svedese, mi sfugge il nome....
Non credo che venderò copie del libro grazie al forum, mi sono iscritto per entrare in contatto con chi legge e se poi avrò dei commenti da chi lo ha letto, bene, altrimenti ciccia.

Della Proulx ho letto Avviso ai Naviganti e Cartoline e qualcosa d'altro...Per il West in generale come MacCarthy con il suo Meridiano di sangue non c'e' niente nell'intero panorama mondiale della letteratura. E non solo per il West in se' stesso ma per l'immedesimazione di esso con una visione del mondo naturale ed apocalittico. E' un West "esistenziale" quello del grande scrittore americano.
Ho letto le tue righe quasi per caso perche' ogni tanto curioso in questa stanza: aspetto sempre qualcuno che oltre a pubblicizzare soltanto il suo libro, si fermi anche a parlare di altre libri, di altri autori. Ma cosi' non e'. In molti mi ricordano quel pianista che suonava il piano convinto di essere un pianista affermato per l'appunto, senza mai avere ascoltato Mozart. Intendi?
Comprendo anche - pero' - che questa stanza e' un palcoscenico per farsi conoscere.
Il tema gay? non mi riguarda, non m'interessa.

Che lettore sono? uno dei tanti, diciamo cosi, con gusti particolari. Tu piuttosto chi ami leggere?
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Non credo che venderò copie del libro grazie al forum, mi sono iscritto per entrare in contatto con chi legge e se poi avrò dei commenti da chi lo ha letto, bene, altrimenti ciccia.

mi piace il tuo spirito nell'approcciarti al forum, quello giusto secondo me, abbiamo altri scrittori che si sono inseriti in questo modo, non interessati esclusivamente a promuovere il proprio libro, il che è del tutto legittimo ma forse limitante, ma che desiderano anche confrontarsi su altri temi e sono utenti fondamentali del nostroforum e con un certo orgoglio posso dire che abbiamo visto uno di loro prendere il volo ed essere adesso uno scrittore affermato. :)
 

jeanne

New member
che bella sorpresa!

:)Ah, Franco, ho visto ora la tua presentazione e ho letto con attenzione tutto quello che hai scritto! Infatti io ho letto il tuo romanzo e ne ho fatto una recensione qui in Piccola Biblioteca! Ho anche avuto modo di vedere le meravigliose foto del tuo libro Terre d'Aci e sembrano muoversi, sembrano vive .... Ho visitato molto bene questa zona stupenda della costa dei limoni o dei ciclopi, e' incantevole proprio!
Ma come hai fatto per riuscire a scrivere il romanzo cosi come dici tu, un po' in albergo, un po' sull'aereo? sara' stato duro spezzare il lavoro di scrittura per appuntamenti di lavoro, partenze di voli, ecc.
Ho trovato molto divertenti i dialoghi in siciliano e il romanzo mi ha dato voglia di andare a visitare Lipari e tutto quello che descrivi a proposito delle altre isole eolie. Anche la storia delle isole sembra ricchissima e andrei senz'altro al museo di cui parli nel libro. Grazie! Mi piace quando leggo trovare spunti stimolanti sia per partire alla scoperta di qualche luogo che non conosco sia per approfondire non so la storia di un popolo che non conosco o la storia dell'arte, ecc.
ah! forse ho sbagliato: ho scritto Barbagallo nella recensione. Dovevo forse mettere Gallo Bruno?
Mi sono piaciute molto le tue descrizioni della vita nelle diverse epoche narrate, avevo l'impressione di vedere questa gente, com'era vestita, o quando svolgeva le sue incombenze quotidiane.
A presto forse per qualche domanda qui sul forum! Beh, ecco la prima? Ami molto la storia e si vede: da sempre o ti e' venuta a poco a poco questa passione?
 
Ma davvero?

