Vargas Llosa, Mario - Il paradiso è altrove

lettore marcovaldo

Well-known member
Il ... romanzo di Vargas LLosa tesse due trame contigue per sangue e ideali, due storie vere ed emblematiche. Flora Tristán, mente vivace attratta da ogni forma di sapere, nacque a Parigi nel 1803 figlia illegittima di un colonnello peruviano. Sposa di un litografo pieno di rancori, scelse la separazione in una società che non l'accettava e in Perù iniziò la sua carriera di scrittrice, denunciando con forza i soprusi cui erano sottoposte le donne e sognando la loro liberazione dalla discriminazione. Per il nipote, il pittore Paul Gauguin, l'utopia da realizzare fu una società in cui la bellezza fosse patrimonio di tutti.

Ho trovato questo romanzo molto interessante e ricco di spunti relativi alla storia e all'arte. Due personaggi molto diversi (le loro vicende si alternano nei capitoli del libro, descrivendone gli ultimi mesi di vita, con numerosi "flashback" che ripercorrono le rispettive storie personali).
Personaggi diversi eppure accumunati da una enorme determinazione nel ricercare un "paradiso".
Una società più giusta ed egualitaria per Flora Tristán. Una nuova visione artistica del mondo filtrata dall'ispirazione tratta da una società primitiva per Gauguin.
Poche volte i protagonisti trovano riscontro nella realtà alle loro aspirazioni, ma la determinazione è tale che la fede nella propria causa non li abbandona mai.
Un bel romanzo, che ho molto apprezzato, specie nella seconda metà. Mi sento di consigliarlo.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ero convinta che esistesse già la recensione a questo libro :roll:,invece a quanto pare,siamo stati i primi a leggerlo insieme e poi commentarlo.
Intanto metto il link del minigruppo di lettura per chi fosse interessato a saperne di più:
http://www.forumlibri.com/forum/sho...o-Il-paradiso-è-altrove-di-Mario-Vargas-Llosa.
Ripeto quello che ho già scritto lì,cioè che ho apprezzato e mi sono sentita coinvolta soprattutto nella parte dedicata a Flora,ho scoperto una donna battagliera,capace di portare avanti con coraggio,passione e determinazione la sua lotta per i diritti sociali delle donne e degli operai (le fasce più deboli dell'epoca e forse anche di oggi).L'ho davvero molto ammirata :ad:!
Anche la storia di Gauguin mi era sconosciuta,così come la maggior parte delle sue opere,ma,pur avendola trovata meno interessante (sarà che il suo stile pittorico non coincide con quello mio ideale e che io sono più propensa ad apprezzare le sculture :wink:),mi ha fatto comunque piacere conoscerla.
Lo consiglio anche io perchè essendo una storia vera,ma romanzata,non c'è il rischio di annoiarsi come potrebbe succedere nel caso di un saggio sui protagonisti.
L'autore ha saputo interagire bene con i personaggi;il passaggio repentino dalla seconda alla terza persona,inizialmente mi aveva un po' confusa,poi però sono riuscita a calarmi nel suo stile narrativo e l'ho trovato insolito ma stimolante.
 

