Vadim, R.; Malle, L.; Fellini, F. - Tre passi nel delirio

elisa

Motherator
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Il film è a episodi, ispirato da tre racconti di Poe:

  1. Metzengerstein che narra di una crudele e viziosa contessa che per vendetta verso il cugino che la respinge fa bruciare la scuderia dove lo stesso cugino troverà la morte. Da quel momento non avrà più pace, unica consolazione uno stallone nero comparso al castello all'improvviso. L'episodio non è granchè anche perchè il regista Roger Vadim abbonda un po' troppo di immagini in cui compare Jane Fonda svestita, poco credibile nella parte della perversa Frederica.
  2. Wiliam Wilson tratta invece il rapporto tra male e bene con la rappresentazione del doppio, creando un secondo William Wilson che impedisce al primo di arrivare all'estremo delle sue azioni malvage. Questo episodio girato da Louis Malle invece è convincente, proprio per la tensione che provoca fino all'ultimo atto, dove il Wilson senza scrupoli viene fermato da quello che gli pone davanti la sua coscienza. Alcuni momenti sono veramente coinvolgenti.
  3. Toby Dammit è un attore inglese che arriva in Italia per girare un film su Gesù, sempre ubriaco e perseguitato da incubi di morte fino ad arrivare dopo la consegna di un premio a sfidarla fino all'estrema conseguenza. Questo episodio girato da Federico Fellini è veramente un gioiello, l'attore, un allucinato e bravissimo Terence Stamp è il modello perfetto di un cinema oramai decadente e tutta l'ambientazione simboleggia lo sfacelo nel quale si trova la realtà di oggi.
 
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giovaneholden

Guest
Film girato durante il periodo delle opere ad episodi,con le conseguenti discontinue rese all'interno delle pellicole. Qui eccelle il corto di Fellini,che io inserirei addirittura tra le sue massime creazioni.Di buona struttura anche quello di Malle,mentre risibile quello di Vadim,che d'altronde è ben al di sotto come regista al cospetto dei due maestri.
 
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