Shoofly
Señora Memebr
A modest proposal: for preventing the children of poor people in Ireland from being a burden to their parents or Country, and for making them beneficial to the Public (Una modesta proposta: per evitare che i figli degli Irlandesi poveri siano un peso per i loro genitori o per il Paese, e per renderli un beneficio per la comunità), 1729.
Nel 1720 Jonathan Swift, con i colleghi ed amici Alexander Pope e John Arbuthnot, fondò lo "Scriblerus Club", gruppo che si incontrava per discutere di letteratura e comporre parodie sulla cultura pedantesca. L'opera principale di questo club fu proprio Una modesta proposta.
Lo spunto per questo capolavoro di satira fu offerto all’autore dalle ripetute carestie e dalla miseria in cui l’Irlanda versava a causa dei soprusi perpetrati dall’amministrazione inglese.
<< Quanto a me, stanco com’ero di offrirvi utopie inutili ed oziose, alla fine disperavo ormai del successo: quando per fortuna mi è venuta in mente questa proposta che, essendo interamente nuova, presenta alcunché di solido e di concreto, è di nessuna spesa e di poco disturbo, rientra pienamente nelle nostre possibilità di attuazione, e non fa correre il rischio di recar torto all’Inghilterra. Infatti questo tipo di merce non tollera l’esportazione, perché la carne è di consistenza troppo tenera per consentire una lunga durata nel sale; anche se forse io potrei nominare un Paese che sarebbe ben contento di mangiarsi per intero tutta la nostra nazione anche senza questo condimento.>>
Swift propone candidamente di risolvere i problemi della fame e del sovrappopolamento macellando i bambini poveri per servirli sulle tavole dei ricchi.
E suggerisce anche le ricette migliori:
<<Un Americano, mia conoscenza di Londra, uomo molto istruito, mi ha assicurato che un infante sano e ben allattato all’età di un anno è il cibo piú delizioso, sano e nutriente che si possa trovare, sia in umido, sia arrosto, al forno, o lessato; ed io non dubito che possa fare lo stesso ottimo servizio in fricassea o al ragú.>>
La potenza del testo risiede proprio in questo: nella mostruosità della proposta, descritta nel dettaglio con tanto di cifre, e nella paradossale freddezza del narratore che si rivolge ai lettori con la professionalità propria di un serio economista:
<< Espongo allora alla considerazione del pubblico che, dei centoventimila bambini già calcolati, ventimila possono essere riservati alla riproduzione della specie, dei quali sono un quarto maschi, il che è piú di quanto non si conceda ai montoni, ai buoi ed ai maiali; ed il motivo è che questi bambini sono di rado frutto del matrimonio, particolare questo che i nostri selvaggi non tengono in grande considerazione, e, di conseguenza, un maschio potrà bastare a quattro femmine. I rimanenti centomila, all’età di un anno potranno essere messi in vendita a persone di qualità e di censo in tutto il Regno, avendo cura di avvertire la madre di farli poppare abbondantemente l’ultimo mese, in modo da renderli rotondetti e paffutelli, pronti per una buona tavola. Un bambino renderà due piatti per un ricevimento di amici; quando la famiglia pranzerà da sola, il quarto anteriore o posteriore sarà un piatto di ragionevoli dimensioni e, stagionato, con un po’ di pepe e sale, sarà ottimo bollito al quarto giorno, specialmente d’inverno.
Ho calcolato che, in media, un bambino appena nato venga a pesare dodici libbre e che in un anno solare, se nutrito passabilmente, arrivi a ventotto.
