Thomas, Scarlett - Il nostro tragico universo

elenyx

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E se l’universo in cui viviamo fosse già collassato da tempo, costringendoci a vegetare in una sorta di limbo in cui nulla muore veramente? Questa è la domanda che gira nella testa – e nella vita – di Meg Carpenter, protagonista di “Il nostro tragico universo”. Meg è una scrittrice incastrata in un limbo privato tra un romanzo mai seriamente iniziato e un fidanzato incapace di amare. Ma un giorno, per errore, si trova a recensire un libro incentrato sulla teoria del collasso dell’universo e forse qualcosa nella sua vita può cambiare, nonostante una profezia fattale da bambina. E nel frattempo, una strana bestia si aggira per il paese…

Beh, io sono una fan della Thomas quindi il mio giudizio è leggermente di parte, ma ho trovato questo libro molto coinvolgente. Questa scrittrice ha un debole particolare per i sub-plot, che a volte si trasformano in sub sub sub-plot! Insomma, è un libro che ha vari livelli di lettura, visto che anche le trame dei lavori a maglia della protagonista hanno un valore simbolico. :?
Se amate i libri in cui la maggior parte della storia si svolge nella testa dei personaggi, la Thomas fa per voi!
 

Jessamine

Well-known member
Premetto dicendo che lo stile della Thomas mi piace, mi è sempre piaciuto, è semplice ma accattivante, insomma, riesce spesso a catturarmi e tenermi incollata alle pagine dei suoi libri.
Eppure, nonostante abbia letto “Il nostro tragico universo” in pochi giorni, ansiosa di finirlo, alla fine sono rimasta piuttosto insoddisfatta. Il finale non ha senso, non conclude praticamente niente, non risolve nessuna questione. Tutto rimane aperto, in sospeso, quasi fosse solo la fine di un capitolo.
E riflettendoci meglio, tutta la struttura del romanzo mi convince poco: tutto si muove senza una direzione precisa, quasi si volesse semplicemente raccontare uno spaccato di vita, infarcendolo di riflessioni pseudo filosofiche e metanarrative, per poi arrivare nella parte finale ad ammassare gli elementi che sembrano dover reggere le fila della trama, quasi per caso, senza dargli la minima importanza. La bestia di Dartmoor che compare così, quasi di sfuggita, come se non fosse altro che un momento vuoto da riempire, il ruolo del personaggio di Josh che si delinea solo in fondo, non mi convincono per niente. Mi sanno di qualcosa di poco definitivo, di approssimato.
 
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