Hitler, Adolf - Mein Kampf

fabiog

New member
Una premessa è necessaria se si vuole affrontare la lettura del " Mein Kampf " , il libro deve essere letto accompagnato da adeguate note che ne spieghino i passaggi fondamentali e li contestualizzino dal punto di vista politico, storico ed ideologico solo così si può cercare di comprendere in quale contesto sia nato e perchè .
Un primo aspetto che emerge dalla lettura è quello che Hitler non inventò nulla di nuovo nelle sue teorie antisemite e razzistiche, antisemitismo e razzismo erano presenti da secoli nella società e nella cultura non solo tedesca, ma anche in tutto l'Occidente.
Altro punto ( ancor più inquietante ) è che Hitler elenca nel libro tutto il suo programma sia nella politica razzistica che in quella militare e ci si domanda, quindi, dove fosse la diplomazia internazionale quando Hitler salì al potere.
" Mein Kampf " ha molti passaggi monotoni, retorici, spesso apocalittici; l'esposizione delle teorie antisemite ed eugenetiche creano angoscia e disgusto, ma l'analisi dei difetti dei partiti politici borghesi dell'epoca, imbelli di fronte alla prepotenza comunista, dell'umiliazione e della difficoltà in cui riversò la Germania dopo la Grande Guerra sono punti interessanti per capire come queste teorie potessero far leva sullo spirito nazionalistico desideroso di rivalsa.
Si può continuare a considerare il " Mein Kampf " come un libro mostruoso, un libro da cancellare dalla memoria e così via, ma solo dopo averlo almeno letto e non si può comunque negarne la sua importanza dal punto di vista storico come testimonianza di un fenomeno e di un movimento che così profondamente ha inciso nella storia del 900
 

Kodiak

New member
Ho il libro da diversi anni, lo comprai quando uscì l'edizione della Kaos, ma non l'ho ancora letto...
Ciao!:roll:
 
Il Mein Kampf non va cancellato, dimenticato, distrutto. Tutto il contrario.

Un anno fa ho dato un'esame molto approfondito sulla psicologia del nazismo.
Il nazismo, l'ideologia più mostruosa della storia dell'umanità, deve essere studiato, compreso, analizzato. Solo in questo modo possiamo smontarlo pezzo per pezzo, e distruggerlo.
Distruggere il nazismo significa capirlo.

Distruggere il nazismo è dovere dell'individuo.


Letture consigliate:
Primo Levi - I sommersi e i salvati
Browning - Uomini comuni
Hanna Harendt - La banalità del male
 
Ultima modifica:

Meri

Viôt di viodi
L'ho letto x pura curiosità personale quando frequentavo l'università e ricordo di essere rimasta sconvolta da alcuni passaggi così assurdi sulla superiorità di una razza rispetto ad un'altra e di essermi chiesta, pur tenendo conto, come ha detto Fabiog, della situazione umiliante in cui si trovava il popolo tedesco, come tanta gente abbia potuto dargli il suo appoggio. Comunque credo sia un libro che vada letto.
 

baranta

New member
Mein Kamps

L'ho letto x pura curiosità personale quando frequentavo l'università e ricordo di essere rimasta sconvolta da alcuni passaggi così assurdi sulla superiorità di una razza rispetto ad un'altra e di essermi chiesta, pur tenendo conto, come ha detto Fabiog, della situazione umiliante in cui si trovava il popolo tedesco, come tanta gente abbia potuto dargli il suo appoggio. Comunque credo sia un libro che vada letto.


Specie di questi nostri tempi italici un libro così va letto. Sorprendenti coincidenze, pur con le grandi differenze. Ma non meno pericoli.
 
come tanta gente abbia potuto dargli il suo appoggio.

Oh, non è così difficile. Prima di tutto bisogna cavalcare lo scontento delle masse. Diffondere una dottrina alternativa. Salire al potere, creare un esercito di burocrati, e infine controllare l'informazione. ;)
 

Kodiak

New member
:roll:Francamente, l'idea che oggi, in Italia, possa prendere il potere un partito nazionalsocialista, mi pare risibile.
Ciao!
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Sono d'accordo.
I tempi cambiano.
Infatti, in Italia c'e' al potere il Partito Nazional Televisivo.
Entrambi scesero in campo per difenderci dal Comunismo.
A volte mi domando se e' stata peggio la malattia o la cura.
Saluti
 

fabiog

New member
Sono d'accordo.
I tempi cambiano.
Infatti, in Italia c'e' al potere il Partito Nazional Televisivo.
Entrambi scesero in campo per difenderci dal Comunismo.
A volte mi domando se e' stata peggio la malattia o la cura.
Saluti

Mi sembra che il commento non riguarda molto il post in questione. Si sta valutando la lettura del " Mein Kampf " se può essere utile o no , se qualcuno l'ha letto o lo vuole leggere. Le frasi da comizio politico si possono inserire da altre parti .
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Non era un comizio politico: facevo solo presente che ancora oggi il potere si basa sulla gestione dell'informazione: i tempi sono cambiati (per fortuna), ma i mezzi no.

