Dopo Dumas?

praschese89

New member
ho appena iniziato "I tre moschettieri",dopo i quali continuerò con gli altri due della trilogia e poi co "Il conte di montecristo"...per cui ne avrò per un bel pò vista la loro mole..ma vorrei già portarmi avanti con le successive scelte!

dopo Dumas quindi che autori mi consigliate per rimanere in questi scenari e in quest'epoca cambiando però paese(per esempio inghilterra o spagna)?

grazie in anticipo per i consigli! :D
praschese89(marco)
 

Dumas80

New member
Perchè non rimani con Dumas? C'è anche, fra le opere dello scrittore, la trilogia degli ultimo Valois (La regina Margot, La dama di Monsoreau, I Quarantacinque) ambientato fra il 1500 e il 1600 (pochi anni prima de I tre moschettieri) e altri capolavori come Il tulipano nero (stessa epoca de I tre moschettieri, 1600).
Se proprio, dopo la lettura dei 4 romanzi, sei stufo di Dumas, ci sono altre opere di questo periodo, come "Capitan Fracassa" (che ha uno stile molto simile a quello di Dumas) e "Rinascimento privato", che comunque sono di poco inferiori a Dumas.
 

Dory

Reef Member
Dopo Dumas... niente :mrgreen:

Scherzi a parte, credo che di quel genere lì, toccate le più alte vette con Il conte di Montecristo che io adoro, non ce n'è per nessuno...

Forse si può continuare l'avventura in Russia... un Tolstoj? :?
 

Dumas80

New member
Praschese89, ha ragione Dory. I libri che ti ho consigliato io sono dello stesso genere e dello stesso periodo di Dumas, ma nessuno eccelleva, nel romanzo d'appendice, tanto quanto Dumas. L'unica scelta che ti rimane è leggere sempre Dumas (come nei libri che ti ho consigliato io) o gli altri due che ho citato.
P.S. Tolstoj ha uno stile di scrittura molto diverso da Dumas, non c'entra niente con lui
 

Dory

Reef Member
P.S. Tolstoj ha uno stile di scrittura molto diverso da Dumas, non c'entra niente con lui

Lo so, infatti era per cambiare rotta, pur restando in un ambito, come dire, di romanzoni con tanti personaggi, storie che si intrecciano, azione, avventura, etc.
Mi pare che in Guerra e pace ci dovrebbero essere questi ingredienti.
Altrimenti dovrebbe provare con I miserabili di Hugo. Io ho visto lo sceneggiato con Depardieu che mi è piaciuto tantissimo e vorrei tanto leggere il libro ma in molti mi hanno detto che è noiosissimo, che si dilunga troppo. In fondo anche Dumas era più lungo del necessario, all'epoca si scriveva per un tanto al rigo, per cui lo facevano di proposito.

Comunque lasciato Dumas, avventurarsi nel mondo dei grandi romanzi russi secondo me è una buona cosa.
 

Dumas80

New member
Possiamo affermare che lo stile Dumas è scadente, ma le azioni e i personaggi sono davvero eccezionali. Perciò, per completamento, ci vorrebbe un libro che avesse un ottimo stile. Ma non ci dilunghiamo troppo: il richiedente ha chiesto solamente dei libri che siano simili a quelli di Dumas e ambientati nello stesso periodo; io penso di aver ben consigliato.
 

Dory

Reef Member
Possiamo affermare che lo stile Dumas è scadente, ma le azioni e i personaggi sono davvero eccezionali. Perciò, per completamento, ci vorrebbe un libro che avesse un ottimo stile. Ma non ci dilunghiamo troppo: il richiedente ha chiesto solamente dei libri che siano simili a quelli di Dumas e ambientati nello stesso periodo; io penso di aver ben consigliato.

