Truffaut, Francois - Baci rubati

elisa

Motherator
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Torna Antoine Doinel, il protagonista de I quattrocento colpi, in una storia di formazione che narra le vicende di un giovane congedato per problemi comportamentali dall'esercito che cerca la sua strada attraverso diversi lavori per i quali non è portato, dal portiere di notte al riparatore di tv passando per l'investigatore privato, e attraverso un'educazione sentimentale cercata nella ragazza di cui era innamorato da tempo, nella donna sofisticata e nelle prostitute.

E' una storia semplice piena di tenerezza per questo giovane alla ricerca di una sua collocazione nella vita. “Que reste-t'il de nos amours?” di Trenet accompagna Antoine nel suo percorso interiore.
 

Bacci

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Uno dei miei film preferiti di Truffaut, e uno di quelli che non mi stanco mai di rivedere. Il personaggio di Antoine Doinel è per me descritto magnificamente nell'arco dei cinque episodi cinematografici che lo vedono come protagonista. E' un film molto divertente, apparentemente leggero e per me profondamente coinvolgente. Molto bravi Leaud e la carinissima Claude Jade... Doinel mostra "l'instabilità di carattere" per cui è stato riformato, per tutto il film, nella sua impazienza, nella sua voglia di vivere, di saltare da un rapporto all'altro e da un lavoro all'altro, nel suo rivelarsi estremamente provvisorio in tutto e per tutto, in questo film che fa da spartiacque della sua giovinezza verso l'età adulta. Davvero bellissimo :)
 
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