Moretti, Nanni - Bianca

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Michele Apicella è un insegnante di matematica che vuole vedere solo coppie felici, ossessionato dalle scarpe e da mille nevrosi, si interessa degli altri a cui fa sempre mille domande. Si trova implicato in tre omicidi di persone che conosce e si innamora di Bianca con la quale potrebbe costruire una relazione.

Nanni Moretti costruisce un film con una sceneggiatura più lineare, un giallo dove la critica feroce alla società di cui lui è osservatore, vittima e carnefice, sembra più un posto di persone infelici, inquiete, che si fanno del male incapaci di costruire qualcosa di solido. La solitudine dei personaggi e la loro chiusura agli altri fa da contraltare alla ricerca continua di creare dei rapporti di coppia che non possono mai essere perfetti e che diventano un doloroso specchio di una realtà quasi incomprensibile nella sua ricerca di felicità fittizia.
 
G

giovaneholden

Guest
Molti dei tormentoni Morettiani sono nati in questo film,uno su tutti il barattolone della Nutella. Nella sua follia nel cercare il rapporto ideale tra i suoi amici e vicini di casa,Michele arriva a fare quello che fa per sistemare le coppie che entrano in crisi con una soluzione decisamente troppo radicale,parlo per paradosso ovviamente. Una tappa fondamentale nel percorso evolutivo del regista.
 

ayla

+Dreamer+ Member
Questo è il primo Moretti della mia vita e come primo incontro non è andata affatto male, anzi, devo dire che è un film che ho apprezzato molto. Grazie a chi me l'ha consigliato!
Nonostante ci siano dei momenti in cui si sorride, l'ho trovato molto malinconico e anche molto vero purtroppo in quello che dice. Possiamo illuderci che le cose vadano bene, ma non è così: c'è questa felicità che sfugge sempre, che scivola dalle dita, perché non siamo più abituati a essere felici, non sappiamo nemmeno più cosa sia la felicità, siamo perseguitati dalla costante paura di soffrire e di sbagliare, che spesso ci immobilizza e non ci permette di metterci in gioco, non siamo più capaci di rapportarci col prossimo, di legarci veramente a una persona, perché siamo diventati troppo superficiali e freddi nei sentimenti...pessimista, decisamente pessimista, ma merita la visione(e pure la ri-visione), il personaggio di Moretti poi è una mina vagante, non sai mai cosa aspettarti, vale da solo tutto il film!
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Finalmente sono riuscita a vederlo anche io qualche giorno fa.Concordo con i vostri commenti.
Avevo presente la famosa scena del bicchierone di Nutella e la frase Continuiamo così,facciamoci del male (riferita alla Sacher torte),ma non sapevo che facessero entrambe parte di questo film.Come non sapevo che un giovane Salemme avesse recitato qui e ne La messa è finita.
Ho notato che in entrambi i film (gli unici vecchi che per ora ho visto),Moretti ha scelto gran parte degli stessi attori e ci sono anche scene simili.Ma nonostante queste somiglianze,non ci si annoia affatto,anzi,si resta in attesa fino alla fine per scoprire chi è l'assassino,o meglio il modo in cui si scoprirà chi è (perchè chi è lo si intuisce da subito).
Ora proseguirò con la visione degli altri,apprezzo questo bravo e capace attore-regista che riesce sempre a creare ruoli particolari e stravaganti capaci di coinvolgere e incuriosire il pubblico.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
All'inizio mi stava piacendo, il personaggio di Michele, così fuori dagli schemi, mi trasmetteva curiosità.
Poi è stato un crescendo di surrealismo e narcisismo, Moretti è un regista troppo autocelebrativo, tutto ruotava intorno a lui.
Si è cucito addosso un personaggio e su questo ha centrato ogni scena, davvero eccessivo secondo me, c'era sempre e solo lui, disturbante alla fine.
Laura Morante è troppo brava per essere relegata ad un ruolo così marginale.
E' di una bellezza e di una finezza mite e allo stesso tempo dirompente.
 
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