Lo stile di Dumas scadente? Non mi pare proprio, a me piace tantissimo, e anche Umberto Eco è d'accordo con me. Ha provato a riscrivere Il conte di Montecristo togliendo il superfluo, ma poi ha abbandonato l'impresa comprendendo che quel ridondante è parte integrante del suo fascino. ;)
 
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Dumas80

New member
Cara Dory, si vede che hai poca esperienza nella critica. Lo stile di Dumas è scadente per le frequenti ripetizioni di parole (facci caso: anche se il linguaggio è molto vasto, le ripetizioni ci sono), per i vari errori grammaticali (anche se non sembra, c'è ne sono diversi) e per la lunghezza dei periodi (una lunghezza esagerata, fammelo dire!). Se provi a fare un confronto di stile fra Dumas e Balzac (ho preso uno scrittore quasi a caso) vedrai come lo stile di quest'ultimo sia molto più scorrevole, con poche ripetizioni e con un testo ben formattato.
Per quanto riguarda Umberto Eco, è tutto (scrittore, filosofo, semiologo, linguista, massmediologo ecc.) tranne che un critico letterario: certe cose non le capisce nemmeno lui.
Infine, ti faccio presente una cosa: gli eccezionali fatti, personaggi e azioni creati da Dumas sono così belle che distraggono il normale lettore dallo stile dello scrittore, cosa che un critico letterario deve notare.
 

skitty

Cat Member
Dumas, tu sicuramente te ne intendi di tutte queste cose, le hai studiate e sono il tuo lavoro.
Però, perdonami se sono maleducata :wink:, a volte dovresti ricordarti che qui sul forum siamo tutti innanzitutto lettori (e poi qualcuno anche scrittore)... spesso i libri li giudichiamo con il cuore prima che con il trattato di grammatica o di stilistica...
Quindi le impressioni che esprimiamo, ovviamente non sono professionali, bensì "semplici" emozioni che i testi toccano in noi durante la lettura. :)
 

Dumas80

New member
Dumas, tu sicuramente te ne intendi di tutte queste cose, le hai studiate e sono il tuo lavoro.
Però, perdonami se sono maleducata :wink:, a volte dovresti ricordarti che qui sul forum siamo tutti innanzitutto lettori (e poi qualcuno anche scrittore)... spesso i libri li giudichiamo con il cuore prima che con il trattato di grammatica o di stilistica...
Quindi le impressioni che esprimiamo, ovviamente non sono professionali, bensì "semplici" emozioni che i testi toccano in noi durante la lettura. :)

Hai ragione, Skitty, io stesso sono un grande ammiratore di Alexandre Dumas padre, soltanto, l'unica cosa in cui pecca, è lo stile. Ma probabilmente hai davvero ragione tu: nella letteratura, e questo lo so per certo, conta molto di più il succo del libro che la forma. Tuttavia, non sono l'unico che la pensa così (da vedere i saggi su Dumas, o semplicemente le critiche sullo stile di Dumas nella sua pagina su wikipedia) e quindi, se dovessi dare un voto al sottovalutato scrittore (da 0 a 10) darei un bel 8. Comunque Dumas rimane un grandissimo scrittore. E come scriveva sempre lui, "Parbleau", non volevo discutere sulla magnificenza di questo scrittore.
 

Dory

Reef Member
Cara Dory, si vede che hai poca esperienza nella critica. Lo stile di Dumas è scadente per le frequenti ripetizioni di parole (facci caso: anche se il linguaggio è molto vasto, le ripetizioni ci sono), per i vari errori grammaticali (anche se non sembra, c'è ne sono diversi) e per la lunghezza dei periodi (una lunghezza esagerata, fammelo dire!). Se provi a fare un confronto di stile fra Dumas e Balzac (ho preso uno scrittore quasi a caso) vedrai come lo stile di quest'ultimo sia molto più scorrevole, con poche ripetizioni e con un testo ben formattato.
Per quanto riguarda Umberto Eco, è tutto (scrittore, filosofo, semiologo, linguista, massmediologo ecc.) tranne che un critico letterario: certe cose non le capisce nemmeno lui.
Infine, ti faccio presente una cosa: gli eccezionali fatti, personaggi e azioni creati da Dumas sono così belle che distraggono il normale lettore dallo stile dello scrittore, cosa che un critico letterario deve notare.

