Dualità bene - male dell'uomo

ercole77

New member
Ciao amici,
mi sono appena iscritto e questo è il mio primo messaggio.
Ho fatto una ricerca su forum libri online ed eccomi qui tra voi, ne sono molto contento :YY

Sono un ragazzo di 33 anni appassionato di storia del XX secolo e in particolare degli eventi che sconvolsero l'europa dalla prima guerra mondiale all fine della seconda.
Mi sono sempre domandato: com'è possibile che nelle interviste, ad esempio di Nazisti, queste persone ammettevano candidamente che mentre adempivano ai tremendi ordini di sterminio imposti dal regime, conducevano all'unisono una vita familiare felice con moglie e figli? Come è possibile che queste persone fossero spietate con gli uomini e dolci coi figli? Come poteva Hitler amare i cani e disprezzare gli uomini?
Prendendo spunto da questo ho "limato" concettualmente il tutto arrivando a focalizzarmi sulla dualita' dell'uomo inteso come bilanciamento tra il bene e il male che c'è in ognuno di noi.

Ognuno ha il suo lato oscuro e cosa succede se la "bilancia" pende da una parte piuttosto che dall'altra?
Cosa succede quando la dualità affiora?

A tal fine ho letto, spinto dalla curiosità, in questi giorni

- Lo strano caso del Dr Jekyll e Mr Hyde di Stevenson
- Il ritratto di Dorian Gray di Wilde

Ne sono rimasto estremamente affascinato e sto cercando di estrapolare dalle trame delle mie personalissime considerazioni.

Conoscete altro a riguardo siano essi romanzi o saggi, o anche solo approfondimenti?

Vi ringrazio fin da ora per il vostro prezioso aiuto

Buona lettura a tutti!
 

Shoofly

Señora Memebr
Penso al Frankenstein di Mary Shelley. Se non lo hai già letto te lo consiglio "di brutto" :mrgreen:

Poi ci sarebbe il Visconte dimezzato di Calvino e Vita e destino di Grossman.....
 

ercole77

New member
ciao Shoofly,
grazie mille, ho letto il tuo commento a proposito di Dr Jekyll e Mr Hyde e ho messo Frankestein nella wishlist.
Gli altri due che mi consigli li hai gia' letti?

Grazie
 

Shoofly

Señora Memebr
Sì, son molto diversi ma veramente apprezzabili.
La bibliografia su questo argomento è pletorica :mrgreen: ti ho suggerito i primi che mi son venuti in mente, forse quelli che son rimasti più a galla tra i ricordi delle letture passate.



p.s.: Il Frankenstein non è una letturina leggerotta come ci si aspetterebbe da tanta filmografia trita e arcitrita. Questo ti consiglio di leggerlo con calma ed attenzione, lasciando decantare i contenuti perché più in là ti possano suggerire nuovi spunti per altrettanto nuove riflessioni.

:wink:
 

pigreco

Mathematician Member
Concordo in merito al consiglio su Calvino. Pur non trattandosi di bene/male quando si tratta di dualità non posso non pensare a Narciso e Boccadoro di Hesse, libro semplicemente adorabile.
 

ercole77

New member
Grazie anche a te PIGRECO non manchero' di approfondire.

Sono appena tornato dalla libreria con Frankenstein, lo inizio la settimana prossima!!!!
 
Ciao amici,
mi sono appena iscritto e questo è il mio primo messaggio.
Ho fatto una ricerca su forum libri online ed eccomi qui tra voi, ne sono molto contento :YY

Sono un ragazzo di 33 anni appassionato di storia del XX secolo e in particolare degli eventi che sconvolsero l'europa dalla prima guerra mondiale all fine della seconda.
Mi sono sempre domandato: com'è possibile che nelle interviste, ad esempio di Nazisti, queste persone ammettevano candidamente che mentre adempivano ai tremendi ordini di sterminio imposti dal regime, conducevano all'unisono una vita familiare felice con moglie e figli? Come è possibile che queste persone fossero spietate con gli uomini e dolci coi figli? Come poteva Hitler amare i cani e disprezzare gli uomini?
Prendendo spunto da questo ho "limato" concettualmente il tutto arrivando a focalizzarmi sulla dualita' dell'uomo inteso come bilanciamento tra il bene e il male che c'è in ognuno di noi.

Ognuno ha il suo lato oscuro e cosa succede se la "bilancia" pende da una parte piuttosto che dall'altra?
Cosa succede quando la dualità affiora?

A tal fine ho letto, spinto dalla curiosità, in questi giorni

- Lo strano caso del Dr Jekyll e Mr Hyde di Stevenson
- Il ritratto di Dorian Gray di Wilde

Ne sono rimasto estremamente affascinato e sto cercando di estrapolare dalle trame delle mie personalissime considerazioni.

Conoscete altro a riguardo siano essi romanzi o saggi, o anche solo approfondimenti?

Vi ringrazio fin da ora per il vostro prezioso aiuto

Buona lettura a tutti!


..su questo preciso argomento e anche in relazione all'esempio che facevi ci fu vari annetti fa un film MERAVIGLIOSO di Costa Gravas che si intitolava MUSIC BOX,ambientato tra Ungheria(le famose frecce uncinate che stavano agli ustascia croati.....e alle brigate nere nostre....) e Stati Uniti.Un piccolo capolavoro,secondo me.

Ciao.