Ma davvero hai letto il mio libro, parrebbe di si, sono andato a vedere la recensione e ti ringrazio molto. Non potevo scrivere altrimenti perchè devo lavorare per vivere e non potrei certo isolarmi qualche mese per scrivere un romanzo. Ho comunque capacità di concentrazione e di immersione in quello che faccio al momento, quindi , dopo i primi minuti difficili che di solito usavo per rilaggere quanto scritto per ultimo e correggerlo - così da reinserirmi nella storia- poi riprendevo senza problemi. Il peggio era quando ero in piena foga di scrittura e, paf, chiamavano il volo! Dovevo sospendere ma tenevo il Pc in stand by e appena si er ain volo riprendevo, Così tante transvolate verso lidi lontanoi sono passate in un quid. Spesso mi mettevo a ridere dopo aver scritto alcune delle pagine più comiche e la gente mi guardava strano-.
Si mi piace molto la storia e il passato e molto anche il dialetto siciliano che capisco benisismo, riesco anche a scrivere ma che parlo in manoera teatrale (io sono nato a Milano). Un amico mi ha corretto il siciliano ma mi ha detto che me la sono cavat bene.
Le Eolie sono straordinarie, ho scritto 2 guide per De Agostinie Touring Club. L'editor del Touring mi ha detto, dopo aver letto la bozza dell aguida: scrivi con un ironia e una scorrevolezza che dovresti provare a scrivere un libro: l'ho presa in parola!
Tu leggi molto?
Io abbastanza ma non ho moltisimo tempo. Anche perchè la sera, leggo a letto quasi sempre ma , per l astanchezza - il mio è un lavoro davvero pesante - crollo dopo poche riche. Grazi emolte per questa prima recensione, spero che altri si aggiungano. Vedo che hai visto anche il mio libro fotografico Terre d'Aci, mi genufletto per ringraziarti di aver speso così tanti soldi! a presto, Franco
:)Ah, Franco, ho visto ora la tua presentazione e ho letto con attenzione tutto quello che hai scritto! Infatti io ho letto il tuo romanzo e ne ho fatto una recensione qui in Piccola Biblioteca! Ho anche avuto modo di vedere le meravigliose foto del tuo libro Terre d'Aci e sembrano muoversi, sembrano vive .... Ho visitato molto bene questa zona stupenda della costa dei limoni o dei ciclopi, e' incantevole proprio!
Ma come hai fatto per riuscire a scrivere il romanzo cosi come dici tu, un po' in albergo, un po' sull'aereo? sara' stato duro spezzare il lavoro di scrittura per appuntamenti di lavoro, partenze di voli, ecc.
Ho trovato molto divertenti i dialoghi in siciliano e il romanzo mi ha dato voglia di andare a visitare Lipari e tutto quello che descrivi a proposito delle altre isole eolie. Anche la storia delle isole sembra ricchissima e andrei senz'altro al museo di cui parli nel libro. Grazie! Mi piace quando leggo trovare spunti stimolanti sia per partire alla scoperta di qualche luogo che non conosco sia per approfondire non so la storia di un popolo che non conosco o la storia dell'arte, ecc.
ah! forse ho sbagliato: ho scritto Barbagallo nella recensione. Dovevo forse mettere Gallo Bruno?
Mi sono piaciute molto le tue descrizioni della vita nelle diverse epoche narrate, avevo l'impressione di vedere questa gente, com'era vestita, o quando svolgeva le sue incombenze quotidiane.
A presto forse per qualche domanda qui sul forum! Beh, ecco la prima? Ami molto la storia e si vede: da sempre o ti e' venuta a poco a poco questa passione?
 
ringrazio sentitamente

Gentile Bianca ciao, ti ringrazio molto sia per il benvenuto che per le foto. In quel settore me la cavo abbastanza dopo trent'anni di lavoro esclusivamente nel reportage geografico. Presto scaricherò nel mio sito le migliori fotografie dei miei ultimi lavori: Kenia, barriera corallina australiana e isole salomone. Hai per caso dato anche un occhio nella mia sezione "Pubblicato"? Li ci sono i mieipiù bei servizi pubblicati nelle riviste negli ultimi anni. se ti va puoi leggere anche un testo mio: Isole di papua new Guinea, luglio su Panorama Travel. Quell'articolo mi piace molto per l'inizio e la fine. é la prima volta che non mi cambiano una virgola, non me lo accorciano,una cosa davvero rarissima.
E tu che "tipo di lettrice" sei?
Franco.
Benvenuto,complimenti per le foto sono stupende :wink:
 

