Torneo miglior opera letteraria di sempre

Miglior opera letteraria di sempre

  • Divina Commedia

    Voti: 5 55.6%
  • Don Chisciotte della Mancia

    Voti: 2 22.2%
  • I miserabili

    Voti: 1 11.1%
  • Alla ricerca del tempo perduto

    Voti: 2 22.2%
  • 1984

    Voti: 1 11.1%
  • Guerra e pace

    Voti: 1 11.1%
  • Ulisse (James Joyce)

    Voti: 1 11.1%
  • Odissea

    Voti: 3 33.3%
  • Iliade

    Voti: 2 22.2%
  • Eneide

    Voti: 1 11.1%
  • Racconti di Canterbury

    Voti: 0 0.0%
  • Beowulf

    Voti: 1 11.1%
  • Il canto del Cid

    Voti: 0 0.0%
  • Canzone di Orlando

    Voti: 0 0.0%
  • Edda

    Voti: 0 0.0%
  • Epopea di Gilgamesh

    Voti: 1 11.1%
  • Gerusalemme liberata

    Voti: 0 0.0%
  • Kalevala

    Voti: 1 11.1%
  • Mahābhārata

    Voti: 1 11.1%
  • La canzone dei Nibelunghi

    Voti: 0 0.0%
  • Orlando furioso

    Voti: 1 11.1%
  • Genji monogatari;

    Voti: 1 11.1%
  • Canto della schiera di Igor

    Voti: 0 0.0%
  • Faust

    Voti: 1 11.1%

  • Votanti
    9
  • Sondaggio terminato .

Dumas80

New member
Mi è venuta questa idea: perchè non facciamo un torneo cui noi decidiamo quale sia la migliore opera letteraria di tutti i tempi? E' un'iniziativa che non centra niente con la classifica dei 100 libri più belli di Forumlibri, ma è sempre bello un sondaggio del genere! Mi raccomando, però, votato fino a massimo 5 opere.
 

Shoofly

Señora Memebr
Io avrei voluto votar la Bibbia, I gioielli indiscreti e La Monaca di Diderot, Il Processo di Kafka, il Finnegans Wake di Joyce..... ma così, come si fa?:?
 

Brethil

Owl Member
Dumas80 mi spieghi che senso ha votare quella che IO ritengo la miglior opera di sempre tra alcune proposte da TE ??
 

darida

Well-known member
Dumas80 mi spieghi che senso ha votare quella che IO ritengo la miglior opera di sempre tra alcune proposte da TE ??

perché lui è nato imparato e noi no...bisogna proprio dirti tutto :mrgreen: :mrgreen:


:MUCCA fantastica! da dove arriva questa :MUCCA bellissima!

ecco Dumas, salta su e fatti un giretto :wink:
 

Mizar

Alfaheimr
Ragazzi, ho un problema!
Sono quasi certo di essere affetto da un problema similar-dislessico: vedo una roba strana.
Insomma, credo di leggere ..I mi se ..ra ..bili ..laddove son certo vi sia scritto "Hamlet". Nessuno che mi possa aiutare?

Notazione: Faust, ok ..ma quale Faust ?_?

---​

Io voto per la Divina Commedia

Ma amo oltremodo l'Edda, l'Ulissse, Iliade ed Odissea, il Gilgamesh. Sono inoltre legato ad alcuni dei FaustS, al Kalevala, a 1984, a Beowulf, a Proust.

Illustri obliati: Shakespeare, Puškin, Withman (!), Petrarca, i lirici greci (=_=), i tragici greci (O_O), Platone (ç____ç) ..La Bibbia (S_____________S) e gli scritti di Allevi.
 

Zefiro

da sudovest
a me mancano all'appello Shakespeare, Leopardi, Pirandello, Dostoevskij, Manzoni, Platone, Puskin, Kafka, Boccaccio, Melville as a minimum...

...uhm.... dipende...
Se si tratta di stabilire la migliore opera letteraria di tutti i tempi è facile: La Divina Commedia. Se si tratta di fare una classifica invece è troppo difficile per me: anzi, mi sa proprio che io non la so fare... :?
 

asiul

New member
a me mancano all'appello Shakespeare, Leopardi, Pirandello, Dostoevskij, Manzoni, Platone, Puskin, Kafka, Boccaccio, Melville as a minimum...

