Autori e opere: una grande confusione

pigreco

Mathematician Member
E' proprio di oggi la notizia che la comunità ebraica sarebbe del tutto contraria alle celebrazioni previste dal governo francese in onore di Céline, morto 50 anni fa. Il dibattito è senza dubbio intricato e probabilmente non c'è una sola verità.

Personalmente credo che si debba saper distinguere l'uomo e lo scrittore; la storia della letteratura è piena di esempi di persone problematiche, talvolta con ideali estremisti e criminali capaci però di produrre opere sublimi di livello altissimo che hanno fatto la storia della letteratura del loro paese.

Trovo quindi giusto che la Francia, rinnegando gli ideali antisemiti di Céline, celebri però il grande scrittore che egli è stato. Ad essere osannate sono le opere d'arte prodotte, non la vita di chi le ha scritte.
 

Dumas80

New member
Sono parzialmente daccordo con te: come scrittore, Céline è stato bravo (anche se non si può paragonare a Dumas, Hugo, Balzac e altri), ma come persona, dati alcuni episodi che giravano attorno alla Seconda guerra mondiale, non molto, direi. Pertanto, non possiamo giudicare una persona solo dai suoi scritti, e quindi, penso che davvero non debbano "festeggiare" la sua festa, anche perché non è stato uno scrittore così bravo come l'Alighieri e il Boccaccio.
 
penso dipenda dla fatto che anche il grande Celine h avuto un periodo personale deficente e tra le altre stupidate ha fatto anche professione di antisemitismo.
 

fabiog

New member
E' proprio di oggi la notizia che la comunità ebraica sarebbe del tutto contraria alle celebrazioni previste dal governo francese in onore di Céline, morto 50 anni fa. Il dibattito è senza dubbio intricato e probabilmente non c'è una sola verità.

Personalmente credo che si debba saper distinguere l'uomo e lo scrittore; la storia della letteratura è piena di esempi di persone problematiche, talvolta con ideali estremisti e criminali capaci però di produrre opere sublimi di livello altissimo che hanno fatto la storia della letteratura del loro paese.

Trovo quindi giusto che la Francia, rinnegando gli ideali antisemiti di Céline, celebri però il grande scrittore che egli è stato. Ad essere osannate sono le opere d'arte prodotte, non la vita di chi le ha scritte.

Conosco pochissimo Celine, ma per quel che concerne il discorso sulla necessità di separare vita e opera di un autore ti dò assolutamente ragione anche se credo che questo possa accadere solo in " un mondo perfetto " :D
E' difficile separare le due cose, spesso la vita di una artista " è " la sua opera e viceversa e le scelte ideologiche vengono spesso fatte pagare.
Penso , ad esempio, a Richard Wagner che in Israele non viene mai suonato, anzi quando Barenboim, anni fà, suonò due brani del compositore suscitò parecchio scandalo
 
si.
se dicessimo quali erano le stupidate private di Galilei per esempi(che pochi di noi avrebbe voluto come collega)....non sarebbe piu' finita.
Celine è uno scrittore straordinario(per me)che nella vita,e in un determinato periodo storico, ha detto qualche sciocchezza indecente(come la professione di antisemitismo).
 

SALLY

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Non conosco Cèline,ma anch'io penso che le opere di qualsiasi artista vadano viste indipendentemente dalla sua vita,ma sono d'accordo con Fabiog,se l'artista non fosse stato così,le sue opere sarebbero state diverse?!? :? credo di sì.
 

Nikki

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A me pare che la logica da boicottaggio/embargo funzioni (forse) in quanto inserita in un contesto di leva su rapporti di forza (di ricatto, in parole povere, ma sono restia ad utilizzare il termine, includendo questo un giudizio morale negativo che non mi sento di elargire fintanto che si ragiona in senso assoluto e generico).

