Malamud, Bernard - Una nuova vita

raskolnikoff

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Malamud(1914-1986)è un autore ebreo americano nato a Brooklyn da una famiglia di ebrei russi emigrati che spesso nei suoi romanzi inserisce citazioni, note e rimandi di tradizione yiddish;questo è il libro dove meno ne parla, una sola frase per l'esattezza.
Scrive nel '61,ma il romanzo è ambientato negli anni '50 sullo sfondo del maccartismo.
E' la storia di Seymour Levin,un giovane trentenne al suo primo incarico come insegnante di letteratura in un college della provinciale e borgese provincia americana.Arrivato da New York, con un passato oscuro di violenza ed alcool e con molti ideali in tasca.
Un giovane uomo in crisi che tenta di ritrovare se stesso in un luogo tranquillo ma si scontra con un mondo ristretto, apparente e superficiale, dove perbenismo da middleclasse si scontrano con i suoi ideali di rinnovamento, con la sua assenza di sentimenti, con l'apatia, la fatica di sentire e di lasciarsi andare.
Disssacratorio, ironico, è un libro che ritrae l'america di quel periodo, ma è sulla lunga scia dei romanzi formativi e di ricersa del sè e di sè come "la fine della strada" di Barthes, "Il giovane Holden" di Salinger, sardonico come Malamud riesce ad essere.

Gli altri testi di Malamud sono:"il commesso('56)
"il migliore"
"L'uomo di Kiev"
"La venere di Urbino"
"Le vite di Dubin"
"Gli inquilini"
"Il barile Magico"
 
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