17 marzo 1861

Nacque questo Stato.
Mi piacerebbe raccogliere qui libri,segnalazioni,riviste,segnalazioni di articoli saggi,ecc. su questa data e sul Risorgimento.
So,ovviamente,che qualche 3d di discussione c è già,ma qui vorrei che lo spazio fosse dedicato alle segnalazioni colte piu' che al discutere.
Vi va?

Tavolo
 
Segnalo , per chi vuole,i seguenti studi( ma perchè ne conosco gli autori e mi dan sicurezza di affidabilità e serieta' storiografica):

-il classico di Antonio Gramsci:
Il Risorgimento e l'unità d'Italia
Donzelli, Gli essenziali ,2010

- il reportage dal vivo di Alberto Mario(di cui nel 3d "Donne che han fatto la storia" Elisa ha ritratto la figura della moglie jessi white)
La camicia rossa
Mursia, 2010
(L'edizione inglese è del 1865)

-Nicola Guerra
Controrisorgimento. Il movimento filoestense apuano e lunigianese
Eclettica ,2009

e

-l'utile strumento archivistico:

L'Archivio del Museo Centrale del Risorgimento. Guida ai fondi documentari
Gangemi,Le ragioni dell'uomo, 2007





T.
 

SALLY

New member
poesia sul risorgimento




La Spigolatrice di Sapri

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!

Me ne andavo un mattino a spigolare

quando ho visto una barca in mezzo al mare:

era una barca che andava a vapore,

e alzava una bandiera tricolore.

All’isola di Ponza si è fermata,

è stata un poco e poi si è ritornata;

s’è ritornata ed è venuta a terra;

sceser con l’armi, e noi non fecer guerra.

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!

Sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra,

ma s’inchinaron per baciar la terra.

Ad uno ad uno li guardai nel viso:

tutti avevano una lacrima e un sorriso.

Li disser ladri usciti dalle tane:

ma non portaron via nemmeno un pane;

e li sentii mandare un solo grido:

Siam venuti a morir pel nostro lido.

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!

Con gli occhi azzurri e coi capelli d’oro

un giovin camminava innanzi a loro.

Mi feci ardita, e, presol per la mano,

gli chiesi: – dove vai, bel capitano? -

Guardommi e mi rispose: – O mia sorella,

vado a morir per la mia patria bella. -

Io mi sentii tremare tutto il core,

né potei dirgli: – V’aiuti ‘l Signore! -

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!

Quel giorno mi scordai di spigolare,

e dietro a loro mi misi ad andare:

due volte si scontraron con li gendarmi,

e l’una e l’altra li spogliar dell’armi.

Ma quando fur della Certosa ai muri,

s’udiron a suonar trombe e tamburi,

e tra ‘l fumo e gli spari e le scintille

piombaron loro addosso più di mille.

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!

Eran trecento non voller fuggire,

parean tremila e vollero morire;

ma vollero morir col ferro in mano,

e avanti a lor correa sangue il piano;

fun che pugnar vid’io per lor pregai,

ma un tratto venni men, né più guardai;

io non vedeva più fra mezzo a loro

quegli occhi azzurri e quei capelli d’oro.

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!

Luigi Mercantini
 

isola74

Lonely member
poesia sul risorgimento




La Spigolatrice di Sapri

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!

Me ne andavo un mattino a spigolare

quando ho visto una barca in mezzo al mare:

era una barca che andava a vapore,

e alzava una bandiera tricolore.

All’isola di Ponza si è fermata,

è stata un poco e poi si è ritornata;

s’è ritornata ed è venuta a terra;

sceser con l’armi, e noi non fecer guerra.

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!

Sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra,

ma s’inchinaron per baciar la terra.

Ad uno ad uno li guardai nel viso:

tutti avevano una lacrima e un sorriso.

Li disser ladri usciti dalle tane:

ma non portaron via nemmeno un pane;

e li sentii mandare un solo grido:

Siam venuti a morir pel nostro lido.

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!

Con gli occhi azzurri e coi capelli d’oro

un giovin camminava innanzi a loro.

