-
Da poche setttimane è in libreria l'ultimo numero(malgrado sia siglato 3/2008)della rivista di Mesogea totalmente dedicato,con la consuetà serieta' ed eleganza,ai migranti di seconda generazione in un Mediterraneo di periferie globali vissute ed interpretate dal mondo giovane di questo universo.
Integrazione,esclusione,mondi periferici,banlieues e precarietà sociale in quel Mediterraneo che Daniele Del Grande,senza alcuna enfasi,definisce sulla base della cronaca "una geografia di morte e cinismo":"delle 8995 vittime dell'immigrazione clandestina documentate dall'osservatorio Fortress Europe(...)dal 1988 al maggio 2007,ben 6524 son giovani annegati nel Mediterraneo e sulle rotte Atlantiche per le isole Canarie"(pag.82)
"Si lavora un anno o due per partire,non possiamo permetterci di farci fermare dalla paura"(pag.44 dello scritto di Salvatore Palidda).
Tra i contributi piu' suggestivi di questo numero della rivista segnaliamo quelli di Tania Pogvisia,di Ozdemir Ince,di Karim Metref sulle lotte disperate in Cabilia risolte a colpi di fucile:hogra e pallottole.E diffamazione internazionale di chi si ribella.E la violenza procedurale e burocratica che i giovani incontrano nell'Europa occidentale delle legalità e delle regole del post illuminismo dei centri di accoglienza.
Ancora una volta l'elegante rivista di Mesogea(www.mesogea.it) si rivela un luogo ossigenante di riflessione e di analisi nel panorama del''editoria colta italiana ed europea.E senza peli sulla lingua.
G.B.
Da poche setttimane è in libreria l'ultimo numero(malgrado sia siglato 3/2008)della rivista di Mesogea totalmente dedicato,con la consuetà serieta' ed eleganza,ai migranti di seconda generazione in un Mediterraneo di periferie globali vissute ed interpretate dal mondo giovane di questo universo.
Integrazione,esclusione,mondi periferici,banlieues e precarietà sociale in quel Mediterraneo che Daniele Del Grande,senza alcuna enfasi,definisce sulla base della cronaca "una geografia di morte e cinismo":"delle 8995 vittime dell'immigrazione clandestina documentate dall'osservatorio Fortress Europe(...)dal 1988 al maggio 2007,ben 6524 son giovani annegati nel Mediterraneo e sulle rotte Atlantiche per le isole Canarie"(pag.82)
"Si lavora un anno o due per partire,non possiamo permetterci di farci fermare dalla paura"(pag.44 dello scritto di Salvatore Palidda).
Tra i contributi piu' suggestivi di questo numero della rivista segnaliamo quelli di Tania Pogvisia,di Ozdemir Ince,di Karim Metref sulle lotte disperate in Cabilia risolte a colpi di fucile:hogra e pallottole.E diffamazione internazionale di chi si ribella.E la violenza procedurale e burocratica che i giovani incontrano nell'Europa occidentale delle legalità e delle regole del post illuminismo dei centri di accoglienza.
Ancora una volta l'elegante rivista di Mesogea(www.mesogea.it) si rivela un luogo ossigenante di riflessione e di analisi nel panorama del''editoria colta italiana ed europea.E senza peli sulla lingua.
G.B.