Ammetto che questo cibo verrà a costare un po’ caro, e sarà quindi adattissimo ai proprietari terrieri, i quali sembra possano vantare il maggior diritto sui bambini, dal momento che hanno già divorato la maggior parte dei genitori (...). I piú parsimoniosi (ed io confesso che la nostra epoca ne ha bisogno) potrebbero scuoiare il corpo, la cui pelle, trattata artificialmente, dà meravigliosi guanti per signora e stivaletti estivi per signori eleganti.>>
Pare che Sweeney Todd e la signora Lovett presero sul serio la cosa....:OO
Nel 1720 Jonathan Swift, con i colleghi ed amici Alexander Pope e John Arbuthnot, fondò lo "Scriblerus Club", gruppo che si incontrava per discutere di letteratura e comporre parodie sulla cultura pedantesca. L'opera principale di questo club fu proprio Una modesta proposta.
Lo spunto per questo capolavoro di satira fu offerto all’autore dalle ripetute carestie e dalla miseria in cui l’Irlanda versava a causa dei soprusi perpetrati dall’amministrazione inglese.
<< Quanto a me, stanco com’ero di offrirvi utopie inutili ed oziose, alla fine disperavo ormai del successo: quando per fortuna mi è venuta in mente questa proposta che, essendo interamente nuova, presenta alcunché di solido e di concreto, è di nessuna spesa e di poco disturbo, rientra pienamente nelle nostre possibilità di attuazione, e non fa correre il rischio di recar torto all’Inghilterra. Infatti questo tipo di merce non tollera l’esportazione, perché la carne è di consistenza troppo tenera per consentire una lunga durata nel sale; anche se forse io potrei nominare un Paese che sarebbe ben contento di mangiarsi per intero tutta la nostra nazione anche senza questo condimento.>>
Swift propone candidamente di risolvere i problemi della fame e del sovrappopolamento macellando i bambini poveri per servirli sulle tavole dei ricchi.
E suggerisce anche le ricette migliori:
<<Un Americano, mia conoscenza di Londra, uomo molto istruito, mi ha assicurato che un infante sano e ben allattato all’età di un anno è il cibo piú delizioso, sano e nutriente che si possa trovare, sia in umido, sia arrosto, al forno, o lessato; ed io non dubito che possa fare lo stesso ottimo servizio in fricassea o al ragú.>>
La potenza del testo risiede proprio in questo: nella mostruosità della proposta, descritta nel dettaglio con tanto di cifre, e nella paradossale freddezza del narratore che si rivolge ai lettori con la professionalità propria di un serio economista:
<< Espongo allora alla considerazione del pubblico che, dei centoventimila bambini già calcolati, ventimila possono essere riservati alla riproduzione della specie, dei quali sono un quarto maschi, il che è piú di quanto non si conceda ai montoni, ai buoi ed ai maiali; ed il motivo è che questi bambini sono di rado frutto del matrimonio, particolare questo che i nostri selvaggi non tengono in grande considerazione, e, di conseguenza, un maschio potrà bastare a quattro femmine. I rimanenti centomila, all’età di un anno potranno essere messi in vendita a persone di qualità e di censo in tutto il Regno, avendo cura di avvertire la madre di farli poppare abbondantemente l’ultimo mese, in modo da renderli rotondetti e paffutelli, pronti per una buona tavola. Un bambino renderà due piatti per un ricevimento di amici; quando la famiglia pranzerà da sola, il quarto anteriore o posteriore sarà un piatto di ragionevoli dimensioni e, stagionato, con un po’ di pepe e sale, sarà ottimo bollito al quarto giorno, specialmente d’inverno.
Ho calcolato che, in media, un bambino appena nato venga a pesare dodici libbre e che in un anno solare, se nutrito passabilmente, arrivi a ventotto.
Ammetto che questo cibo verrà a costare un po’ caro, e sarà quindi adattissimo ai proprietari terrieri, i quali sembra possano vantare il maggior diritto sui bambini, dal momento che hanno già divorato la maggior parte dei genitori (...). I piú parsimoniosi (ed io confesso che la nostra epoca ne ha bisogno) potrebbero scuoiare il corpo, la cui pelle, trattata artificialmente, dà meravigliosi guanti per signora e stivaletti estivi per signori eleganti.>>
Pare che Sweeney Todd e la signora Lovett presero sul serio la cosa....:OO