Beh, dire che Umberto Eco non capisce certe cose mi pare un'affermazione un po' grossa.
Prova a leggere quel saggio sul Montecristo, non dice che lo stile di Dumas sia di alto valore estetico, anzi, tutto il contrario, ma dice che soddisfa perfettamente la funzione affabulatoria, che ha una valenza strutturale ben precisa.
A me proprio questo piace, il fatto che uno stile non debba essere per forza esteticamente impeccabile per rendere una storia coinvolgente, ma deve avere una funzionalità per "alimentare la fantasia e la sensibilità" (come dice Eco).
Spesso uno stile perfetto può risultate freddo alla maggior parte delle persone.
Io non cerco lo stile perfetto, cerco l'emozione perfetta. :)
 

Dumas80

New member
Beh, dire che Umberto Eco non capisce certe cose mi pare un'affermazione un po' grossa.
Prova a leggere quel saggio sul Montecristo, non dice che lo stile di Dumas sia di alto valore estetico, anzi, tutto il contrario, ma dice che soddisfa perfettamente la funzione affabulatoria, che ha una valenza strutturale ben precisa.
A me proprio questo piace, il fatto che uno stile non debba essere per forza esteticamente impeccabile per rendere una storia coinvolgente, ma deve avere una funzionalità per "alimentare la fantasia e la sensibilità" (come dice Eco).
Spesso uno stile perfetto può risultate freddo alla maggior parte delle persone.
Io non cerco lo stile perfetto, cerco l'emozione perfetta. :)

E hai ragione: fra un libro che da tante emozioni e buone avventure ma scadente di stile e un libro che ha uno stile impeccabile ma povero del succo, proferirei il primo.
E' altresì vero, però, che preferirei un libro che abbia un facilmente comprensibile stile e ben strutturato e con avventure forti e tante emozioni. Non che lo stile di Dumas sia difficile, anzi, è piuttosto comprensibile. Questo solo per farti capire che per scrivere un grande classico occore si, al 90% i fatti, ma al 10% occorre anche lo stile.
P.S. Non mi sto mettendo al di sopra di Umberto Eco, dico solo che lui fa il suo lavoro di scrittore e semiologo, io il mio di critico. Lui non può dirmi una valutazione su di un libro che io non posso dirgli gli aspetti della lingua italiana.
 

Dory

Reef Member
E hai ragione: fra un libro che da tante emozioni e buone avventure ma scadente di stile e un libro che ha uno stile impeccabile ma povero del succo, proferirei il primo.
E' altresì vero, però, che preferirei un libro che abbia un facilmente comprensibile stile e ben strutturato e con avventure forti e tante emozioni. Non che lo stile di Dumas sia difficile, anzi, è piuttosto comprensibile. Questo solo per farti capire che per scrivere un grande classico occore si, al 90% i fatti, ma al 10% occorre anche lo stile.
P.S. Non mi sto mettendo al di sopra di Umberto Eco, dico solo che lui fa il suo lavoro di scrittore e semiologo, io il mio di critico. Lui non può dirmi una valutazione su di un libro che io non posso dirgli gli aspetti della lingua italiana.

Volevo chiarire una cosa però: che c'è differenza tra stile scadente e stile con una funzionalità. Lo stile di Dumas non era scadente, Dumas sapeva scrivere benissimo, ha scelto di scrivere il Montecristo in quel modo per guadagnare di più e anche per aumentare il pathos, le lunghe descrizioni e divagazioni dilatano il tempo, aumentano l'attesa e fanno salire l'ansia di sapere che succede dopo.
Un conto è non conoscere le regole, un altro è decidere di violarle per ottenere uno specifico effetto.