...uhm.... dipende...
Se si tratta di stabilire la migliore opera letteraria di tutti i tempi è facile: La Divina Commedia. Se si tratta di fare una classifica invece è troppo difficile per me: anzi, mi sa proprio che io non la so fare... :?

Concordo!
Qui manca molto altro.
E poi come si fa a stabilire quale sia la migliore?Ognuna di esse , anche quelle che qui non leggo citate, è la migliore del suo tempo e del nostro.
Ci sono molti fattori che ne determinano la bellezza, la perfezione.
La prosa, la capacità narrativa, il cambiamento e l'orientamento letterario che hanno portato.
Io, ma sono una feticista , avrei messo anche Celine. :mrgreen:

Comunque per me la migliore opera di tutti i tempi è questa --->>:MUCCA
 

Shoofly

Señora Memebr
Se si tratta di stabilire la migliore opera letteraria di tutti i tempi è facile: La Divina Commedia.

Cosaaa????
Ma se persino l'editore di Dante gliela respinse subito!!! E con quale commento!!!

"Il lavoro dell'Alighieri, pur essendo di un tipico autore della domenica, che nella vita corporativa è associato all'ordine dei farmacisti, dimostra indubbiamente un certo talento tecnico e un notevole "fiato" narrativo.

Il lavoro — in volgare fiorentino — si compone di circa cento cantiche in terza rima e in non pochi passi si fa leggere con interesse. Particolarmente gustose mi paiono le descrizioni di astronomia e certi concisi e pregnanti giudizi teologici.

Più leggibile e popolare la terza parte del libro, che tocca argomenti più vicini al gusto dei più, e concerne interessi quotidiani di un possibile lettore, quali la Salvezza, la Visione Beatifica, le preghiere alla Vergine.

Oscura e velleitaria la prima parte, con inserzioni di basso erotismo, truculenze e veri e propri brani scurrili. Questa è una delle non poche controindicazioni, perché mi domando come il lettore potrà superare questa prima "cantica" che, quanto a invenzione, non dice più di quanto non abbia già detto una serie di manuali sull'oltretomba, di trattatelli morali sul peccato, o la Leggenda aurea di fra Jacopo da Varagine.

Ma la controindicazione maggiore è la scelta, dettata da confuse velleità avanguardistiche, del dialetto toscano. Che il latino corrente vada innovato è ormai richiesta generale e non solo dei gruppuscoli di avanguardia letteraria, ma c'è un limite, se non nelle leggi del linguaggio, almeno nelle capacità di accettazione del pubblico.

Abbiamo visto cosa è successo con l'operazione dei cosiddetti "poeti siciliani", che il loro editore doveva distribuire girando in bicicletta per le varie librerie, e che sono finiti poi ai remainders.

D'altra parte se si comincia a pubblicare un poema in toscano, poi bisognerà pubblicarne uno in ferrarese e l'altro in friulano, e così via, se si vuole controllare tutto il mercato. Sono imprese da plaquette di avanguardia, ma non ci si può buttare per un libro monstre come questo.

Personalmente non ho nulla contro la rima, ma la metrica quantitativa è ancora la più popolare presso i lettori di poesia, e mi chiedo come un lettore normale possa sorbir si questa sequela di terzine traendone diletto, specie se sia nato, poniamo, a Milano o a Venezia.

Quindi, è ancora più oculato pensare a una buona collana popolare che riproponga a prezzi modici la Mosella di Decimo Magno Ausonio e il Canto delle scolte modenesi. Lasciamo alle rivistuole d'avanguardia le edizioni numerate della Carta Capuana: «sao ko kelle terre...».
Bella roba, l'impasto linguistico dei supermodernisti.
"
:xaaa
 

asiul

New member
Cosaaa????
Ma se persino l'editore di Dante gliela respinse subito!!! E con quale commento!!!

"Il lavoro dell'Alighieri, pur essendo di un tipico autore della domenica, che nella vita corporativa è associato all'ordine dei farmacisti, dimostra indubbiamente un certo talento tecnico e un notevole "fiato" narrativo.

Il lavoro — in volgare fiorentino — si compone di circa cento cantiche in terza rima e in non pochi passi si fa leggere con interesse. Particolarmente gustose mi paiono le descrizioni di astronomia e certi concisi e pregnanti giudizi teologici.

Più leggibile e popolare la terza parte del libro, che tocca argomenti più vicini al gusto dei più, e concerne interessi quotidiani di un possibile lettore, quali la Salvezza, la Visione Beatifica, le preghiere alla Vergine.

