Esercizi letterari: partiamo? Il mare....

francesca

Well-known member
Allora, mi pare di aver capito da Elisa, che io intanto apro il posto, poi lei lo mette in rilievo.
Mi sembra che la cosa migliore sia seguire la lista così come è, e quindi l'esercizio di questa settimana è quello sul mare, cioè:

provate a scrivere qualcosa sul mare senza cadere nei luoghi comuni, nei gerghi più usati, nelle metafore più logore.
empedocle ha chiamato il mare "sudore della terra", marinetti l'ha definito "ballerina orientale", neruda l'ha cantato come "piuma stellata". e ungaretti scriveva "col mare mi son fatto una bara di freschezza".
e voi, che direste?


Dai, proviamo...
 

Dory

Reef Member
Ah bellissimo, il mio soggetto ideale! :mrgreen:
Però vorrei sapere di preciso cosa dovremmo scrivere.
Una poesia, un pensiero breve, qualsiasi cosa? Abbiamo un limite di battute?
Forse qualche indicazione in più in merito ci vorrebbe, giusto per non andare proprio allo sbaraglio. :)
 

francesca

Well-known member
Mi metti già in difficoltà :?
Nel senso mi sono limitata a riportare la traccia proposta dalla Maraini, che per questo argomento non dà indicazioni nè sulla lunghezza del testo da scrivere nè sulla tipologia.
Dice solo "provate a scrivere qualcosa".
Mi sembra molto libero e che lo scopo principale sia evitare i luoghi comuni.
Secondo me può essere un pensiero, una poesia...

Francesca
 

Dory

Reef Member
Mi metti già in difficoltà :?
Nel senso mi sono limitata a riportare la traccia proposta dalla Maraini, che per questo argomento non dà indicazioni nè sulla lunghezza del testo da scrivere nè sulla tipologia.
Dice solo "provate a scrivere qualcosa".
Mi sembra molto libero e che lo scopo principale sia evitare i luoghi comuni.
Secondo me può essere un pensiero, una poesia...

Francesca

Va bene, allora un pensiero o una poesia. :)
 

Evy

Member SuperNova
Proviamo... :roll:

Il mare come musica,
onde musicali perpetue, che si infrangono sugli scogli,
sprizzando energia, carica, vitalità e amore.


ero sotto l'effetto dei led zepp... :HIPP
 

Bobbi

New member
Avevo un regno d’acqua, un tempo; uscivo da casa mia, attraversavo la strada e vi entravo. Mi accoccolavo su uno scoglio e avevo il mio regno tutto per me. Esso mi lambiva i piedi o mi inondava fino alle cosce, ma io non mi tiravo mai indietro. Mi sarei fatta prendere, se l’avesse voluto: ho sempre pensato che c’è identità tra una regina e il suo regno, tra una regina e il suo popolo; ho sempre pensato che il mio compito principale fosse quello di ascoltare le voci del regno. E così sedevo ore ed ore sul mio trono roccioso ad ascoltare le sue innumerevoli voci: talora calme, bisbiglianti, suadenti; talaltra aggressive, roboanti, piene di intima e incoercibile violenza. All’alba, al tramonto, soprattutto; ma anche nel pieno del pomeriggio sonnolento, sotto il sole cocente, o nel breve spazio di un pomeriggio invernale, quando la notte rivendica con fermezza il suo scettro. Occasionalmente avevo anche ospiti: gabbiani che mi circondavano e scrutavano l’orizzonte come me; una bambina e una mamma che mangiavano un gelato lungo la spiaggia; una nonna che prendeva il nipotino sulle spalle e gli faceva vedere il mio regno fin dove il suo occhio poteva guardare.
Avevo un regno d’acqua, un tempo. Ora un invasore che si chiama Vita, che qualche volta tutti conosciamo anche sotto il nome di Necessità, me l’ha strappato via. E’ sempre capitato, nella storia, che re e regine perdessero i loro regni, non sono la prima e non sarò l’unica a passare il resto della sua vita in un esilio incruento ma non meno doloroso.

[fa veramente schifo, mi rendo conto, però è un pensiero alla mia terra perduta]
 

skitty

Cat Member
Avevo un regno d’acqua, un tempo; uscivo da casa mia, attraversavo la strada e vi entravo. Mi accoccolavo su uno scoglio e avevo il mio regno tutto per me. Esso mi lambiva i piedi o mi inondava fino alle cosce, ma io non mi tiravo mai indietro. Mi sarei fatta prendere, se l’avesse voluto: ho sempre pensato che c’è identità tra una regina e il suo regno, tra una regina e il suo popolo; ho sempre pensato che il mio compito principale fosse quello di ascoltare le voci del regno. E così sedevo ore ed ore sul mio trono roccioso ad ascoltare le sue innumerevoli voci: talora calme, bisbiglianti, suadenti; talaltra aggressive, roboanti, piene di intima e incoercibile violenza. All’alba, al tramonto, soprattutto; ma anche nel pieno del pomeriggio sonnolento, sotto il sole cocente, o nel breve spazio di un pomeriggio invernale, quando la notte rivendica con fermezza il suo scettro. Occasionalmente avevo anche ospiti: gabbiani che mi circondavano e scrutavano l’orizzonte come me; una bambina e una mamma che mangiavano un gelato lungo la spiaggia; una nonna che prendeva il nipotino sulle spalle e gli faceva vedere il mio regno fin dove il suo occhio poteva guardare.
Avevo un regno d’acqua, un tempo. Ora un invasore che si chiama Vita, che qualche volta tutti conosciamo anche sotto il nome di Necessità, me l’ha strappato via. E’ sempre capitato, nella storia, che re e regine perdessero i loro regni, non sono la prima e non sarò l’unica a passare il resto della sua vita in un esilio incruento ma non meno doloroso.