franceska

CON LA "C"
Terminato… magnifico!
Mi dispiace averlo finito. I due personaggi descritti: Paul Gauguin e sua nonna Flora mi hanno conquistato, anche se, come ho già detto in qualche post precedente, avrei letto volentieri i due racconti separatamente. Saltare da un personaggio all’altro ha diradato il piacere della lettura. Ho preferito di gran lunga la parte del pittore, ma si sa, ho scelto questo libro principalmente per lui.
Donna Florita è descritta come una donna in gamba, un’agitatrice sociale con un carattere battagliero, una tra le prime femministe. Esemplare precorritrice dei tempi, anche se lontana dal mio ideale di donna poiché priva d’istinto materno.
Paul Gauguin è descritto come un uomo che ama la libertà, quella libertà ricercata ad ogni costo, tanto da diventare ribelli e ritrovarsi fuori dai canoni sociali. Quella libertà che apre la strada all’ingegno e alla fantasia, che apre la strada all’amore, anche all’amore che non ha sesso. Quella libertà così inseguita che non fa capire, fino alla fine, se si è davvero liberi.
Non so voi, ma io durante tutto il racconto mi sono ritrovata a pensare che ai personaggi di fantasia si può rendere qualsiasi emozione, bruttura o bellezza. Si può affondare nella psicologia del personaggio, si può prendere spunto da chi si conosce, da una somiglianza, o dalla più fervida immaginazione, ma è giusto avere la presunzione di raccontare l’intimità di personaggi realmente esistiti? Fino a che punto si può entrare nei loro pensieri, nelle loro confidenze e nel perché del loro agire?
Ho provato a pensare a me. Potrei scrivere mille pensieri e dipingere mille tele, ma chi potrebbe riferire al mondo cosa provo durante la pittura, nella mia solitudine, o cosa provo durante l’amore? Chi può raccontare la mia voglia di ridere o di piangere?
Nessuno può conoscere il momento magico che mi pervade nel dipingere un quadro. Chi può spiegare davvero perché ho usato il nero o il giallo, o se non li abbia mescolati insieme e cancellati mille volte per ridipingere con nuova disperazione o nuova felicità? Sono domande che mi sono posta ogni volta che, affascinata dal racconto, chiudevo il libro.
Quando guarderò i quadri di Gauguin li osserverò sicuramente con occhio diverso. In passato non mi spiegavo perché le sue donne tahitiane avessero strani lineamenti maschili, grazie a questo libro credo di aver capito e lo trovo magnifico. Certamente davanti a un suo dipinto mi soffermerò a ricercare i particolari, come la piccola immagine del corvo in Nevermore, o ad indagare i suoi pensieri… ma poi penso che sono i pensieri di Gauguin descritti da Mario Vargas Llosa, un uomo vissuto più di un secolo dopo, sarà lo stesso?.. Non so, è solo una mia piccola considerazione, ma credo di sì.
Libro molto bello, capace di arricchire chi ama la pittura e i buoni libri, perché Mario Vargas Llosa, col suo modo di scrivere, sa davvero conquistare. Lo consiglio vivamente.
 

SALLY

New member
Grazie della esaustiva recensione Franceska,la mia curiosità è stata più che solleticata,vedrò di procurarmelo.:D
 

white89

InLove Member
Concordo pienamente con franceska in tutto ciò che ha scritto...mi limito a dire questo per evitare inutili ripetizioni di concetti che appesantiscono i nostri post!!

Un discorso a parte per la condotta morale dei personaggi, a mio parere da considerare strettamente in relazione all'ideale che si sono prefissati; mi sento quindi di dare delle attenuanti sia a Paul sia a Flora...per inseguire la propria strada hanno fatto sbagli e trascurato affetti e doveri, ma hanno anche sacrificato piaceri e privilegi.

Libro molto bello, consigliatissimo!
 
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white89

InLove Member
Lo consiglio anche io perchè essendo una storia vera,ma romanzata,non c'è il rischio di annoiarsi come potrebbe succedere nel caso di un saggio sui protagonisti.
L'autore ha saputo interagire bene con i personaggi;il passaggio repentino dalla seconda alla terza persona,inizialmente mi aveva un po' confusa,poi però sono riuscita a calarmi nel suo stile narrativo e l'ho trovato insolito ma stimolante.

Quoto in pieno! :D
 

Meri

Viôt di viodi
Un bel libro, l'alternarsi delle due storie è originale e permette al lettore di staccare. A mio parere, in certi punti si dilunga troppo.
 

Ursula

Member
Un bel libro, l'alternarsi delle due storie è originale e permette al lettore di staccare. A mio parere, in certi punti si dilunga troppo.

Concordo con il commento di Meri, la storia di Koke e della nonna sono bene intrecciate tra di loro e il fatto di alternare i capitoli è divertente, consente di paragonare le due vicende e capire i punti in comune delle due esperienze... anche se alcune parti sono state un po' noiose.

Consigliato!
 
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