Forse è un po' come la nota "licenza poetica"
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Cara Dory, si vede che hai poca esperienza nella critica. Lo stile di Dumas è scadente per le frequenti ripetizioni di parole (facci caso: anche se il linguaggio è molto vasto, le ripetizioni ci sono), per i vari errori grammaticali (anche se non sembra, c'è ne sono diversi) e per la lunghezza dei periodi (una lunghezza esagerata, fammelo dire!).Se provi a fare un confronto di stile fra Dumas e Balzac (ho preso uno scrittore quasi a caso) vedrai come lo stile di quest'ultimo sia molto più scorrevole, con poche ripetizioni e con un testo ben formattato.
Per quanto riguarda Umberto Eco, è tutto (scrittore, filosofo, semiologo, linguista, massmediologo ecc.) tranne che un critico letterario: certe cose non le capisce nemmeno lui.
Infine, ti faccio presente una cosa: gli eccezionali fatti, personaggi e azioni creati da Dumas sono così belle che distraggono il normale lettore dallo stile dello scrittore, cosa che un critico letterario deve notare.

:boh::boh::WHY:WHY:confused::confused::???::???::shock::shock::shock:
 

praschese89

New member
Perchè non rimani con Dumas? C'è anche, fra le opere dello scrittore, la trilogia degli ultimo Valois (La regina Margot, La dama di Monsoreau, I Quarantacinque) ambientato fra il 1500 e il 1600 (pochi anni prima de I tre moschettieri) e altri capolavori come Il tulipano nero (stessa epoca de I tre moschettieri, 1600).
Se proprio, dopo la lettura dei 4 romanzi, sei stufo di Dumas, ci sono altre opere di questo periodo, come "Capitan Fracassa" (che ha uno stile molto simile a quello di Dumas) e "Rinascimento privato", che comunque sono di poco inferiori a Dumas.


Dumas80 grazie del consiglio...!e per quanto riguarda "Il cavaliere di Sainte-Hermine",l'ultimo capolavoro di Dumas che mi dici?ho letto che doveva essere il libro che concludeva e univa tutti i suoi altri lavori e che restò incompleto a causa della sua morte!!che mi sai dire?
 

Dumas80

New member
Dumas80 grazie del consiglio...!e per quanto riguarda "Il cavaliere di Sainte-Hermine",l'ultimo capolavoro di Dumas che mi dici?ho letto che doveva essere il libro che concludeva e univa tutti i suoi altri lavori e che restò incompleto a causa della sua morte!!che mi sai dire?

Letto e criticato. Ti posso dire che molti considerano questo romanzo la fine del ciclo narrativo di Dumas. E in parte hanno ragione: è, oltre ad essere ambientato nel tempo più tardo di tutti gli altri scritti di Dumas, un'auto-conclusione dei suoi libri. Ma io penso più che sia l'unione di tutti i romanzi dello scrittore: il protagonista possiede tratti in comune con i quattro moschettieri e con Edmond Dantès. Inoltre, è molto simile agli altri romanzi, tranne per il tempo: infatti, è ambientato nell'età napoleonica.
La presenza di Napoleone e i tanti intrighi rendono questo libro veramente molto bello, ma che viene reso eccezionale da un personaggio qual è il cavaliere di Saint-Hermine: forte, coraggioso, saggio, insomma, uno dei miglior personaggi della letteratura.
Perchè non te l'ho consigliato in precedenza? Semplicemente perchè, oltre ad essere introvabile (forse lo trovi solo su internet) ha i suoi errori, fra cui lo stile (come negli altri libri, anche se a detta di Dory non sembra) e il fatto che è incompiuto. La fine è "incompleta" e lascia un po' a desiderare. Comunque, a parte questo, molto bello, come gli altri libri di Dumas!
 
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