La bellezza della Satira.

Shoofly

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Shoofly

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Minerva6

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Cara Shoofly,io adoro la satira :YY,però non ho mai visto i Soliti Idioti (devo rimediare :wink:).
Mi piacciono i Guzzanti (tutti e 3),Crozza,Marcorè,Luttazzi,le vignette di Vauro,Celestini,Littizzetto,Bertolino,Covatta e altri di cui ora non mi viene in mente il nome,ma ci sono :mrgreen:.

In passato qui sul forum ho già proposto di parlarne,ma non ho trovato granchè seguito,forse non è molto amata,magari perchè spesso questi autori fanno anche satira politica e quindi non la pensiamo tutti nello stesso modo oppure la politica interessa meno :roll:.

Questa era la discussione creata da me nel 2009:
http://www.forumlibri.com/forum/sho...e-attualità-nei-programmi-tv?highlight=satira
 
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Shoofly

Señora Memebr
Grazie per la dritta..... avevo fatto una ricerchina precedente ma non era saltato fuori il tuo 3d. O sono io che non ho cercato bene o è il motore che fa le bizze.:mrgreen:

Ad ogni modo ho cambiato il nome al thread: da qui in poi ci si cimenterà con la satira "cartacea" o di altri media diversi da quelli tv.

Augh!:HIPP
 

Minerva6

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Mi spiace di essere stata fraintesa,non avresti dovuto cambiare nulla del tuo 3d.Non era mia intenzione spingerti a farlo,anzi,io sono stata molto contenta di aver trovato un'altra estimatrice della satira in ogni sua forma e mi auguro che questa nuova discussione possa avere vita più lunga della mia precedente :).
Ora sono a casa e ho una connessione che non mi permette di fare collegamenti a youtube,quindi rimanderò a domattina l'inserimento di qualche episodio di satira che a me è piaciuto particolarmente.

Intanto volevo chiederti se hai mai letto l'inserto di satira de "Il fatto quotidiano",che esce ogni domenica;ci sono vignette e articoli satirici,quasi tutti a sfondo politico però.Ci scrive anche Dario Vergassola (che mi ero dimenticata di citare prima),commenta in sintesi gli avvenimenti della settimana.
 

Minerva6

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Ma Benigni può essere considerato anche un artista satirico,oltre che un comico? Io credo di sì,perchè ultimamente sta facendo diversi interventi interessanti che per me rappresentano bene la satira.

E Beppe Grillo? Da quando si sta dedicando alla "politica" (per come la intende lui,ovviamente),molti non lo seguono più;invece io credo che,seppur nella sua maniera piuttosto colorita,abbia ancora molto da dirci di satira e non.

Poi ci sarebbe il grande Dario Fo,ma con lui la satira diventa forse un po' troppo ricercata e magari più difficile da seguire.

Mi è venuto in mente anche Paolo Rossi che,con il suo modo di parlare e il suo stile da folletto,riesce a rendere la satira più leggera,ma molto efficace.

Infine ho pensato anche al programma radiofonico di Radio2,Alcataraz,quello di Diego Cugia,che attraverso il suo personaggio Jack Folla,parla di tutto ciò che succede in Italia e non solo.Lo stile è abbastanza pungente,non so però se è catalogabile nel genere satira.Voi che ne dite?
Questo è il sito per riascoltarlo: http://www.radio2.rai.it/dl/Radio2/...abc-b694-4a133d37e017-podcast.html?refresh_ce
 

Shoofly

Señora Memebr
Guarda Minerva, nessun fraintendimento, davvero! :mrgreen:
Ho cambiato il titolo al 3d perché ci ho pensato su e mi è sembrato più opportuno allargare il campo coinvolgendo un po' tutti i canali del messaggio satirico (magari in questo modo c'è possibilità di parlarne un po' di più, un po' tutti, un po' meglio).:wink:

Tutti gli autori da te nominati sono da considerarsi a buon (anzi ottimo) diritto dei "satirici".

A questo proposito (per chi avrà la pazienza di leggerselo, ma è interessante e ne vale la pena) segnalo un articolo dove si definiscono i termini della SATIRA:


Daniele Luttazzi Cos'è la satira?

Stefano Benni La satira è una delle cinquantasei tonalità della scrittura umoristica-immaginativa e come tale è contraddittoria, emozionante e complessa, a differenza del dibattito che spesso la accompagna.