Oscura e velleitaria la prima parte, con inserzioni di basso erotismo, truculenze e veri e propri brani scurrili. Questa è una delle non poche controindicazioni, perché mi domando come il lettore potrà superare questa prima "cantica" che, quanto a invenzione, non dice più di quanto non abbia già detto una serie di manuali sull'oltretomba, di trattatelli morali sul peccato, o la Leggenda aurea di fra Jacopo da Varagine.

Ma la controindicazione maggiore è la scelta, dettata da confuse velleità avanguardistiche, del dialetto toscano. Che il latino corrente vada innovato è ormai richiesta generale e non solo dei gruppuscoli di avanguardia letteraria, ma c'è un limite, se non nelle leggi del linguaggio, almeno nelle capacità di accettazione del pubblico.

Abbiamo visto cosa è successo con l'operazione dei cosiddetti "poeti siciliani", che il loro editore doveva distribuire girando in bicicletta per le varie librerie, e che sono finiti poi ai remainders.

D'altra parte se si comincia a pubblicare un poema in toscano, poi bisognerà pubblicarne uno in ferrarese e l'altro in friulano, e così via, se si vuole controllare tutto il mercato. Sono imprese da plaquette di avanguardia, ma non ci si può buttare per un libro monstre come questo.

Personalmente non ho nulla contro la rima, ma la metrica quantitativa è ancora la più popolare presso i lettori di poesia, e mi chiedo come un lettore normale possa sorbir si questa sequela di terzine traendone diletto, specie se sia nato, poniamo, a Milano o a Venezia.

Quindi, è ancora più oculato pensare a una buona collana popolare che riproponga a prezzi modici la Mosella di Decimo Magno Ausonio e il Canto delle scolte modenesi. Lasciamo alle rivistuole d'avanguardia le edizioni numerate della Carta Capuana: «sao ko kelle terre...».
Bella roba, l'impasto linguistico dei supermodernisti."
:xaaa

Sul serio? Io mi sarei limitata ad un mi piace o non mi piace...:mrgreen:

Mah!Sarà! Ma questo Dante, come dice la Daria...me piase :sbav:

(...) Se mala cupidigia altro vi grida,
uomini siate, e non pecore matte,
sì che 'l Giudeo di voi tra voi non rida!

Non fate com'agnel che lascia il latte
de la sua madre, e semplice e lascivo
seco medesmo a suo piacer combatte! (...)

 

Dumas80

New member
Io avrei voluto votar la Bibbia, I gioielli indiscreti e La Monaca di Diderot, Il Processo di Kafka, il Finnegans Wake di Joyce..... ma così, come si fa?:?
La Bibbia è un libro religioso, non ha valore letterario, ma solo significativo. Riguardo al "Processo" di Kafka, l'ho eliminato, essente che all'inizio i libri erano molto di più, ma poi ho dovuto ridurli a 24, il massimo che il forum permetteva.

perché lui è nato imparato e noi no...bisogna proprio dirti tutto :mrgreen: :mrgreen:


:MUCCA fantastica! da dove arriva questa :MUCCA bellissima!

ecco Dumas, salta su e fatti un giretto :wink:

Dumas80 mi spieghi che senso ha votare quella che IO ritengo la miglior opera di sempre tra alcune proposte da TE ??

Non sono proposte direttamente di me, ma frutto di una grande indagine condotta da me e miei colleghi che presto finirà in un saggio letterario.

Riguardo agli altri mancanti come Leopardi a Boccaccio, in origine c'erano, ma poi ho dovuto eliminarli in quanto solo 24 potevano entrare nel sondaggio.
Per quanto riguarda la Divina Commedia, l'editore era solo uno stupido che non ha capito il valore letterario di quell'opera!
 

Shoofly

Señora Memebr
La Bibbia è un libro religioso, non ha valore letterario, ma solo significativo.



Per quanto riguarda la Divina Commedia, l'editore era solo uno stupido che non ha capito il valore letterario di quell'opera!

Intanto diciamo che la Bibbia ha un valore letterario (e poetico) altissimo. Chateaubriand mi darebbe ragione (per citare uno che del valore religioso di quel testo se ne infischiava proprio).

Il "dolenti declinare" sulla Divina Commedia non è mio ma di uno "stupidone zuzzurellone" che si chiama Umberto Eco.:wink:
 

Dumas80

New member
Intanto diciamo che la Bibbia ha un valore letterario (e poetico) altissimo. Chateaubriand mi darebbe ragione (per citare uno che del valore religioso di quel testo se ne infischiava proprio).

