Rosie Jones, una giovane in dolce attesa e dall'aria innocente, sta viaggiando in treno, quando qualcuno si accorge che dal suo baule fuoriescono litri di sangue. Interrogata dalla polizia, la ragazza confessa candidamente e senza perdere la calma che il baule contiene i cadaveri di suo marito e della di lui amante. "Del resto, non potevo mica rimanere senza fare niente..." La giovane viene dichiarata incapace di intendere e di volere e la scena si chiude con la sua condanna a trascorrere il resto della vita in un manicomio criminale.
Quarantatrè anni dopo, una frustrata Kristin Scott Thomas si divide tra un marito- Rowan Atkinson - parroco anglicano imbranato e decisamente poco passionale, una sorta di amante macho interpretato da Patrick Swayze, una figlia adolescente sessualmente molto vivace e un figlio più piccolo, sistematicamente deriso dai compagni. Ma con l'arrivo della nuova governante (Maggie Smith), tutto sembra prendere improvvisamente una nuova direzione...
Una commedia quasi-nera molto british, cinica nei fatti ma delicata nei toni, il che le conferisce leggerezza e garbo. Molto spesso strappa un sorriso, anche per via di alcuni personaggi macchiettistici come Rowan Atkinson ma soprattutto Patrick Swayze, che possiede tutte le caratteristiche, volutamente elevate all'ennesima potenza, del prototipo del macho ridicolo. In un certo senso è un film che ha un effetto liberatorio, poichè almeno per un centinaio di minuti circa si può fantasticare che quella governante esista davvero e, chissà, magari potrebbe capitare proprio a noi Proprio carino, anche se alcune cose si intuiscono dall'inizio e non so se questo fosse nelle intenzioni del regista. Finale spassoso.
Quarantatrè anni dopo, una frustrata Kristin Scott Thomas si divide tra un marito- Rowan Atkinson - parroco anglicano imbranato e decisamente poco passionale, una sorta di amante macho interpretato da Patrick Swayze, una figlia adolescente sessualmente molto vivace e un figlio più piccolo, sistematicamente deriso dai compagni. Ma con l'arrivo della nuova governante (Maggie Smith), tutto sembra prendere improvvisamente una nuova direzione...
Una commedia quasi-nera molto british, cinica nei fatti ma delicata nei toni, il che le conferisce leggerezza e garbo. Molto spesso strappa un sorriso, anche per via di alcuni personaggi macchiettistici come Rowan Atkinson ma soprattutto Patrick Swayze, che possiede tutte le caratteristiche, volutamente elevate all'ennesima potenza, del prototipo del macho ridicolo. In un certo senso è un film che ha un effetto liberatorio, poichè almeno per un centinaio di minuti circa si può fantasticare che quella governante esista davvero e, chissà, magari potrebbe capitare proprio a noi Proprio carino, anche se alcune cose si intuiscono dall'inizio e non so se questo fosse nelle intenzioni del regista. Finale spassoso.
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