In un bosco in Francia verso la fine dell'Ottocento viene trovato un ragazzo allo stato brado, dal comportamento animalesco che sembra sia vissuto così come un selvaggio almeno dall'età di tre anni. Il ragazzo ha un'apparente età di 11/12 anni. Dapprima viene portato in un istituto per sordomuti ma poi il dottor Itard ne chiede l'affidamento e lo porta a vivere con lui in campagna affidandolo alle cure amorevoli della sua governate e iniziando un lungo percorso educativo per fargli apprendere i primi rudimenti del linguaggio e del comportamento sociale.
Il film è la ricostruzione di una vicenda accaduta realmente e nel suo apparente distacco scientifico si sente tutta l'ironia e la poesia che Truffaut mette nel sottolineare i rapporti tra il ragazzo selvaggio ed il suo pedagogo. Molto significativo il passaggio che segna per il giovane victor la distinzione tra giusto e ingiusto e quindi la presa di coscienza da parte del ragazzo che si manifesta con la ribellione ad una punizione ingiusta e che il dottor Itard considererà come il raggiungimento dell'obiettivo di tutti i suoi sforzi educativi.
Il film è la ricostruzione di una vicenda accaduta realmente e nel suo apparente distacco scientifico si sente tutta l'ironia e la poesia che Truffaut mette nel sottolineare i rapporti tra il ragazzo selvaggio ed il suo pedagogo. Molto significativo il passaggio che segna per il giovane victor la distinzione tra giusto e ingiusto e quindi la presa di coscienza da parte del ragazzo che si manifesta con la ribellione ad una punizione ingiusta e che il dottor Itard considererà come il raggiungimento dell'obiettivo di tutti i suoi sforzi educativi.