Moretti, Nanni - Aprile

elisa

Motherator
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Aprile è un film che parla degli anni che vanno dalla vittoria alle elezioni di Berlusconi nel 1994, passa da aprile 1996 quando nasce il figlio di Moretti, Pietro, fino ad arrivare al 1997 quando il regista gira un musical su un pasticcere trotskista. Autobiografia, diario, crisi di ispirazione? Moretti ci regala un film che guarda al privato e al pubblico con la stessa intensità, le elezioni e la crisi della sinistra vanno di pari passo con l'attesa del figlio, la sua nascita e la sua crescita. Un film involuto, ripiegato su sè stesso? certamente, ma a me è piaciuto, ha le genialità di uno che riflette sulla realtà, forse presuntuoso ma originale e coerente, che diverte e fa pensare. E' scontato che io sono una sua estimatrice, altri magari si irritano, ma mica bisogna pensare sempre agli altri quando ci si gode un film? Alcune immagini sono emblematiche come l'unico enorme giornale e la fiumana di manifestanti con gli ombrelli.

"Un capitolo del mio documentario sull'Italia è dedicato al giornalismo. Comincio subito a tagliare e ritagliare, incollare e cucire, e mi accorgo che i giornali sono uguali. E soprattutto usano e si scambiano sempre gli stessi giornalisti. C'è quello che scrive di politica su un quotidiano, di cinema su un settimanale di sinistra e di letteratura su un mensile di destra. C'è quell'altro che scrive contemporaneamente sul "Corriere della Sera", su un settimanale femminile e su un mensile delle Ferrovie dello Stato. E naturalmente vignette e satira politica ovunque. Perché la satira non ha padroni, quindi sta bene sotto ogni padrone. Insomma, un unico grande giornale."

"- D'Alema reagisci, rispondi, dì qualcosa! Reagisci!... E dài!... Reagisci, rispondi! D'Alema dì qualcosa, reagisci!...dài!... Non ti far mettere in mezzo sulla giustizia proprio da Berlusconi! D'Alema, dì una cosa di sinistra, dì una cosa anche non di sinistra, di civiltà, D'Alema dì una cosa, dì qualcosa, reagisci!..."
 

Kodiak

New member
:roll:Vidi il film al cinema nel periodo in cui uscì: mi deluse parecchio. Per me siamo lontanissimi dal Moretti di Bianca.
Ciao!
 

alessandra

Lunatic Mod
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Una sorta di docu-film in cui le vicende familiari del protagonista - in questo caso importanti, dato che si tratta della nascita di un figlio - si mescolano a quelle (vere) politiche, che egli sente particolarmente, in un momento non proprio roseo per il Paese.
A me Moretti piace per l'ironia fintamente acida che lo rende simpatico e antipatico nello stesso tempo.
Qui la figura del papà e marito affettuoso coesiste e crea un contrasto efficace con quella del regista politicamente coinvolto, combattuto tra l'intenzione di realizzare un documentario sul conflitto di interesse e su Berlusconi, recentemente asceso al potere, o un musical su un pasticcere. Le spassose, o patetiche, immagini del musical ogni tanto si affacciano inaspettate alla mente del potenziale regista, vivacizzando lo scenario che giunge allo spettatore.
La scena in cui lui parla alle folle in un paese straniero (e, finalmente, viene ascoltato) e quella in cui dice a D'Alema di dire qualcosa di sinistra... di dire qualcosa! sono diventate famose, ma non l'avevo mai visto per intero. Anche a me ha colpito la scena del giornale unico.
Notevole anche l'immagine iniziale, in cui Emilio Fede annuncia la vittoria di Berlusconi.
Mi è piaciuto, arguto e interessante.
 

estersable88

dreamer member
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Per puro caso ho riaperto questo tread e mi sono accorta di aver pubblicato un commento a metà... bah. Comunque credo di aver voluto dire che l'ho visto tanto tempo fa, ma ne conservo un ottimo ricordo: fu il primo film di Moretti che vidi e mi restò impresso, tanto da farmi continuare la conoscenza di questo regista ed attore così singolare, non sempre simpatico, ma sicuramente anticonformista. Un giorno o l'altro dovrò riguardarlo.
 
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