King, Stephen- Pet Sematary

isola74

Lonely member
In una limpida giornata di fine estate, la famiglia Creed si trasferisce in un tranquillo sobborgo residenziale di una cittadina del Maine. Non lontano dalla loro casa, al centro di una radura, sorge Pet Sematary, il cimitero dei cuccioli, un luogo dove i ragazzi del circondario, secondo un'antica consuetudine, usano seppellire i propri animaletti. Ma ben presto la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti e dall'improvviso ridestarsi di forze oscure e malefiche.

Stephen King è un maestro nel suo genere e con questo romanzo lo conferma ancora una volta.
E' un libro pieno di tensione, tensione che non termina nemmeno alla fine (quando leggerete l'ultima frase resterete così: :paura:)
A tratti non si riesce a non immedesimarsi, ed è proprio questo che alza il livello di paura: spesso in un libro horror leggiamo pensando che è finzione, qui invece King "gioca" sulla paura, che è in ognuno di noi, che la nostra esistenza e quella dei nostri cari è fragile e può andare in pezzi in ogni momento.
Da leggere!

"Attenzione a ciò che desideri, potresti ottenerlo".
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
grazie isola, alcune scene soprattutto del bambino sono agghiccianti. Ti quoto in toto
 

darida

Well-known member
Non riesco a credere di non averlo letto...rimedierò
e voi due, se non lo avete ancora fatto, leggetevi "notte buia, niente stelle", merita assai :paura: :mrgreen:
 

isola74

Lonely member
Non riesco a credere di non averlo letto...rimedierò
e voi due, se non lo avete ancora fatto, leggetevi "notte buia, niente stelle", merita assai :paura: :mrgreen:
non l'ho letto nemmeno io e, cosa stranissima....non ce l'ho in libreria!!! pensavo di averli tutti:??:?? rimedierò!
 

Bobbi

New member
Questo libro per me è un vero capolavoro. Lo lessi poco dopo la morte di mio padre e per me fu, per quanto possa sembrare incredibile, un supporto enorme per l'elaborazione del lutto (o l'incapacità di farlo).
Infatti parla di questo, è questo il tema del libro. la storia horror è solo il mezzo per veicolare questo tema, del resto reso con incredibile maestria e verosimiglianza.
 

fabiog

New member
Ricordo di aver visto anni fà il film quando uscì al cinema con il titolo " Cimitero vivente " trovato piuttosto scadente e di aver poi letto il libro. Probabilmente influenzato dal film non mi impressionò granchè neanche il libro, ma proverò a rileggerlo visto le buone critiche.
 

Bobbi

New member
Ecco, riprova...mai leggere un libro di King dopo un film...a parte rarissime eccezioni (per esempio "Le ali della libertà", film capolavoro) c'è sempre il rischio che l'orribilità di un film tolga appeal al libro. Persino Il miglio verde, pur essendo un film rispettabilissimo e abbastanza ben fatto, è di gran lunga inferiore al libro.
Secondo me dovresti davvero rileggerlo, è un grande libro.
 

darida

Well-known member
Ecco, riprova...mai leggere un libro di King dopo un film...a parte rarissime eccezioni (per esempio "Le ali della libertà", film capolavoro) c'è sempre il rischio che l'orribilità di un film tolga appeal al libro. Persino Il miglio verde, pur essendo un film rispettabilissimo e abbastanza ben fatto, è di gran lunga inferiore al libro.
Secondo me dovresti davvero rileggerlo, è un grande libro.

Hai ragione Bobbi, e non riesco a credere che persino Il miglio verde (film che adoro) possa essere superato dal romanzo, -per inciso, non credo pur sapendo che e' vero-
"Purtroppo" nel caso del miglio e Le ali della liberta', la trasposizione ben riuscita mi ha portato a guardare e riguardare diverse volte i film; lo stimolo alla lettura di qualcosa che 'immagini" di sapere gia' a memoria viene a mancare.
Cimitero vivente, per fortuna, almeno pare :mrgreen: me lo sono perso, meglio cosi' :wink:
 

darida

Well-known member
Bello! nessun cedimento,in tensione fino all'ultima parola e oltre, dice bene isola :wink:


Tuttavia

Se alla fine del declivio, prima della strada
Ci fosse stata una siepe fitta fitta
o un muretto...morbido morbido :roll:
o un cancello, magari rimasto aperto per sbaglio...

