Perboni, Gianmarco - Perle ai porci

Robby

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"Settembre il giorno della prima campanella. Il professor Perboni prende servizio come docente di Lingua e letteratura inglese all'Istituto tecnico De Bernardi nel corso C. Il più ostico, a detta della vicepreside. Un corso come tutti gli altri, è convinto Perboni, lui che con svariati anni di insegnamento alle spalle, prima da precario, poi di ruolo - conosce bene gli studenti italiani di oggi. Una generazione scoraggiante, irrecuperabile, bovinamente supina. Ragazzi che, in cima alla scala delle proprie aspirazioni, pongono quella di partecipare ad Amici e, al secondo posto, "almeno conoscere qualcuno che abbia partecipato ad Amici". Adolescenti viziati da genitori disposti a procurare certificati medici fasulli che consentano di uscire dall'aula per andare in bagno ogni dieci minuti, e pronti a denunciare l'insegnante al primo brutto voto (non importa se meritato). Allievi ormai resi incontrollabili da docenti sempre più demotivati, confusi - troppo entusiasti o troppo negligenti e fiaccati da uno stipendio ridicolo e da obblighi burocratici assurdi e contraddittori. Ma Perboni non teme più nulla perché ha messo a punto il suo personale metodo da carogna... Questo romanzo è il diario di un anno di scuola. E, raccontando interrogazioni da purga staliniana, inquietanti consigli docenti e surreali colloqui con i genitori, insinua nel lettore il sacrosanto sospetto che il quadro della scuola dipinto da Perboni rispecchi perfettamente la disperante realtà delle aule italiane."

Tristemente esilarante.... Questo prof mi ricorda un po' il Dr House della scuola... ma quante ne azzecca?!:roll:
 

dangel82

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inizialmente il libro comincia bene, poi si capisce che sono i professori come questo che hanno in realtà rovinato la scuola, non amando il proprio lavoro.

Davide
 

Meri

Viôt di viodi
Letto in un pomeriggio e mi sono fatta un sacco di risate. Purtroppo ciò che questo insegnante racconta è la verità, ne so qualcosa. Le riforme della scuola che sono dei semplici tagli che ogni governo aggiunge a quelli già applicati dai governi precedenti, il lassismo degli studenti sempre e comunque difesi dai genitori e dai Dirigenti che non possono vedere diminuito il numero degli iscritti nel proprio istituto... Poi c'è Perboni che è un po' il Giustiziere della notte. Non credo che questo insegnante detesti il proprio lavoro, anzi vorrebbe esercitarlo al meglio, ma ha capito che l'entusiasmo e l'impegno non sempre pagano a causa dei motivi elencati sopra.
 
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