Quindi, come possa influire il boicottagio di Celine sulla lotta in favore..non so, di una causa? del rispetto dei diritti umani? o del rispetto degli ebrei in particolare?, dicevo come possa influire, non mi è chiaro.

ps. comunque mi pare che , almeno in questo caso, il noto dibattitto vita-dell'artista-sì/vita-dell'artista-no nei criteri di apprezzamento delle opere letterarie sia decisamente OT. Credo - ma se mi inganno qualcuno mi illumini per cortesia - che il Nostro qui non abbia mai agito antisemiticamente, ma sia contestato proprio per avere scritto pagine asseritamente antisemite. Quindi, come dire, sono proprio le sue opere il punto della discussione.
 

asiul

New member
Sono parzialmente daccordo con te: come scrittore, Céline è stato bravo (anche se non si può paragonare a Dumas, Hugo, Balzac e altri), ma come persona, dati alcuni episodi che giravano attorno alla Seconda guerra mondiale, non molto, direi. Pertanto, non possiamo giudicare una persona solo dai suoi scritti, e quindi, penso che davvero non debbano "festeggiare" la sua festa, anche perché non è stato uno scrittore così bravo come l'Alighieri e il Boccaccio.

Il fatto che non ti piaccia non vuol dire che sia inferiore ad altri.
Io distinguerei ciò che non piace a te da ciò che possa o meno ritenersi alta letteratura.
Anche perché per giudicare il genio di Céline si dovrebbe avere almeno il suo stesso genio.
E quando scrivi "non è stato uno scrittore così bravo" perché non paragonabile a Dante o a Boccaccio (ma che c'entra?:?), mi fa pensare che tu non conosca Cèline.

penso dipenda dla fatto che anche il grande Celine h avuto un periodo personale deficente e tra le altre stupidate ha fatto anche professione di antisemitismo.

Ha avuto un periodo deficiente? nel senso di?
era scarso , insufficiente; è stato un minorato sul piano intellettuale;era imbecille stupido..cosa?

cosa ha fatto, ha partecipato a Zelig? ha camminato nudo per la strada?si è tuffato nel Tevere in pieno inverno..:?

sulla sua professione d'antisemita mi arrendo...lo credevo un medico. :?
 
Ultima modifica:

Dumas80

New member
Cara Asiul,
è vero, Celine è stato un bravo scrittore che ho letto e ho apprezzato, ma non più di tanto. Come ho già detto in precedenza, non si può giudicare una persona dai suoi scritti, ma dalle sua azioni e dal suo comportamento. Penso che tu sappia cosa successe durante la Seconda guerra mondiale con Celine? Il suo antisemitismo è così tanto che traspare persino nei suoi libri. Nonostante sia bravo nello scrivere, resta una persona che, sebbene abbia rimodernato la letteratura francese, è stato così antisemita da esser condannato all'esilio.
 

asiul

New member
Cara Asiul,
è vero, Celine è stato un bravo scrittore che ho letto e ho apprezzato, ma non più di tanto. Come ho già detto in precedenza, non si può giudicare una persona dai suoi scritti, ma dalle sua azioni e dal suo comportamento. Penso che tu sappia cosa successe durante la Seconda guerra mondiale con Celine? Il suo antisemitismo è così tanto che traspare persino nei suoi libri. Nonostante sia bravo nello scrivere, resta una persona che, sebbene abbia rimodernato la letteratura francese, è stato così antisemita da esser condannato all'esilio.

Il punto è che bisogna riconoscere a Céline d'esser stato il più grande innovatore del linguaggio romanzesco del Novecento. Che poi questo abbia partecipato come volontario alla prima guerra o che, lasciata Parigi nel '44 e arrivato in Germania, sia stato tacciato di collaborazionismo a me importa poco.
Due sono gli scritti di cui parli, Bagatelle per un massacro e La scuola dei cadaveri. Il primo l'ho letto e mi è piaciuto tantissimo, è scritto divinamente, l'altro lo sto ancora cercando.
Quindi tutti gli esiliati sono da condannare? Ha scontato la sua condanna, credo sia sufficiente.
Smettiamola di condannare l'uomo, e parliamo di quello che ci ha lasciato in eredità; degli autentici capolavori.
Io sono contro i suoi festeggiamenti. Non meritano la presenza del Genio di Destouches.