[fa veramente schifo, mi rendo conto, però è un pensiero alla mia terra perduta]

Ma quale schifo, è bellissimo! :)
Secondo me stirare ti fa molto, molto bene per l'ispirazione :wink:
Brava Bobbi :ABBB
 

francesca

Well-known member
Brava bobbi, bello
hai colto lo spirito dell'esercizio, almeno secondo me.
Anche una poesia comunque va bene.
Io intanto ci penso.

Francesca
 

nitina

New member
WOW! bobbi è fantastico! ti capisco perfettamente..anche io avevo un regno d'acqua a cui ho lasciato un pezzo di me... quindi ho davvero apprezzato le tue parole!:ad:
 

franceska

CON LA "C"
Siete bravissime :)

Che meraviglia il mare, permettetemi un pensiero estratto da: “Una strana voglia di…” non è fresco di oggi, ma è pur sempre il mio.

"La risacca mi concentra e arricchisce la mia noia. Ascolto il movimento incessante del respiro primordiale che mi porta al di là della vita, ancor prima d’essere qualcuno. Lo sciabordio mi confonde col niente, mi priva di gioia e dolore e mi rende inesistente. Galleggio nel liquido amniotico e mi rilasso. Tutta la vitalità che abbandono nelle membra la guadagno interiormente..."
 

skitty

Cat Member
Siete bravissime :)

Che meraviglia il mare, permettetemi un pensiero estratto da: “Una strana voglia di…” non è fresco di oggi, ma è pur sempre il mio.

"La risacca mi concentra e arricchisce la mia noia. Ascolto il movimento incessante del respiro primordiale che mi porta al di là della vita, ancor prima d’essere qualcuno. Lo sciabordio mi confonde col niente, mi priva di gioia e dolore e mi rende inesistente. Galleggio nel liquido amniotico e mi rilasso. Tutta la vitalità che abbandono nelle membra la guadagno interiormente..."

Un bellissimo pensiero! :)
 

francesca

Well-known member
Chiudo gli occhi.
Nella luce grigia e cruda che entra dal finestrone della sala, chiudo gli occhi e aspetto.
Aspetto un ricordo blu e oro, che dia sollievo a questo inverno che non finisce mai.
Aspetto un’immagine, un turbinio di spuma bianca, un rabbrividire della mente, un’incresparsi dei pensieri, come la mano della brezza increspa la superficie del mare lucida nel sole.
Aspetto un guizzare nelle vene come di pesce che salta improvviso dove non te l’aspettavi e ti fa capire che lì su quello specchio non ci puoi camminare.
Aspetto un respiro freddo e buio nelle viscere, come quando scendi sempre più giù, e lasci la luce e il caldo e ti accoglie l’anima più segreta, cupa e forse più vera dell’acqua del mare.
Aspetto un mormorio sommesso di onde quiete che si raccontano mille segreti e mille storie.
Aspetto, ma non arriva questo ricordo, non arriva il guizzo.
Sotto le palpebre chiuse non c’è il damasco dei colori del mare che cambiano con la luce del giorno.
Nessun suono, tranne il ronzio di sottofondo di tutto ciò che ogni giorno accendiamo per cancellare il silenzio.
Arriva solo un odore: ed è di sale.
 

skitty

Cat Member
Sei bravina a scrivere Francesca! Carino questo pensiero... mi piace l'idea che non si riesca a rievocare l'immagine del mare, ma il suo profumo. Brava! :)
 

skitty

Cat Member
del tipo - Se l'acqua è la vita il mare ne è la sua essenza?

Proviamo... :roll:

Il mare come musica,
onde musicali perpetue, che si infrangono sugli scogli,
sprizzando energia, carica, vitalità e amore.


ero sotto l'effetto dei led zepp... :HIPP

Ops, scusate mi ero persa le prime due partecipanti!
Frasi carine... l'essenza della vita e la musica... quante cose può essere il mare! :)
 

francesca

Well-known member
Cosa ti perplime franceska?
Se provi a mettere il naso nel barattolo del sale, secondo me lo senti anche te l'odore che ha.
Comunque vuole essere solo un'immagine evocativa, semplificata, che vuol dare un'idea dell'odore che si sente quando si è in riva il mare che è di pesce, di iodio e di tante altre cose che non si riescono a definire bene.
Non so, magari tu riesci a trovare un esempio migliore di odore come chiusura del mio pensiero (non lo dico in senso polemico, anzi, proprio come aiuto e condivisione di idee).
 

franceska

CON LA "C"
Cosa ti perplime franceska?
Se provi a mettere il naso nel barattolo del sale, secondo me lo senti anche te l'odore che ha.
Comunque vuole essere solo un'immagine evocativa, semplificata, che vuol dare un'idea dell'odore che si sente quando si è in riva il mare che è di pesce, di iodio e di tante altre cose che non si riescono a definire bene.
Non so, magari tu riesci a trovare un esempio migliore di odore come chiusura del mio pensiero (non lo dico in senso polemico, anzi, proprio come aiuto e condivisione di idee).

Per carità! Se sento odor di polemica non ti dico più niente.
Probabilmente io avrei cambiato la parola mare con acqua e avrei terminato con l'odore del mare, ma è certo che io non sono te :D sicché, se a te piace così, non c'è problema.
Il fatto è che il sale non ha alcun odore, a meno che non sia sale recuperato dalle acciughe :mrgreen: e comunque, sempre se ti va di accettare un mio (che potrebbe anche essere superfluo) consiglio, dovresti dare musicalità ai tuoi scritti. Prova a leggere ad alta voce, magari enfatizzando un pò, e noterai quel che voglio dire. Un bacio
 
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