Tavolo
 

lillo

Remember
Complimenti Ercole 77 per il tuo intervento, hai sollevato due questioni interessanti: la dualità bene-male; i meccanismi delle atrocità del nazismo.
Vorrei concentrarmi prima su questo secondo punto, per cercare di individuare cause e meccanismi delle atrocità perpetrate da quella dittatura.
I meccanismi che hanno portato dapprima all'uccisione di migliaia di malati neuropsichiatrici, omosessuali e zingari e poi allo sterminio di 6 milioni di ebrei, non vanno soltanto ricercati nella dualità bene-male, insita, come dici, in ciascun uomo, ma hanno un retroterra culturale e storico che risale a ben oltre.
Nel primo caso, lo sterminio è stato determinato da una distorta visione evoluzionistica della società, paragonata ad un organismo biologico che come tale, presenta al suo interno elementi che lo possono indebolire e quindi compito della medicina sociale era “allontanare” tali elementi dal corpo sano della società. In tale processo visionario sono stati coinvolti molti medici tedeschi anche quelli non apertamente aderenti alla politica del NSDAP. “E' l'inquietante verità psicologica che la partecipazione all'eccidio di massa non richiede necessariamente emozioni così estreme o demoniache quali sembrerebbero appropriate a un progetto così malvagio. O, per esprimerci in altro modo, persone normali possono commettere atti demoniaci”. RJ Lifton “I medici nazisti”.
In merito alla Shoa va detto, secondo me, che molto è correlato alle teorie della razza, sviluppatesi in Europa tra il XIX e l'inizio del XX secolo ed accolte entusiasticamente in Germania. Il saggio sull'ineguaglianza della razza di Gobineau, pubblicato nella metà del XIX secolo ha rappresentato il testo su cui molto teorici della supremazia della razza ariana hanno basato le loro assurde idee; tale ideologia fu poi sistematizzata dal lavoro di Rosenberg. La perdita della I guerra mondiale è un altro fattore che ha contribuito ad accentuare l'odio per la razza ebraica – ritenuta anch'essa causa di tale sconfitta - e pertanto, all'uscita del libro Mein Kampf, molte affermazioni presenti erano già ampiamente condivise dalla popolazione. A questo aggiungerei l'aspetto economico della Shoa con la confisca di aziende e beni appartenenti agli ebrei.
Secondo alcuni storici la Shoa si differenzia dall'antisemitismo tradizionale europeo solo perché in essa sono ricompresi meccanismi moderni di produzione, quali l'applicazione delle teorie fordiste (vedi l'esempio della catena di montaggio) alla sistematizzazione dello sterminio ebraico (Zygmunt Bauman - Modernità ed Olocausto).
La burocratizzazione dell'eccidio in qualche modo spogliava di responsabilità personali i vari “impiegati” che partecipavano alla catena di montaggio che conduceva ai campi di concentramento e tutto il processo veniva valutato con i tipici termini economici di produzione, costi e tempi di realizzazione.
Tutto ciò che ho scritto è solo un tentativo di dimostrare che nei nazisti non è mai esistita (se non con ovvie eccezioni) questa dicotomia tra il male che perpetravano su i deboli della società e le loro relazioni di amore con i famigliari e i loro animali: la motivazione con cui coprivano l'orrore è che facevano qualcosa di necessario per il loro volk.
 

skitty

Cat Member
Molto interessante ed approfondito l'intervento di Lillo.
In pratica secondo questa teoria i nazisti non percepivano una "doppia personalità" perché gli orrori compiuti erano vissuti come un "lavoro", e pertanto non facente parte del proprio carattere e del proprio io.
E' molto plausibile come spiegazione, unita poi al fatto che molti si sentivano letteralmente obbligati dal sistema ad agire in quella maniera.
A livello dell'individuo però, secondo la mia opinione, resta aperto questo "mistero" introdotto da Ercole. Pur conoscendo le motivazioni, resta oscuro il meccanismo per cui un soggetto possa coccolare i figli e baciare la moglie, e a poche ore di distanza massacrare un altro uomo... Non ci si capacita...
 

skitty

Cat Member
Combinazione, mi è appena capitato questo pomeriggio di vedere un film di Steven Spielberg, intitolato "Munich", e di ritrovarvi proprio questo dilemma della coesistenza di sensibilità e amore nelle stesse persone che portano a termine atti violenti.

In questo caso il protagonista uccide degli assassini, 7 persone dopo altrettante cacce all'uomo, comunque con gran spargimento di sangue. Ed è lo stesso uomo che poco dopo versa lacrime di commozione per la prima parolina della figlia.
Nel film in questione però i valori "positivi" risvegliano la coscienza dell'uomo, che comprende di aver sbagliato.

Sempre in questa pellicola, una organizzazione che favorisce vari omicidi ed attentati, si riunisce nella casa di famiglia: una lunga tavolata di bambini e adulti festanti in campagna, in stridente contrasto con il tema dell'incontro.
 

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
Quando si parla di moralità e nazismo, non si può prescindere da quella bacchettona della Harendt, quella sua banalità del male talvolta sopra-, altre sottovalutata. Al di là delle possibili posizioni, idee o credenze di vario tipo, può essere utile buttare uno sguardo*. Ed in ogni caso qualche allegra lettura manichea è sempre consigliata. :mrgreen:



*Non la si prenda troppo sul serio; è pur sempre una donna :paura:
 
*Non la si prenda troppo sul serio; è pur sempre una donna :paura:[/QUOTE]

Day...! hai un periodo acido??? mangi pesante alla sera???

T.
 

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
Qualcuno deve pur fare il cattivo*.
O si ha sempre l'impressione che manchi qualcosa. :?


*E pensa che non ho detto che è ebrea. :mrgreen:
 
Ti attacco i denti su un orecchio e tiro forte finchè esce sangue totale-globale...... o me ne resta tra i denti una parte consistente.

T.
 

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
hauahauuah
Potresti leggermi Platone, soffrirei di più. :mrgreen:


E se lo leggesse anche l'autore del topic sicuramente non farebbe male. :D
 
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