Mi feci ardita, e, presol per la mano,

gli chiesi: – dove vai, bel capitano? -

Guardommi e mi rispose: – O mia sorella,

vado a morir per la mia patria bella. -

Io mi sentii tremare tutto il core,

né potei dirgli: – V’aiuti ‘l Signore! -

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!

Quel giorno mi scordai di spigolare,

e dietro a loro mi misi ad andare:

due volte si scontraron con li gendarmi,

e l’una e l’altra li spogliar dell’armi.

Ma quando fur della Certosa ai muri,

s’udiron a suonar trombe e tamburi,

e tra ‘l fumo e gli spari e le scintille

piombaron loro addosso più di mille.

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!

Eran trecento non voller fuggire,

parean tremila e vollero morire;

ma vollero morir col ferro in mano,

e avanti a lor correa sangue il piano;

fun che pugnar vid’io per lor pregai,

ma un tratto venni men, né più guardai;

io non vedeva più fra mezzo a loro

quegli occhi azzurri e quei capelli d’oro.

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!

Luigi Mercantini

che bella! mi ricordo quando la studiai a scuola:D
 

SALLY

New member
Anche io l'ho ripescata dai ricordi scolastici,ed era diventato anche un modo di dire fra gli anziani (...sempre ricordi d'infanzia :mrgreen:),quando qualcuno voleva fare qualcosa di praticamente impossibile gli dicevano:"Siii...eran trecento eran giovani e forti..."
 
RISORGIMENTO/RISORGIMENTI:il contributo degli studiosi:



Terra d’Este
rivista di storia

XXI n. 41 (gennaio-giugno 2011)



Indice

RISORGIMENTO E DINTORNI



Mario Isnenghi, Cappe e farsetti. Fare un quarantotto

Alberto Espen, Sulle tracce della «guerriera» di Garibaldi: Antonia Masanello da Montemerlo

Luigi Urettini, Tra Mazzini e Verga. Profilo di Francesco Dall’Ongaro

Tiziano Merlin, Bagnoli di sopra e la Bassa padovana nel Risorgimento

Francesco Selmin, I volontari dimenticati. Appunti sul Risorgimento a Este

Antonello Nave, Il monumento a Garibaldi in Este (1882-1890)

Vittorio Tomasin, Il tentativo insurrezionale anarchico del 1874 nel Polesine

Liviana Gazzetta, Maternità e cittadinanza nel Risorgimento italiano



Studi e ricerche

Gianni Buganza, Chimica forense. Padova 1783-1786: Marcantonio Caldani, Marco Carburi, Paolo Zacchia e il “comune letargo”



Archeologia



Filippo Boscolo, Le stele romane rinvenute a Borgo San Marco di Montagnana



Giandaniele Pauletto, Relazione tecnica sull’intervento conservativo



*************************************

In copertina: Antonia Masanello, disegno tratto da G. E. Curatolo, Garibaldi e le donne (con documenti inediti), 1913



Omaggio allegato alla rivista nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia:

Monumento ai volontari accorsi a difesa della patria della Città di Este (Este, Tipografia Longo, 1866)
 
“Dietro a ogni articolo della nostra Costituzione, o giovani, voi dovete vedere giovani come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa Carta”.


Pietro Calamandrei
 
L'Unità d'Italia: nascita di una colonia di Nicola Zitara

Terroni. Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero meridionali di Pino Aprile

L'invenzione del mezzogiorno. Una storia finanziaria di Nicola Zitara

Noi credevamo di Anna Banti



Senza la retorica risorgimentale che ci hanno insegnato a scuola.

La verità rafforza l'Unità
 
Postato da ISOLA74 in un altro 3d:


Donne del Risorgimento
ed. Il Mulino


Donne del Risorgimento è un libroscritto a più mani, mani femminili di scrittrici e giornaliste che fanno parte di Controparola, un gruppo nato nel 1992 per iniziativa di Dacia Maraini: Elena Doni, Claudia Galimberti, Maria Grosso, Lia Levi, Maria Serena Palieri, Loredana Rotondo, Francesca Sancin, Mirella Serri, Federica Tagliaventi, Simona Tagliaventi, Chiara Valentini e la stessa Dacia Maraini.
 
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