jeanne

New member
Ma davvero hai letto il mio libro, parrebbe di si, sono andato a vedere la recensione e ti ringrazio molto. Non potevo scrivere altrimenti perchè devo lavorare per vivere e non potrei certo isolarmi qualche mese per scrivere un romanzo. Ho comunque capacità di concentrazione e di immersione in quello che faccio al momento, quindi , dopo i primi minuti difficili che di solito usavo per rilaggere quanto scritto per ultimo e correggerlo - così da reinserirmi nella storia- poi riprendevo senza problemi. Il peggio era quando ero in piena foga di scrittura e, paf, chiamavano il volo! Dovevo sospendere ma tenevo il Pc in stand by e appena si er ain volo riprendevo, Così tante transvolate verso lidi lontanoi sono passate in un quid. Spesso mi mettevo a ridere dopo aver scritto alcune delle pagine più comiche e la gente mi guardava strano-.
Si mi piace molto la storia e il passato e molto anche il dialetto siciliano che capisco benisismo, riesco anche a scrivere ma che parlo in manoera teatrale (io sono nato a Milano). Un amico mi ha corretto il siciliano ma mi ha detto che me la sono cavat bene.
Le Eolie sono straordinarie, ho scritto 2 guide per De Agostinie Touring Club. L'editor del Touring mi ha detto, dopo aver letto la bozza dell aguida: scrivi con un ironia e una scorrevolezza che dovresti provare a scrivere un libro: l'ho presa in parola!
Tu leggi molto?
Io abbastanza ma non ho moltisimo tempo. Anche perchè la sera, leggo a letto quasi sempre ma , per l astanchezza - il mio è un lavoro davvero pesante - crollo dopo poche riche. Grazi emolte per questa prima recensione, spero che altri si aggiungano. Vedo che hai visto anche il mio libro fotografico Terre d'Aci, mi genufletto per ringraziarti di aver speso così tanti soldi! a presto, Franco
ciao, Franco, non hai risposto alla mia domanda sulla storia.
e ho un'altra domanda: nel tuo romanzo, c'e' una cosa che mi ha un po' disturbata. sono una donna molto sensibile e delicata, e qualcuno dei personaggi parla in modo crudo, volgare. vorrei sapere se in effetti dovesse per forza esprimersi cosi' per rafforzare la caratterizzazione, e anche la trama, o se sia stata una scelta dettata da altri criteri. pesnso sia giusto dirti sia quel che mi e' piaciuto, sia quel che mi ha lasciata piu' perplessa, vero?
io leggo come una pazza, divoro i libri, se dovessi scegliere fra i mobili e i libri, vorrei una casa riempita di libri e basta. quando sono stressata dal lavoro o molto stanca per altre ragioni, mi distendono alla pari di una medicina sedativa i thriller eleganti e sentimentali della Higgins Clark! negli altri periodi, leggo: per imparare e scoprire (filosofia, storia, psicologia, arte, religioni), per lo stile (Yehoshua, Ferney, Balzac, Barbery, De Carlo, Duong Thu Huong, Nemirovsky, Mann, Yourcenar, Eco, Ishiguro,...).
ti auguro delle buone feste, forse in qualche paese lontano ... :)
 

Bianca

The mysterious lady
Gentile Bianca ciao, ti ringrazio molto sia per il benvenuto che per le foto. In quel settore me la cavo abbastanza dopo trent'anni di lavoro esclusivamente nel reportage geografico. Presto scaricherò nel mio sito le migliori fotografie dei miei ultimi lavori: Kenia, barriera corallina australiana e isole salomone. Hai per caso dato anche un occhio nella mia sezione "Pubblicato"? Li ci sono i mieipiù bei servizi pubblicati nelle riviste negli ultimi anni. se ti va puoi leggere anche un testo mio: Isole di papua new Guinea, luglio su Panorama Travel. Quell'articolo mi piace molto per l'inizio e la fine. é la prima volta che non mi cambiano una virgola, non me lo accorciano,una cosa davvero rarissima.
E tu che "tipo di lettrice" sei?
Franco.
Grazie Franco del consiglio,andro a vedere la sezione che mi hai indicato :wink: Mi hai chiesto che lettrice sono,allora leggo un pò di tutto dai romanzi classici,avventura,Horror,thriller.Da qualche giorno ho finito di leggere per la prima volta(La dodicesima notte) di William Shakespeare,lo trovata una commedia molto bella e divertente,sono curiosa di vedere le nuove foto dei tuoi lavori che pubblicherai. :)
 
