Bufala Cosmica

Bufala Cosmica è un gruppo di poeti italiani seriamente impegnato nella poesia ludica.
Cosi' ....seriamente da aver fatto anni fa anche un libro(assai venduto)una cui presentazione(non mia) vi propino sotto.
Bufala Cosmica fa anche pubbliche letture di poesie e ha una intensa attività culturale e di composizione.
Tavolo
:wink:

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Ardemagni, Berardi, Micheloni, Pezzinga
Rime tempestose
pagg. 160



<<Esisteva nei tempi antichi una divinità cosmologica rappresentata in forma di enorme bufala?>> Marco Ardemagni, Alessandra Berardi, Gianni Micheloni e Antonio Pezzinga si pongono l'interrogativo, ma non sanno cosa rispondere; in caso affermativo, chissà poi se sia da ricondursi a quella divinità la figura riprodotta frequentemente nelle incisioni rupestri? Oppure dovrà concludersi che si tratta soltanto di una grossa...fregatura?
I quattro continuano a non saper dare alcuna risposta, preferendo lasciare al caso l'ardua sentenza; ma, se si sono riuniti nel gruppo della "Bufala Cosmica, combin-azioni poetiche", avranno avuto i loro buoni motivi.
Dotati di struttura genetica anagrammatica, ossessionati da suggestioni sillabiche persistenti, eternamente perduti dietro al fascino di falsi etimi, hanno fatto bene ad incontrarsi. Una volta insieme, poi, con una propensione quasi mistica per il gioco di parole, per il sottile stravolgimento del linguaggio, per il nonsense irridente, per l'acuta satira di mode e di modi, i quattro della "Bufala" hanno dato vita ad un artigianato poetico ostinato, raffinato, esercitato in una pratica ludica dominata da regole libere. Esercitatisi finora su fogli extra strong e fotocopie, i quattro amici sono approdati alla "Sperling & Kupfer", che ha organizzato per loro un accattivante volume; a cominciare dalla presentazione degli autori, quella di Ardemagni, ad esempio: <<... artificiere del linguaggio, dopo aver scavato un solco profondo tra Poesia Ispirata e Poesia Ludica, vi è precipitato distrattamente dentro, chinandosi a raccogliere un acrostico... >> .



Già la prefazione di Guido Almansi fa prevedere la stranezza delle rime che stanno per abbattersi sull'ignaro lettore; ma non si tratterà certo di tempeste, bensì di piacevoli zèfiri e tiepide ariette, utili ancora una volta a confermare quanto possa diventare raffinata l'arte di dire sciocchezze, l'arte di comporre versi che sfuggono alla logica, al tradizionale senso ed all'usuale significato delle parole; quelle parole che opportunamente adoperate riescono ad esprimere tutta la loro capacità creativa, la loro possibilità di bisticcio letterale o semantico. Il loro sapiente e sapido accostamento non induce certo alla risata fragorosa, ma piuttosto al sottile sorriso, con una vis comica non esplosiva, ma sul filo del surreale.

La raccolta contiene di tutto, dalle composizioni monoconsonantiche o monovocaliche (Le tedesche dell'Est: Belle!, che men belle vedreste le dee / delle terre egee... e così via per decine e decine di versi), che denunciano il gusto degli autori di andarsene in giro con la lingua italiana creando versi scombinati ed allegri, ai poemetti lipogrammatici di Ardemagni composti su tante sue (?) donne utilizzando le sole consonanti dei loro nomi (Antonia: Ottenutati intatta / tentai tutta notte, attento. / Tentennai / e tanti anni intatta io tenni te.). Le rime della Berardi, invece, apparentemente insensate, esplicitano un piacevole gioco letterale o lessicale (S'apre un nuovo capitolo / a Capodanno: / capìtolano i capitoni / che non lo sanno. ) oppure nascondono sottili e stuzzicanti rinvii logici (Di baci e braci: Fuoco / mi sei. / Grata / ti son / Lorenzo. ).
 
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Shoofly

Señora Memebr
La raccolta contiene di tutto, dalle composizioni monoconsonantiche o monovocaliche (Le tedesche dell'Est: Belle!, che men belle vedreste le dee / delle terre egee... e così via per decine e decine di versi), che denunciano il gusto degli autori di andarsene in giro con la lingua italiana creando versi scombinati ed allegri, ai poemetti lipogrammatici di Ardemagni composti su tante sue (?) donne utilizzando le sole consonanti dei loro nomi (Antonia: Ottenutati intatta / tentai tutta notte, attento. / Tentennai / e tanti anni intatta io tenni te.). Le rime della Berardi, invece, apparentemente insensate, esplicitano un piacevole gioco letterale o lessicale (S'apre un nuovo capitolo / a Capodanno: / capìtolano i capitoni / che non lo sanno. ) oppure nascondono sottili e stuzzicanti rinvii logici (Di baci e braci: Fuoco / mi sei. / Grata / ti son / Lorenzo. ).

Ma Queneau con questi giochetti aveva già detto tutto!!! Bufali e pure copioni......!

:mrgreen::mrgreen:
 
Si.ma non puoi negarmi l'intuito geniale di Ardemagni quando scrive cosette cosi:

Antonia: Ottenutati intatta / tentai tutta notte, attento. / Tentennai / e tanti anni intatta io tenni te..


:D :D :D :W
 
Lo farò senz'altro(prima o poi).I tuoi consigli son sempre preziosi e mai scontati,per cui ....senz'altro.E con piacere.
T.:)
 

Shoofly

Señora Memebr
Ed io leggerò le Tempestose....... si deve aver sempre qualcosa di cui sparlare.....:mrgreen:

(scherzo..... la Bufala mi ha incuriosito anzichenò :D)
 
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