Il "dolenti declinare" sulla Divina Commedia non è mio ma di uno "stupidone zuzzurellone" che si chiama Umberto Eco.:wink:

Scherzavi ..vero?! :wink:

No, non scherzavo. La Bibbia, per quanti insegnamenti e temi possa dare, non ha valore letterario, ciò vuol dire che la struttura narrativa è poco sviluppata (tranne per il libro "Giobbe", davvero molto bello) e la storia, se all'inizio può sembrare curiosa, diventa annoiante e non intrattiene il lettore. Non sto scherzando. La letteratura è una cosa, la religione è un altra. Credetemi: io sono molto religioso, vado ogni domenica a messa, prego mattina e sera e via dicendo, ma su quanto ho affermato non c'è niente da controbattere.
Per Shoofly, Umberto Eco non ha fatto altro che un giro di parole in cui descrive le conseguenza che ha avuto l'opera, ne descrive la rima, eventuali difetti ecc., ma non c'è nulla di concreto. Non dice "quest'opera è bella perché...", ma soltanto gira attorno a questa frase. Tutti, da semplici lettori a grandi scrittori passati alla storia, possiamo fare un giro di parole su un opera importante quale la Divina Commedia, ma descrivere i motivi della bellezza o della bruttezza è tutta un'altra cosa.
 

Shoofly

Señora Memebr
No, non scherzavo. La Bibbia, per quanti insegnamenti e temi possa dare, non ha valore letterario
Per Shoofly, Umberto Eco non ha fatto altro che un giro di parole

Ah sì?:mrgreen:
Allora ecco pure il commento dell'editore che respinse la Bibbia! (era lo stesso che "prima" aveva respinto La Divina Commedia):xaaa

<< Devo dire che quando ho cominciato a leggere il manoscritto, e per le prime centinaia di pagine, ne ero entusiasta.

E’ tutto azione e c’è tutto quel che il lettore oggi chiede a un libro di evasione: sesso (moltissimo), con adulteri, sodomia, omicidi, incesti, guerre, massacri, e così via.

L’episodio di Sodoma e Gomorra con i travestiti che vogliono farsi i due angeli è rabelasiano, le storie di Noè sono del puro Salgari, la fuga dall’Egitto è una storia che andrà a finire presto o tardi sugli schermi… Insomma, il vero romanzo fiume, ben costruito, che non risparmia i colpi di scena, pieno di immaginazione, con quel tanto di messianismo che piace, senza dare nel tragico.

Poi andando avanti mi sono accorto che si tratta invece di una antologia di vari autori, con molti, troppi, brani di poesia, alcuni francamente lamentevoli e noiosi, vere e proprie geremiadi senza capo né coda.

Ne viene fuori così un omnibus mostruoso, che rischia di non piacere a nessuno perché c’è di tutto. E poi sarà una grana reperire tutti i diritti dei vari autori, a meno che il curatore non tratti lui per tutti. Ma di questo curatore non trovo mai il nome, nemmeno nell’indice, come se ci fosse ritegno a nominarlo.

Io direi di trattare per vedere se si può pubblicare a parte i primi cinque libri. Allora andiamo sul sicuro. Con un titolo come I disperati del Mar Rosso.
>>
 

Mizar

Alfaheimr
No, non scherzavo. La Bibbia, per quanti insegnamenti e temi possa dare, non ha valore letterario, ciò vuol dire che la struttura narrativa è poco sviluppata (tranne per il libro "Giobbe", davvero molto bello) e la storia, se all'inizio può sembrare curiosa, diventa annoiante e non intrattiene il lettore. Non sto scherzando. La letteratura è una cosa, la religione è un altra. Credetemi: io sono molto religioso, vado ogni domenica a messa, prego mattina e sera e via dicendo, ma su quanto ho affermato non c'è niente da controbattere
C'ho pensato su..
e mi sa che hai proprio ragione te. In fondo una cosa è la religione, una cosa la letteratura. Come potrebbe La Bibbia, testo religioso per eccellenza, avere un valore letterario? E poi, come suggerisci, la storia non è intrigante e non intrattiene il lettore (il che, nella valutazione di un capolavoro, è oltremodo Fondamentale). Una cosa è l'insegnamento religioso, una cosa la letteratura. E la letteratura non può essere religione!





Robert Graves, io ti invoco!
 
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