Il re non avrebbe scritto questo romanzo, dunque va bene cosi' :ad:
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Questo è uno dei libri che mi ha fatto più paura in assoluto:paura:. Il bambino è diventato un'icona horror nel mio immaginario
 

thefly

New member
Di King me ne mancano un bel po da leggere, penso che sarà il mio prossimo libro, sono anni che non leggo qualcosa di King:D
 

GeorgeAmberson

New member
mi sto Kinghianizzando e dopo aver finito le notti di salem mi sa che mi comprerò questo...non vedo l'ora di averlo tra le mani :sbav:
 

Dallolio

New member
Spoiler attenzione - vengono svelati elementi della trama

Povero Gage, mi ha fatto tantissima pena, anche perchè King è un maestro nel farci affezionare a questo bimbo adorabile che gioca con le 'tomobiline e che diventa, nel corso del romanzo, un orrendo cadavere vivente e assassino... è un libro davvero macabro e inquetante, e sicuramente come voto merita un:
Voto: 9
 

Valuzza Baguette

New member
Piacevolissima lettura.inquietante al punto giusto,a ratti addirittura commovente(quando Louis sogna di riuscire a riacchiappare Gage e oi si sveglia purtroppo consapevole che non è andata così);si legge tutto d'un fiato,molto scorrevole.
Mi sono riavvicinata a King da poco e anche questyo romanzo non mi ha delusa.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Il dottor Louis Creed si trasferisce con la moglie e i due figli in un paesino del Maine, proprio nei pressi della statale 15: qui dirigerà l’infermeria dell’Università. Sin da subito Hellie, la figlioletta in età scolare, mostra curiosità e timore per un luogo ai confini della loro proprietà nel quale sono seppelliti tutti gli animali del villaggio. In tutta la famiglia, a dire il vero, quel luogo desta un timore profondo che riporta a galla pensieri e ricordi di morte, nonché traumi non ancora superati. Ma è quando, a pochi mesi dal trasferimento, Church, il gatto dei Creed viene investito che Louis, il razionale e controllato dottor Louis, fa una scoperta che cambierà la sua vita e quella della sua famiglia… irreparabilmente.
Una storia ben congegnata, con un livello di tensione narrativa in costante crescita; un libro che apre molti spunti di riflessione su argomenti non facili come la morte, la fede, il paranormale e soprattutto l’eterna diatriba tra chi crede che la vita sia già scritta da un piano imperscrutabile e chi afferma che tutto può cambiare in base alle nostre scelte. Il punto di vista di King in merito sembra chiaro: le nostre scelte influiscono su ciò che può accaderci, ma il destino gioca la sua parte importante, ad esempio mettendo sulla nostra strada persone che potrebbero influenzare quelle scelte.
Insomma, “Pet sematary” non è solo una storia ben scritta e molto macabra, ma è un’occasione andare al di là e riflettere su ciò in cui crediamo. Ovviamente consiglio questo libro, ma sappiate che, proprio perché sembra così normale… fa abbastanza spavento!
 

qweedy

Well-known member
Un libro inquietante fin dalle prime pagine, con l'ingresso della famigliola nella nuova casa già irto di presagi negativi.
Mi è piaciuto il tema dell'accettazione o non accettazione della morte, della perdita.
Mi è piaciuto meno la parte degli "zombie".
Piuttosto sconcertante e assurdo il comportamento del padre di famiglia, Louis Creed, che pur essendo un medico e dovendo quindi avere familiarità con la morte, agisce in modo folle e irrazionale. Orrore e follia di chi non riesce ad accettare la perdita e si spinge al di là dei confini umani, e per questo viene orrendamente punito.
Mi è piaciuta la figura della figlioletta, mi è sembrata la più razionale di tutti.
 

Jessamine

Well-known member
Non posso certo annoverarmi tra i grandi conoscitori di King, ma devo ammettere di averlo trovato, in queste pagine, un po' stanco: il libro mi è comunque molto piaciuto, e si è lasciato leggere in un soffio, mi ha completamente avvolta nelle sue atmosfere e catturata, ma ho comunque trovato alcuni passaggi un po' poco fluidi, ecco.
L'ho forse trovato un po' sbilanciato: la prima parte si dilata tantissmo, andando a occupare uno spazio che, forse, si sarebbe potuto riassumere un pochino, mentre il finale accelera in maniera quasi esagerata, creando proprio un vero stacco.
In ogni caso, come sempre, quando leggo King, mi ritrovo ad ammirare la sua capacità di parlare di umanità attraverso elementi sovrannaturali e horror: i suou personaggi sono di un realismo sconcertante, le dinamiche che li legano, i movimenti che tengono in piedi le sue famiglie sono semplicemente perfetti. E poi, sì, ci sono anche inquietanti cimiteri di animali, e terreni di sepoltura indiani popolati da creature inquietanti, ma tutto questo viene dopo, e non sembra avere davvero importanza.
La disamina del rapporto con la morte, e il dolore, e la follia e il lutto è precisa e netta come la cesura di un bisturi.
La cosa che più mi è piaciuta, nonostante una struttura non proprio saldissima, è la costruzione della tensione: King utilizza elementi non troppo innovativi (anzi, direi quasi canonici, quando si parla di horror), ma questo non è importante. Perché non è importante sapere che cosa succederà (lo intuiamo dal primo viaggio al cimitero degli animali), e, un certo punto, è lo stesso King ad anticipare di una manciata di capitoli quelle che potrebbero essere considerate importanti svolte narrative. Eppure la tensione cresce, cresce e continua a crescere, perché è una tensione che va oltre la trama, e sta tutta nell'orrore della vita quotidiana.
Insomma, non il miglior King che io abbia mai letto, ma comunque una storia interessantissima.
 
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