X quanto riguarda il MK, come libro e come prodotto da libreria, ecco cosa stavo scrivendo a parte.

Complimenti a Fabiog che si e’ preso la briga di aprire una discussione cosi’ difficile e lo ha fatto con cotanta asepsi e precisione: non era facile.

Non ho mai comprato il MK, limitandomi a leggerne qualche stralcio su internet: a dire il vero, non sono mai riuscito a leggere piu’ di due pagine, non solo per il contenuto, ma anche e soprattutto per quanto e’ noioso e scritto male.
La mia opinione e’ che, non avendo alcuna base storica, scientifica, sociologica (bla, bla, bla…) ed essendo solo il delirio di un paranoico, non merita che gli si attribuisca alcun valore storico propriamente detto, infatti, se hitler fosse morto il giorno dopo averlo pubblicato, il MK sarebbe caduto nel dimenticatoio. Purtroppo, invece, siccome hitler ha commesso quello che ha commesso, il MK si ritrova ad avere una certa importanza.
Come opera letteraria, come libro, suo valore e’ zero.

Sto facendo una piccola ricerca tra i librai in proposito: per e-mail non ricevo risposta mentre per telefono ricevo solo risposte imbarazzate.
Per ora ho parlato di persona soltanto con la mia libraia di fiducia e la conversazione e’ stata pressappoco la seguente:
<< La mia libreria, se non voglio che fallisca, volente o nolente deve fruttare soldi ma deve rimanere a un certo livello, non deve diventare la bancarella che trovi nelle aree di servizio delle autostrade. A tal proposito, per me i libri si dividono in 4 categorie:
1. libri di classe che fanno vendere e che metto in vetrina
2. libri mediocri che fanno vendere che metto in spazi appositi
3. libri di classe che fanno la polvere, e anche questi, a spese mie, stanno in spazi appositi
4. libri mediocri che non fanno vendere: non li tengo >>
<< E il MK? >>
<< Il MK si venderebbe, ogni tanto, ma attirerebbe quel genere di clientela che mi farebbe scappare quella che mi tiene su il negozio. Percio’, ne’ lo tengo ne’ lo farei arrivare su ordinazione…e poi, io son qui a guadagnare soldi ma su quella roba li’ non ci lucro.>>
Poi aggiunse che chi lo cerca in genere e’ un naziskin, un simil-naziskin… qualche volta gente normale e in quel caso preferisce indirizzarli verso le biblioteche, e in un’occasione, quando glielo ordino’ uno studente universitario per la sua tesi, fece un’eccezione e glielo fece arrivare. >>
Saluti
 
Ultima modifica:

Kodiak

New member
...
<< Il MK si venderebbe, ogni tanto, ma attirerebbe quel genere di clientela che mi farebbe scappare quella che mi tiene su il negozio. Percio’, ne’ lo tengo ne’ lo farei arrivare su ordinazione…e poi, io son qui a guadagnare soldi ma su quella roba li’ non ci lucro.>>
Poi aggiunse che chi lo cerca in genere e’ un naziskin, un simil-naziskin… qualche volta gente normale e in quel caso preferisce indirizzarli verso le biblioteche, e in un’occasione, quando glielo ordino’ uno studente universitario per la sua tesi, fece un’eccezione e glielo fece arrivare. >>
Saluti
:roll:Sarà, ma da Feltrinelli, a Roma, dove acquistai la mia copia (e ce n'era uno scaffale pieno), non vidi alcun naziskin. A dire il vero, anche nella storica libreria Europa (sempre a Roma), libreria e casa editrice notoriamente di destra, in anni di assidua frequentazione, non ho mai visto un naziskin.
La mia idea è che un naziskin, come del resto un qualsiasi esagitato di sinistra, abbia ben poco a che fare con libri di rilevanza storica e, meno che mai, con libri di storia. Anche perchè se si conosce un poco (neanche tantissimo) la storia (naturalmente parlo della storia che si studia all'università, non quella diffusa da giornalisti, e non, sedicenti storici), difficilmente si potrà guardare al nazionalsocialismo come al comunismo con indulgenza:wink:.
Ciao!
 