farotti sapere

Quando troverò il tempo di inserirle ti avvertirò. vedo che abbiamo gusti simili. a me piace anche la storia e le biografie. Ho appena letto The pacific (in inglese) su storie di uomini inghiottiti dalla second aguerra mondiale, molyo bello per chi, come me, è appassionato proprio dalla "storia delle piccole storie" dove i personaggi storici famosi e importanti sono in terzo piano, con gente normale come protagonisti. Ho finito da poco L acaduta dei Giganti di Ken Follet (ho letto quasai tutti i suoi libri: Un mostro) e così, pur avendo letto parecchio sulla prima guerra mondiale, ho avuto modo finalmente di capire a fondo i perchè del suo scoppio. In poche parole: piccole storie di piccoli uomini e delle loro paturnie e invidie. Un pò come sta accadendo in questa povera Italia allo sfascio e in via di affondamento.
Ti faccio i miei migliori auguri per festività serene con chi ti sta più caso. a presto. Franco

Grazie Franco del consiglio,andro a vedere la sezione che mi hai indicato :wink: Mi hai chiesto che lettrice sono,allora leggo un pò di tutto dai romanzi classici,avventura,Horror,thriller.Da qualche giorno ho finito di leggere per la prima volta(La dodicesima notte) di William Shakespeare,lo trovata una commedia molto bella e divertente,sono curiosa di vedere le nuove foto dei tuoi lavori che pubblicherai. :)
 

Bianca

The mysterious lady
Quando troverò il tempo di inserirle ti avvertirò. vedo che abbiamo gusti simili. a me piace anche la storia e le biografie. Ho appena letto The pacific (in inglese) su storie di uomini inghiottiti dalla second aguerra mondiale, molyo bello per chi, come me, è appassionato proprio dalla "storia delle piccole storie" dove i personaggi storici famosi e importanti sono in terzo piano, con gente normale come protagonisti. Ho finito da poco L acaduta dei Giganti di Ken Follet (ho letto quasai tutti i suoi libri: Un mostro) e così, pur avendo letto parecchio sulla prima guerra mondiale, ho avuto modo finalmente di capire a fondo i perchè del suo scoppio. In poche parole: piccole storie di piccoli uomini e delle loro paturnie e invidie. Un pò come sta accadendo in questa povera Italia allo sfascio e in via di affondamento.
Ti faccio i miei migliori auguri per festività serene con chi ti sta più caso. a presto. Franco

Adoro i libri di di Ken Follet,il libro (La caduta dei giganti )ancora non lo letto,ti aguro di passare delle buone feste,ciao Bianca :)
 
