Garcia Marquez, Gabriel - Nessuno scrive al colonnello

Minerva6

Monkey *MOD*
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E' un romanzo breve pubblicato nel 1961,in cui il protagonista,il colonnello del titolo, attende invano da più di 15 anni la sua pensione di guerra e si reca ogni settimana all'ufficio postale con la speranza di ricevere una lettera che gli comunichi tale notizia.
Nel frattempo trascorre i giorni nella miseria,ma con dignità,accudendo un gallo da combattimento,l'unica cosa che gli è rimasta del figlio che gli hanno ammazzato,nella speranza di vederlo vincere e poter guadagnare qualcosa.
Ma il realismo e la concretezza della moglie lo spronano a venderlo,per sbarcare il lunario.
Cosa succederà poi non voglio aggiungerlo,altrimenti toglierò il gusto alla lettura.
Sembra ambientato nell'800,piuttosto che nel 900 e si legge velocemente per la sua brevità e fluidità,lasciando però l'amaro in bocca per il finale che sembra quasi incompleto.Ma credo che per i lettori che amano Marquez,leggerlo sarà ugualmente piacevole.
Viene nominato già il personaggio di Aureliano Buendia e la città di Macondo che poi confluiranno in Cent'anni di solitudine.
Per me è stato il 2° romanzo di Marquez,dopo Cent'anni di solitudine appunto : ho letto ancora troppo poco per esprimere un giudizio definitivo sull'autore.
 
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isola74

Lonely member
E' un libricino molto scorrevole, una storia surreale che parla di un uomo che, contro tutto e tutti, soprattutto contro il buonsenso, continua ad aspettare e sperare.. . e della moglie che non sa come farlo convertire alla realtà. Anche se il colonnello fa simpatia con la sua ingenuità io sto dalla parte della moglie..
Marquez ha creato un personaggio particolare, da amare e odiare allo stesso tempo, fino all'ultima riga..

"L'illusione non si mangia"
"Non si mangia, ma alimenta"

"Non porto cappello, per non dovermelo togliere davanti a nessuno"
 

Miian

New member
In questo libro ho trovato un Marquez diverso dai precedenti L'amore ai tempi del colera e Cent'anni di solitudine. Mi è sembrato più facile da leggere e più accessibile, forse proprio perchè è un romanzo breve...
Il colonnello è un personaggio molto caratteristico, un uomo dignitoso e tenace ai limiti dell'impossibile.
Il libro comunque è molto piacevole da leggere e scorrevole, quello che ricorderò a lungo sarà appunto il protagonista.
 

velvet

Well-known member
Anche se si tratta di un racconto breve, Marquez riesce a tratteggiare un personaggio unico, dignitoso ed ostinato, impossibile da dimenticare.
L'ambientazione è Macondo, immaginario paese colombiano nella metà del 900, tra censura politica e religiosa e tanta povertà.

Una curiosità da Wikipedia:
Il romanzo fu scritto tra il 1956 e il 1957 a Parigi, dove l'autore, inviato della rivista colombiana El Espectador presso la quale aveva pubblicato i primi racconti, era rimasto senza stipendio perché la dittatura di Rojas Pinilla aveva chiuso il giornale.[1] Questa attesa inutile di un salario che non sarebbe più arrivato entra come esperienza nella scrittura del romanzo, come pure la reale esperienza di nonno Nicolás Márquez Iguarán, che era stato davvero un ufficiale di alto grado durante la Guerra dei mille giorni.
 
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