Mizar

Alfaheimr
Brutto
Cioè, dico ..vuoi essere xenofobo ed antisemita: buon pro ti faccia!
Ma scrivi con stile, con stile..
 

Brandy Alexander

New member
Leggerlo è un dovere civico, per capire che il disastro è sempre dietro l'angolo.

La vita è breve
figurati se perdo tempo a leggere questo cumulo di ca*zate...
Quanto ai doveri civici (ovvero raccogliere la cacca dei cani con la paletta, attraversare con il verde, leggere le opere dei grandi dittatori) non me ne curo proprio da anni
Il disastro è davanti l'angolo
 

Spicy McHaggis

New member
Cito un passo della prefazione contenuta nell'edizione Kaos che mi colpì particolarmente:
Eccezion fatta per la Bibbia, nessun altro libro ebbe così largo smercio nella Germania nazista, dove erano ben poche le famiglie che si sentissero sicure quando non ne possedevano una copia, messa bene in evidenza. [...] Non è detto che tutti coloro che avevano comprato il Mein Kampf lo leggessero. Ho sentito più di un convinto nazista lagnarsi perché il libro era di difficile lettura. Molti mi confidarono (in conversazioni private) di non essere riusciti ad arrivare alla fine delle sue 782 pesanti pagine. V'è però da pensare che se molti tedeschi non nazisti l'avessero letto prima del 1933, e se altrettanto avessero fatto gli uomini di Stato dell'estero, quando si era ancora in tempo, sia la Germania che il resto del mondo avrebbero potuto essere salvati dalla catastrofe.
 

SALLY

New member
Ho rispolverato questo vecchio post perchè oggi su youtube mi sono imbattuta in questo video, che ho ascoltato tutto, sembra che la Baviera, proprietaria dei diritti d'autore ne abbia vietata la pubblicazione per 70 anni, ma con l'avvento del mercato on line, chiunque poteva procurarselo, solo in alcuni paesi la sua vendita è ancora illegale, e consultabile solo nelle biblioteche a scopo di studio, l'organizzazione antisemitismo è riuscita a bloccarne le vendite su Amazon, sembra che nei paesi antisemiti, in tutto il mondo islamico e arabo sia un best seller, soprattutto la Turchia, sulle cui vendite è intervenuta la Baviera, ne siano state vendute in un anno 80.000 copie.....


 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Ottimo, secondo me, il commento di fabiog in apertura.

Questo libro, che è un libro dell’orrore, va contestualizzato se si vuole capire il perché di questa follia. Da dove veniva Hitler, quali erano le “ideologie” del tempo (se di ideologie vogliamo parlare) e a chi parlava l'autore. Diversamente non si fa altro che leggere un libro ridicolo e perdere del tempo. Sono passati cent’anni, ma è come se ne fossero passati centomila.

Per fortuna.

Il libro è infarcito di bestiale retorica, è un continuo susseguirsi di frasi sconce e aberranti, del tipo “Ubriacare l’uomo per mandarlo al macello”. Francamente l'ho letto a pezzetti, tanto erano vuoti e ripetitivi i concetti. Leggerlo tutto sarebbe stato un supplizio. Anche perché scritto malissimo.

Se non ci fosse stato un sub strato sociale pronto ad accogliere amenità di questo tipo (per altro per niente nuove), l’autore non avrebbe mai scritto robe di questo genere. Si scrive sempre ciò che gli altri vogliono leggere, anche se molti autori pensano di sfuggire a questa logica.

Se provate a leggere i resoconti dei missionari in America troverete cose che, in rapporto, il Mein Kampf è un manuale per le giovani marmotte. Bisogna squarciare le indiane incinta e bruciare i feti per fare in modo che Dio non li confonda per uomini. Ad esempio. O alcuni verbali di riunioni politiche tra i vari imperi e le varie monarchie di inizio secolo.
La prima guerra mondiale non è stato altro che mandare milioni di ragazzini al massacro in nome di bandiere e di nazionalismi che giovavano solo a pochi.

Hitler non ha rappresentato niente di nuovo e questo libro, pieno di una retorica insopportabile, violenta e massimamente stupida, non raccoglie nemmeno il peggio del pensiero umano.

Purtroppo.

Votato 1/5
 
Alto