scusa se rispond solo ora

allora: si mi piace molto e leggo molti libri storici e autobiografie.
per quanto riguarda la crudezza e a volte la volgarità di certi dialoghi: li ho scritti per come quei personaggi volgari avrebbero parlato. Non potevo certo mettere loro in bocca un modo di esprimersi diverso. Se un personaggio è volgare, rozzo, parla in quel modo.
Vedo che abbiamo alcuni autori comuni, mi fa piacere. Grazie per le feste, passate in Sicilia. a presto. Franco:D
ciao, Franco, non hai risposto alla mia domanda sulla storia.
e ho un'altra domanda: nel tuo romanzo, c'e' una cosa che mi ha un po' disturbata. sono una donna molto sensibile e delicata, e qualcuno dei personaggi parla in modo crudo, volgare. vorrei sapere se in effetti dovesse per forza esprimersi cosi' per rafforzare la caratterizzazione, e anche la trama, o se sia stata una scelta dettata da altri criteri. pesnso sia giusto dirti sia quel che mi e' piaciuto, sia quel che mi ha lasciata piu' perplessa, vero?
io leggo come una pazza, divoro i libri, se dovessi scegliere fra i mobili e i libri, vorrei una casa riempita di libri e basta. quando sono stressata dal lavoro o molto stanca per altre ragioni, mi distendono alla pari di una medicina sedativa i thriller eleganti e sentimentali della Higgins Clark! negli altri periodi, leggo: per imparare e scoprire (filosofia, storia, psicologia, arte, religioni), per lo stile (Yehoshua, Ferney, Balzac, Barbery, De Carlo, Duong Thu Huong, Nemirovsky, Mann, Yourcenar, Eco, Ishiguro,...).
ti auguro delle buone feste, forse in qualche paese lontano ... :)
 
Magari....

Gentile Franceska, ciao.:D
Ti ringrazio per il bellissimo complimento ma temo di deluderti. Come scrittore, come ho scritto nella mia presentazione, mi sento "avventizio in prova" mentre come fotografo sono abbastanza ferrato dopo una carriera di quasi 30 anni, ormai, svolta sempre e solo nel reportage naturalistico e di viaggio. Sono appena tornato da Kenia, barriera corallina australiana e isole Salomone e, se ti fa piacere, quando metterò le foto più belle nel sito, ti avverto, così potrai vedere i risultati. In Kenia penso di aver fatto il mio più bel reportage africano. Uscirà su Panorama Travel (non so quando). Ti copio l'inizio dell'articolo: che te ne pare come attacco? Nell'editoria gira questa legge che inorgoglisce noi fotografi, deprime i giornalisti e butta nella spazzatura i lettori italiani (nella media se lo meritano per quanto leggono poco): " se le foto sono brutte, il lettore gira pagina, se le foto sono belle, legge le didascalie, se le foto sono molto belle legge l'attacco dell'articolo, se l'attacco dell'articolo è molto bello ... può essere che continui...". Come ti pare questo attacco? è una bozza e devo ancora rifinirlo:
"Meru e Saruni, l’altro Kenia.
Al tramonto, accompagnato da uno stridore fortissimo, un sinuoso serpente nerastro è apparso improvviso ad oscurare il cielo. Fermato il fuoristrada, abbiamo assistito a uno spettacolo naturale godibile in pochi altri angoli della Terra: qualcosa come quattro, cinque ... MILIARDI di quelee, piccoli passeracei africani, stavano lasciando in volo il Parco Nazionale Meru per andare a passare la notte sugli alberi delle colline Yambene, poco lontane. Già durante il giorno eravamo stati ammaliati da questi piccoli e rumorosi uccellini che vivono e si spostano in colonie di diverse centinaia o migliaia di esemplari, formando “nuvole” d’uccelli che saltano da un albero all’altro della savana, improvvisando incredibili evoluzioni nel cielo. Ancor più strabiliante è risultato vederli riuniti, tutti insieme, in quella interminabile migrazione serale. Ci sono voluti più di QUARANTACINQUE minuti affinché si esaurisse quel serpentone avifaunistico capace di oscurare persino la luna nascente!
La migrazione delle quelee è solo una delle tante meraviglie che “l’altro Kenia”, quello dei suoi parchi naturali meno conosciuti, è capace di offrire al visitatore. Anche nel vicino Parco Saruni abbiamo partecipato a dei safari "non come gli altri" ma ... andiamo con ordine......" Ti è venuta voglia di leggere il resto? Le foto sono davvero top e con una di quelle relative a questa migrazione delle quelee penso di voler partecipare al prossimo Willife photographer of the year. Ho partecipato quest'anno al Travel photographer of the year e sono arrivato alla finale: 35 fotografi scelti su 3.500! Peccato non aver vinto, sarebbe stato "troppo". Già l'essere andato in finale è comunque un gran bel risultato.
Che ti piace leggere? a presto, ciao. Franco.

Compli... se scrivi come fotografi sei un grande! :mrgreen:
 
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