skitty
Cat Member
Un film del 2006 diretto da Steven Shainberg, con Nicole Kidman. Ispirato al romanzo di Patricia Bosworth "Diane Arbus: Una biografia", il film è un ritratto immaginario di Diane Arbus, una delle artiste più importanti del XX secolo che sfidò le convenzioni sovvertendo il concetto di bello e brutto e innovando la fotografia.
La solitaria casalinga Diane Arbus, (Kidman), dalla finestra del suo immacolato appartamento di New York, viene catturata dalla vista di uno strano e mascherato individuo giù in strada. Si tratta del nuovo e misterioso vicino di casa, Lionel Sweeney (Downey Jr.), dallo sguardo penetrante che l'affascina, attraverso una maschera garzata che nasconde un volto ricoperto da lunga peluria come tutto il corpo. Diane viene così trascinata fuori dalla sua ordinaria realtà e recandosi quotidianamente nel suo appartamento, inizia un viaggio che la porta a sbloccare i suoi segreti più profondi, risvegliare il suo straordinario genio artistico e diventare così l'artista che essa voleva diventare.
Premesso alcuni punti della trama, così come diversi particolari per così dire “trasgressivi”, erano secondo me un po' insensati, devo dire che questo film mi ha coinvolta molto, catturandomi con la fotografia, a mio parere eccezionale. Le immagini bucano lo schermo, e trasmettono impulsi visivi e addirittura tattili in diversi passaggi (le pellicce, l'acqua sulla pelle... sembra di averle addosso).
Grande importanza viene attribuita agli occhi, che parlano attraverso una maschera, attraverso lo spioncino della porta.
Non ho ben capito l'abbandono della famiglia da parte di Diane durante il film... e neanche il finale mi è del tutto chiaro. Bella comunque la storia d'amore, attraverso la quale Diane riscopre sé stessa nella sua diversità.
Mi piacerebbe moltissimo se qualcuno avesse visto questo film, oppure se decidesse di guardarlo a breve, per proseguire la discussione di queste immagini così vive ehe risvegliano i sensi.
La solitaria casalinga Diane Arbus, (Kidman), dalla finestra del suo immacolato appartamento di New York, viene catturata dalla vista di uno strano e mascherato individuo giù in strada. Si tratta del nuovo e misterioso vicino di casa, Lionel Sweeney (Downey Jr.), dallo sguardo penetrante che l'affascina, attraverso una maschera garzata che nasconde un volto ricoperto da lunga peluria come tutto il corpo. Diane viene così trascinata fuori dalla sua ordinaria realtà e recandosi quotidianamente nel suo appartamento, inizia un viaggio che la porta a sbloccare i suoi segreti più profondi, risvegliare il suo straordinario genio artistico e diventare così l'artista che essa voleva diventare.
Premesso alcuni punti della trama, così come diversi particolari per così dire “trasgressivi”, erano secondo me un po' insensati, devo dire che questo film mi ha coinvolta molto, catturandomi con la fotografia, a mio parere eccezionale. Le immagini bucano lo schermo, e trasmettono impulsi visivi e addirittura tattili in diversi passaggi (le pellicce, l'acqua sulla pelle... sembra di averle addosso).
Grande importanza viene attribuita agli occhi, che parlano attraverso una maschera, attraverso lo spioncino della porta.
Non ho ben capito l'abbandono della famiglia da parte di Diane durante il film... e neanche il finale mi è del tutto chiaro. Bella comunque la storia d'amore, attraverso la quale Diane riscopre sé stessa nella sua diversità.
Mi piacerebbe moltissimo se qualcuno avesse visto questo film, oppure se decidesse di guardarlo a breve, per proseguire la discussione di queste immagini così vive ehe risvegliano i sensi.