Reale, Giovanni - Storia della filosofia antica

Dallolio

New member
E' difficile recensire una simile opera, inarrivabile sotto ogni punto di vista; è un monumentale manuale di storia della filosofia antica che ha il pregio di unire alla completezza e esattezza delle informazioni una chiarezza e puntualità difficilmente individuabile negli altri manuali.
Giovanni Reale ha una profonda competenza della materia e analizza ogni aspetto della filosofia antica in modo minuzioso, senza però cedere mai alla tentazione di fare un'opera specialistica per pochi eletti; è un'opera che può essere intesa anche da un non addetto ai lavori, se si eccettua qualche sezione più pesante. Tutti i dieci volumetti Bompiani sono percorsi da un'unica tesi, che viene articolata in modo ricchissimo, e cioè che la chiave di lettura della filosofia greca è la tendenza unificante di tutti gli aspetti del reale, e ciò è evidente soprattutto nel punto più alto di detta filosofia, cioè la riflessione di Platone, teorico e scienziato del soprasensibile e della seconda navigazione.
Nonostante questo elemento unificante i vari pensatori hanno uno spazio autonomo e specifico e non vengono affatto appiattiti su un'interpretazione generale; tra i capitoli più felici segnalo quello sui Cinici (Diogene, Antistene, Cratete) e su Epicuro.

Voto: 10/10
Da leggere assolutamente, anche mettendoci diversi anni.
 

Spilla

Well-known member
Mi hai suscitato milioni di ricordi... Ho sostenuto l'esame di Storia della filosofia antica proprio su questi testi e proprio con lui, G. Reale in persona...!
Penso che prima o poi li riprenderò in mano, credo che non ne esistano di altrettanto semplici e profondi.
Grazie!
 

Dallolio

New member
Reale è una delle poche persone al mondo che stimo! Com'è come insegnante? L'hai avuto alla Cattolica giusto? Anch'io ho avuto l'ossatura della filosofia (che per me è quindi sempre filosofia antica e mai moderna) sui suoi libri, e lo sto rileggendo in questo periodo...
 

Spilla

Well-known member
Lo ricordo come un "personaggio", un poco scorbutico, geniale, capace di trasmettere concetti logici e convinzioni personali con un'immediatezza assoluta. Mi sembrava provenire da Marte, trovava sorprendenti cose che agli occhi di chiunque apparivano scontate, raccontava di aver litigato con un tassista che (improvvido!)aveva affermato "in fondo, gli uomini non sono che animali".
Non avevo amato la filosofia alle superiori, ma lui è stato capace di farmi vedere un mondo nuovo. Le sue lezioni scorrevano come acqua ed entusiasmavano. Piaceva a tutti e tutti lo temevamo. Aveva scarsa stima di noi iscritti al Magistero e si stupiva straordinariamente quando ci dimostravamo preparati. Insomma, un uomo difficile da dimenticare.
 

Dallolio

New member
Sto ancora ridendo per il tassista: tra tutti coloro che poteva trovare è cozzato contro allo storico della scoperta del soprasensibile e della seconda navigazione... che iella!
 
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