"Sappiate avere torto, il mondo è pieno di gente che ha ragione. È per questo che marcisce"
 

Dumas80

New member
Sto pensando alle parole che hai detto e penso che abbia ragione. Anche il grande Dante Alighieri è stato esiliato, eppure pochi lo sanno. Tutti associano Dante Alighieri alla Divina Commedia, e pochissimi sanno che l'Alighieri è stato podestà, ha avuto diversi figli ecc.
Quindi, ne concludo che alcuni scrittori sono giudicati per le loro opere, altri per le loro azioni (la maggior parte per le opere).
 

asiul

New member
Sto pensando alle parole che hai detto e penso che abbia ragione. Anche il grande Dante Alighieri è stato esiliato, eppure pochi lo sanno. Tutti associano Dante Alighieri alla Divina Commedia, e pochissimi sanno che l'Alighieri è stato podestà, ha avuto diversi figli ecc.
Quindi, ne concludo che alcuni scrittori sono giudicati per le loro opere, altri per le loro azioni (la maggior parte per le opere).

ma chi io? se sì...

ah! ehm...non sono abituata ad aver ragione così presto. Sei sicuro? :mrgreen:
 

Dumas80

New member
Diceva Honoré Gabriel Riqueti: "Solo gli imbecilli non cambiano mai opinione". Io cambio spesso opinione. Qualcuno mi prende per un debole, altri per uno che non sa affermare la propria opinione, ma io sono soltanto uno che se si accorge di esser in errore, lo confessa e riconosce di aver sbagliato. E io l' ho fatto: avevi ragione, gli scrittori vanno giudicati per le loro opere (ma anche per il comportamento, non dimenticartelo!). Celine si è comportato male e ha pagato la sua pena.
 

asiul

New member
Diceva Honoré Gabriel Riqueti: "Solo gli imbecilli non cambiano mai opinione". Io cambio spesso opinione. Qualcuno mi prende per un debole, altri per uno che non sa affermare la propria opinione, ma io sono soltanto uno che se si accorge di esser in errore, lo confessa e riconosce di aver sbagliato. E io l' ho fatto: avevi ragione, gli scrittori vanno giudicati per le loro opere (ma anche per il comportamento, non dimenticartelo!). Celine si è comportato male e ha pagato la sua pena.

Quanto mi piace il suono di queste due parole... :sbav: (scherzo :mrgreen:)

Dipende da quale opinione si cambia e quanto spesso lo si fa! :wink:
Debole? sì?...e perché mai!

Si discorre piacevolmente, quando si ha dall'altra parte una persona che sappia davvero ascoltare e confrontarsi senza presunzione.
Anch'io riconosco i miei sbagli e mi ricredo (raramente in verità :mrgreen: ).Però devo ammettere che preferisco aver ragione. :YY

PS quando vorrai dar prova di "debolezza", basta chiedere...:mrgreen:
 

Sopraesistito

Black Cat Member
E' proprio di oggi la notizia che la comunità ebraica sarebbe del tutto contraria alle celebrazioni previste dal governo francese in onore di Céline, morto 50 anni fa. Il dibattito è senza dubbio intricato e probabilmente non c'è una sola verità.

Personalmente credo che si debba saper distinguere l'uomo e lo scrittore; la storia della letteratura è piena di esempi di persone problematiche, talvolta con ideali estremisti e criminali capaci però di produrre opere sublimi di livello altissimo che hanno fatto la storia della letteratura del loro paese.

Trovo quindi giusto che la Francia, rinnegando gli ideali antisemiti di Céline, celebri però il grande scrittore che egli è stato. Ad essere osannate sono le opere d'arte prodotte, non la vita di chi le ha scritte.


Completamente d'accordo.
 
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