asiul
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Siamo alla trattazione della prima di una, spero lunga, serie di opere letterarie o artistiche con l'intento di tirar fuori tutto ciò che in altre discispine ed arti è stato detto su queste.
Il primo, deducibile dal titolo del thread, è Coleridge con la sua La ballata del vecchio marinaio, proposta da Nikki.
Per tutte le osservazioni che dovessero riguardare questo thread e che non hanno nulla a che vedere con l'opera;ovvero comunicazioni varie su come o cosa postare, vi inviterei ad andare al trhead di riferimento I Classici e la Letteratura nell'Arte oppure di comunicarlo nel mio profilo.
Ah!Cerchiamo di tenere, per quanto possibile, pulito questo spazio alternando serio e faceto(poco), in modo da avereuna continuità dell'argomento senza perderci in altro.(Che detto da me è strano,ma ci proverò anch'io )
Well, possiamo cominciare...
L'ordine di discussione delle proposte sarà il seguente:
Ed eccoci al primo... :YY
La ballata del vecchio marinaio (Coleridge).
Riporto una breve descrizione del suo autore, poi lascerò a Nikki l'introduzione dell'opera scelta.
"Samuel Taylor Coleridge nacque a Ottery-Saint-Mary (Devonshire, Inghilterra) nel 1772. Studiò a Cambridge al Jesus College, ma senza laurearsi.
In gioventù abbracciò l'unitarianesimo (secondo tale dottrina, nata come branca del protestantesimo: "ognuno ha il diritto di cercare la verità dentro se stesso"), ma nella maturità divenne anglicano e conservatore.
Appartiene sempre al periodo giovanile il suo tentativo di elaborazione di una particolare filosofia, in cui confluissero il pensiero di Platone, di Milton e di Berkeley, e la teologia cristiana con il materialismo scientifico. Più tardi subirà gli influssi degli idealisti tedeschi che lo porteranno ad abbracciare la corrente culturale del Romanticismo.
Le sue più importanti opere poetiche sono le Poesie su vari argomenti (1796); tutti i componimenti inclusi nelle Ballate liriche, famosa è La ballata del vecchio marinaio (1798). Importanti anche i volumi successivi, il Christabel (1816) e le Foglie sibilline (1817); notevoli alcune opere in prosa come Il manuale dello statista (1816) e la Biografia letteraria (1817), nella quale dimostra di avere una capacità eclettica di linguaggio e una spiccata fantasia.
Morì a Highgate (Londra) nel 1834. Dopo la sua morte furono raccolte le trascrizioni delle conferenze, tenute tra il 1808 e il 1819, su Shakespeare, Milton e altri poeti inglesi."
Il primo, deducibile dal titolo del thread, è Coleridge con la sua La ballata del vecchio marinaio, proposta da Nikki.
Per tutte le osservazioni che dovessero riguardare questo thread e che non hanno nulla a che vedere con l'opera;ovvero comunicazioni varie su come o cosa postare, vi inviterei ad andare al trhead di riferimento I Classici e la Letteratura nell'Arte oppure di comunicarlo nel mio profilo.
Ah!Cerchiamo di tenere, per quanto possibile, pulito questo spazio alternando serio e faceto(poco), in modo da avereuna continuità dell'argomento senza perderci in altro.(Che detto da me è strano,ma ci proverò anch'io )
Well, possiamo cominciare...
L'ordine di discussione delle proposte sarà il seguente:
- La ballata del vecchio marinaio di Coleridge
- Le Baccanti di Euripide
- Silmarillon di Tolkien
- La tragica storia del Dottor Faustus di Marlowe
- L'Odissea di Omero
Ed eccoci al primo... :YY
La ballata del vecchio marinaio (Coleridge).
Riporto una breve descrizione del suo autore, poi lascerò a Nikki l'introduzione dell'opera scelta.
"Samuel Taylor Coleridge nacque a Ottery-Saint-Mary (Devonshire, Inghilterra) nel 1772. Studiò a Cambridge al Jesus College, ma senza laurearsi.
In gioventù abbracciò l'unitarianesimo (secondo tale dottrina, nata come branca del protestantesimo: "ognuno ha il diritto di cercare la verità dentro se stesso"), ma nella maturità divenne anglicano e conservatore.
Appartiene sempre al periodo giovanile il suo tentativo di elaborazione di una particolare filosofia, in cui confluissero il pensiero di Platone, di Milton e di Berkeley, e la teologia cristiana con il materialismo scientifico. Più tardi subirà gli influssi degli idealisti tedeschi che lo porteranno ad abbracciare la corrente culturale del Romanticismo.
Le sue più importanti opere poetiche sono le Poesie su vari argomenti (1796); tutti i componimenti inclusi nelle Ballate liriche, famosa è La ballata del vecchio marinaio (1798). Importanti anche i volumi successivi, il Christabel (1816) e le Foglie sibilline (1817); notevoli alcune opere in prosa come Il manuale dello statista (1816) e la Biografia letteraria (1817), nella quale dimostra di avere una capacità eclettica di linguaggio e una spiccata fantasia.
Morì a Highgate (Londra) nel 1834. Dopo la sua morte furono raccolte le trascrizioni delle conferenze, tenute tra il 1808 e il 1819, su Shakespeare, Milton e altri poeti inglesi."
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