3 domande su Dostoevskij

Dallolio

New member
Ho visto che in questo forum ci sono molti appassionati del grandissimo Dostoieski, e ho pensato di aprire questo topic discutendo di alcune tematiche che mi sono rimaste in sospese, chiedo a voi tutti di discuterne; chi ha voglia può prendere quella che preferisce e approfondirla.
1) I fratelli Karamazov è il romanzo in assoluto più sconvolgente che io abbia mai letto, tuttavia ho un dubbio: non vi sembra che il personaggio di Kolia sia spaventosamente "aggiunto"? Lo so che per molti critici è un personaggio chiave, ma io continuo a considerarlo assolutamente al di fuori della vicenda... complica le cose in modo del tutto gratuito.
2) Come interpretate il fatto che dopo la sua morte lo Staros, uomo santo e divino, puzzasse intimamente? E' una cosa che mi ha lasciato molto male.
3) Passando all'adolescente, non capisco il senso e l'utilità della lettera posta a conclusione, quasi tesa a relativizzare tutti gli eventi accaduti nel libro e a sminuirli... non mi è piaciuta.

Spero che da qui potrà partire un lunghissimo post di commento e confronto su questo grandissimo che vedo che nel forum suscita, giustamente, molto successo
 
Ultima modifica di un moderatore:

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Ciao Dallolio,

non discuto la genialità dell'Autore ma non è tra i miei favoriti.
Benchè Il giocatore e Il sosia mi siano piaciuti molto, altre sue opere le trovo un po' troppo cervellotiche, anche quando non ce ne sarebbe bisogno.
Per carità, il mio è un punto di vista e mi dispiace pensarla così perchè sicuramente mi sto perdendo alcune delle migliori opere in assoluto della letteratura.
Mi dispiace anche che nessuno abbia risposto perchè sono curioso per quel che riguarda le domande 1 e 2.

Detto questo...passiamo ai Fratelli K.

L'ho letto 15 mesi fa, perciò non sono freschissimo.

1) Mi sono piaciute moltissimo le prime e le ultime 250 pagine: le altre 500 centrali... insomma: se avesse stretto un po', per i miei gusti, sarebbe stato meglio perciò non mi stupisce che un personaggio ti sembri messo lì.

2) Io mi sarei stupito se, alla fine, non si fosse messo a puzzare: era morto e per santo che fosse, doveva puzzare. Secondo me, D. ha voluto farci capire l'ingegnuità e la falsità di molti religiosi che sostengono l'impossibile.

Forse sbaglio, ma non ne potevo più di vederti soffrire senza 1 risposta.:wink:

Saluti
 

Dallolio

New member
Ciao Dallolio,

non discuto la genialità dell'Autore ma non è tra i miei favoriti.
Benchè Il giocatore e Il sosia mi siano piaciuti molto, altre sue opere le trovo un po' troppo cervellotiche, anche quando non ce ne sarebbe bisogno.
Per carità, il mio è un punto di vista e mi dispiace pensarla così perchè sicuramente mi sto perdendo alcune delle migliori opere in assoluto della letteratura.
Mi dispiace anche che nessuno abbia risposto perchè sono curioso per quel che riguarda le domande 1 e 2.

Detto questo...passiamo ai Fratelli K.

L'ho letto 15 mesi fa, perciò non sono freschissimo.

1) Mi sono piaciute moltissimo le prime e le ultime 250 pagine: le altre 500 centrali... insomma: se avesse stretto un po', per i miei gusti, sarebbe stato meglio perciò non mi stupisce che un personaggio ti sembri messo lì.

2) Io mi sarei stupito se, alla fine, non si fosse messo a puzzare: era morto e per santo che fosse, doveva puzzare. Secondo me, D. ha voluto farci capire l'ingegnuità e la falsità di molti religiosi che sostengono l'impossibile.

Forse sbaglio, ma non ne potevo più di vederti soffrire senza 1 risposta.:wink:

Saluti

Ahah, meno male che ci sono persone di cuore a questo mondo :p
Aspettiamo gli altri in modo da arricchire il tutto
Ciao ciao
 
P

~ Patrizia ~

Guest
Parlare di Dostoevskij fra un brindisi e una partita a carte non è semplice.
Infatti mi sono scusata direttamente con Nicola e speravo che dopo le feste chi è più esperto di me intervenisse. E sono certa che sarà così...non è una questione di tempismo e di numero ma di qualità degli interventi.

Io non ho letto l'opera omnia, e L'adolescente :oops: è nella mia lista dei desideri da tempo.
Non ho mai recensito un libro di Dosto perché lo considero troppo Grande e io troppo piccola per commentare degnamente. (Neppure L'idiota che è in assoluto uno dei miei libri preferiti).:roll:
Né ho mai approfondito i temi attraverso la lettura di saggi...perciò devo limitarmi ad esporre semplici impressioni.


2) Io mi sarei stupito se, alla fine, non si fosse messo a puzzare: era morto e per santo che fosse, doveva puzzare. Secondo me, D. ha voluto farci capire l'ingegnuità e la falsità di molti religiosi che sostengono l'impossibile.

Certo, forse in parte è vero...

Ma io penso che Dostoevskij abbia voluto presentare lo Starec Zosima nella sua pienezza di umanità: la santità che si incarna nell'uomo vero senza rinnegare nessun aspetto umano.
Rivela la parte impura che è sempre presente, anche nel migliore degli uomini.

La bellezza è misteriosa, come pure orribile. È una lotta tra Dio e il diavolo, ed il campo di battaglia è il cuore dell'uomo”
 
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