Läckberg, Camilla - Il predicatore

El_tipo

Surrealistic member
Il secondo capitolo della serie della scrittrice scandinava mi ha deluso e non poco. Storia lenta e noiosa, scritta direi in modo poco accattivante. L'autrice ha messo in ombra gli elementi che mi avevano più colpito del primo episodio, soprattutto la figura di Erika Falk che, in attesa di un bambino, sembra essere destinata ad un ruolo marginale nella storia, per dare spazio ad un racconto quasi didascalico dove personaggi senza personalità cercano di risolvere a tavolino un delitto quanto mai macabro. Pochi elementi e giocati male, si fa veramente fatica a trovare qualche parola positiva.
Credo con la Lackberg sia arrivato il momento di fermarsi.
 

Meri

Viôt di viodi
Ti ringrazio, mi risparmi una spesa.
 

Francine

New member
Boh, a me è piaciuto!

Resuscito questo argomento del 2009 poiché ho finito questo libro proprio ieri e devo dire che a me, invece, è piaciuto.
Che Erica giochi un ruolo del tutto trascurabile non mi dispiace affatto: l'autrice ha semplicemente cercato di sviluppare il personaggio di Patrik in modo da renderlo più maturo, credo per riscattarlo da una "pericolosa" marginalità.
Obiettivamente, le saghe tutte incentrate su un unico personaggio di rilievo ( Poirot, tanto per fare in fretta ) sono forse meno credibili rispetto a serie in cui le figure forti sono più di una.
Poi, i miei criteri per giudicare un'opera sono principalmente due:
1) in quanto tempo sono stata indotta a finirla
2) quanto difficile sarebbe stato per me inventare una storia del genere.
Visto che ho divorato il romanzo in quattro sere e che ho trovato la trama per niente banale, ne concludo che il libro non è scarso, anzi.
Se, poi, si applica anche il criterio
3) è un libro che mi resta nel cuore per sempre?
allora lo giudico un capolavoro assoluto.
Non è il caso de Il Predicatore, che però resta un'ottima storia ( almeno a mio avviso ): dico questo non per dire che io ho ragione e gli altri no ma solo come riprova del fatto che il bello dei libri è anche il diverso effetto che sono capaci di suscitare in ciascuno di noi.
 

Meri

Viôt di viodi
Alla fine l'ho letto e non mi è dispiaciuto. Forse Erika è stata messa da parte, ma avendo letto i libri successivi, so che è solo x questa volta. Secondo me la trama scorre spedita x niente lenta.
 

Nefertari

Active member
A me è piaciuto. La storia è intrigante e scorrevole. E' vero che Erika è presente solo nello sfondo ed il vero protagonista in questo secondo capitolo è Patrick ma a me ha fatto piacere conoscere lui più a fondo questa volta. Sono stati raccontati molti aspetti del suo carattere e del suo lavoro e l'ho apprezzato, ora i protagonisti della serie sono entrambi familiari e ben delineati. Leggerò anche i capitoli successivi.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Ve lo immaginereste voi che in Svezia possa fare caldo? Ebbene, è questa la prima cosa che ci colpisce sin dalle prime pagine di Il predicatore di Camilla Lackberg: in questo secondo episodio della serie di Erica Falck e Patrik Hedstrom ambientata a Fjallbacka, imperversa un luglio opprimente e un caldo spossante. Spossante è anche, per Erica, l'invasione di parenti che le affollano la casa a ondate in cerca di vacanze gratis; spossante è per lei anche l'apatia di non poter fare nulla con un pancione ingombrante e un bimbo in arrivo. Spossante e lacerante è, per il suo compagno Patrik, l'indagine che lo strappa alle ferie e lo costringe a ore ed ore di lavoro e a non pochi foschi pensieri: una ragazza è stata ritrovata morta con fratture multiple alle ossa e tagli sul corpo; accanto a lei due scheletri di donne risalenti a decenni prima; un'altra ragazza, ad indagine in corso, scompare. Dietro a tutto quest'orrore inconsueto per un paesino turistico come Fjallbacka, c'è indubbiamente un legame con la controversa famiglia Hult… ma qual è questo legame? Si limita al passato o si estende pericolosamente anche all'oggi? E nel frattempo, dov'è la ragazza scomparsa?
Un'asfissiante e disarmante corsa contro il tempo tra colleghi poco collaborativi, strani guaritori ed insondabili segreti di famiglia è quella che impegna Patrik Hedstrom in questo giallo con cui Camilla Lackberg consolida e imprime una direzione a questa fortunata serie. C'è Erica – che ufficialmente resta la protagonista -, ma c'è soprattutto tanto Patrik che, contrariamente a quanto avremmo immaginato leggendo La principessa di ghiaccio, è ben lungi dall'essere relegato in un ruolo marginale. Una serie ben avviata, dunque, che continuerò a leggere senza dubbio durante questo lungo 2020.
 
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