Gamberale, Chiara - La zona cieca

Minerva6

Monkey *MOD*
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Era da tanto che volevo leggere un romanzo di questa autrice,che ho avuto modo di conoscere quando conduceva nel 2002 in tv "Parola mia"(una specie di quiz sulla lingua italiana) insieme a Luciano Rispoli e al prof. Beccaria.
In realtà avevo già letto qualcosa,Una passione sinistra,che però è un romanzo breve uscito in edicola con un quotidiano,per la serie i corti di carta del Corriere della sera.
Con "La zona cieca" la Gamberale ha vinto il premio selezione Campiello nel 2008.
Ho trovato questo libro abbastanza ironico nonostante tratti temi delicati come il disagio psichico,l'anoressia,la dipendenza dalle droghe,il tradimento.
Vengono descritte diverse emozioni che quasi tutti hanno vissuto sulla propria pelle e nelle quali quindi è facile identificarsi (magari non a livelli così estremi).
Contiene molte verità sulla vita di coppia,sulle difficoltà che possono esserci all'interno di essa e riesce a coinvolgere il lettore durante lo svolgimento della narrazione.
C'è anche qualche parte poco originale e piuttosto inverosimile,ma comunque non rovina la trama,che scorre facilmente fino alla fine.
La protagonista,Lidia,ama l'uomo sbagliato,Lorenzo,che la fa soffrire,(forse)la tradisce,dichiara di non saper amare ed è rimasto un eterno bambino.
Ma lei,dopo aver superato i suoi problemi psichiatrici legati all'anoressia,vuole aiutare Lorenzo a venir fuori dal tunnel in cui si nasconde e dalla sua mancanza di autostima.
Proverà a farlo attraverso un espediente particolare (moderno e tecnologico).... si rivelerà utile :roll:?
Con questa domanda spero di avervi incuriositi e non vado oltre per evitare di togliere il gusto della lettura a chi vorrà conoscere la storia.
 

estersable88

dreamer member
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Lidia conduce un programma radiofonico dall’eloquente titolo “sentimentalisti anonimi”, nel quale racconta le storie e le problematiche dei suoi ascoltatori. E’ reduce da tre ricoveri in una clinica psichiatrica ed ha una bassa, bassissima stima di sé.
Lorenzo è uno scrittore famoso, ma è anche un anaffettivo cronico, uno con la mente ottenebrata dalle droghe che assume e dal male nero che lo sta corrodendo dall’interno.
Lidia e Lorenzo si incontrano, lei si innamora di lui, vivono nello stesso appartamento, si annientano eppure non si separano. Lidia cerca di aiutare Lorenzo a venir fuori dalle tenebre della sua mente, lo aiuta in ogni modo, lo giustifica, lo comprende… arriva ad inventarsi un Guru virtuale che, in un certo senso, riesce a smuovere Lorenzo ed a fargli intraprendere la strada della guarigione… ma poi tutto cambia, la corda si spezza e…
Avevo letto un altro romanzo di quest’autrice, “per dieci minuti” e ricordo che mi era rimasta un’impressione di incompiutezza. Impressione che, purtroppo, ritrovo anche in questo “la zona cieca”, o meglio, credo che a distanza di tempo non ricorderò granché di questo libro. L’ho letto in poche ore, non per uno sfrenato entusiasmo o per un coinvolgimento fuori dalle righe, ma perché in effetti è scritto bene, in modo scorrevole e mi interessava capire come si sarebbe evoluta la storia… ma alla fine della fiera cosa rimane? Un senso di grigio, di vuoto e di occasioni perse, due persone che si sono devastate a vicenda e che ora si allontanano. Il risvolto di copertina parla di una scommessa vinta e di grandi rivelazioni… io in questo libro ho trovato una storia di disamore in cui una donna annienta se stessa per amore di un uomo che non la apprezza e la umilia ad ogni occasione. Ho trovato poca originalità, salvo le conversazioni per radio, il diario e gli sms sul telefono di Lorenzo e poco altro… Bella l’idea della zona cieca, ma non c’è, a mio parere, nulla di innovativo, neppure il finale: non volevo per forza il lieto fine, ma mi sarebbe piaciuto almeno che tutto si concludesse bene, tanto perchè fosse valsa la pena di scontrarsi con tutto questo degrado. Lo consiglio? Mah… nì: sarei tentata di dire di no, ma magari qualcuno ci trova qualcosa in più rispetto a me, non si sa mai!
 
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