Sergio Saviane La satira è un mezzo che permette di esprimere con ironia, sarcasmo o cattiveria giudizi proibitivi, critici o morali spiazzando ed eliminando l'avversario a volte con lo sberleffo più atroce. Può smuovere anche al riso, ma è un riso cattivo, molto amaro.

Riccardo Mannelli Una volta mi piaceva rispondere come Kurt Toucholsky (1934): "Tutto." Ma in questi giorni di "predominio dell'imbecille" conviene specificare un po' meglio. Intendo per "tutto" (e Toucholsky prima di me) semplicemente le cose della vita che mi entrano in corpo attraverso i miei cinque sensi: vista, tatto, olfatto, udito e gusto. È roba materica, chimica, che ha a che fare con il metabolismo. E non con il giornalismo, come piace pensare a tanti passerini in carriera. Accidentalmente può diventare anche un mestiere. Ma prima vivere.

Daniele Luttazzi La satira ha dei limiti?

Stefano Benni L'autore di satira (quello che piace a me) non ha altro limite che quello che si pone autonomamente e cioè il limite di tutto ciò che lui profondamente rispetta. Non sonno gli altri a doverglielo indicare.

Sergio Saviane Non ha limiti.

Riccardo Mannelli L'arte ha dei limiti? Secondo la Santa Inquisizione per esempio sì, doveva averli. E anche per i Soviet. Per i nazisti. I Taleban...


Daniele Luttazzi Ci sono degli argomenti tabù per la satira?

Stefano Benni I tabù della satira non dovrebbero essere gli argomenti, ma il modo di affrontarli e cioè la ripetitività, il tormentone, la prevedibilità, la megalomania, la familiarità col potere e l'ipocrisia di dire che "non si è schierati". Questi dovrebbero essere i veri tabù da evitare, altroché le mutande e l'onore dei politici.

Sergio Saviane Gli argomenti tabù distruggerebbero il basamento della satira.

Riccardo Mannelli Gli argomenti tabù sono quelli che danno più sugo. Quando m'accorgo di avere qualcuno nascosto nelle budella il sugo raddoppia.


Daniele Luttazzi Il buon gusto è un criterio per giudicare la satira?

Stefano Benni Il buon gusto, di questi tempi, è un criterio invocato soprattutto da persone cattivissime e senza gusto.
Sergio Saviane Il termine buon gusto non esiste nella satira. Sarebbe come distinguere la satira di sinistra dalla satira di destra, un'abitudine orrenda entrata in uso e dilagata purtroppo in Italia. L'esempio più recente è il caos, la confusione e l'immaturità dei partiti-televisione scatenata dal caso Satyricon. La satira non va mai discussa e non va mai spiegata. È un gran evento della natura. Il minuetto Luttazzi-Travaglio è un raro esempio di satira autentica.

Riccardo Mannelli Quelli che si appellano al buon gusto non sono per caso gli stessi che s'ingolfano dalla nascita di sofficini e plastiche precotte? Che si masturbano coi calendari? Che si bastonano tutte le domeniche guardando dei miliardari che ricorrono un pallone? Che s'acculturano da Costanzo? Che comprano tonnellate di lamiere cromate per farci spappolare dentro i figli ogni sabato sera? Che si vestono come manichini Standa? Che s'indebitano per farsi deportare 15 giorni all'anno in riviera e in villaggio? Quelli che da 2000 anni adorano l'immagine di un disgraziato che penzola da una croce inchiodato a sangue (che più macelleria non si può...)? Quelli che "'Sto frocio", "Quella zoccola", "Anvedi 'sto negro di mmerda", "Ce vole la pena di morte"... (Potrei continuare per settimane).


Daniele Luttazzi Che rapporto c'è fra satira e immoralità?

Stefano Benni Tutt'e due si credono spesso onnipotenti e cercano di sfuggire alle responsabilità (questo non mi piace). Tutt'e due sono in perenne dialogo con la morale o in eterna sfida con chi sostiene di essere il depositario della morale (questo mi piace).

Sergio Saviane La satira è moralista.

Riccardo Mannelli La satira è la rappresentazione artistica dell'immoralità. Ovvio che agli occhi del rappresentato, l'immorale sia l'artista. Nel giochino delle parti essere l'immorale mi diverte, rido di più. Eppoi se non avessi disegnato fin dalla nascita probabilmente sarei diventato Hannibal Cannibal alla pistoiese.


Daniele Luttazzi La satira è alla fin fine reazionaria?

Stefano Benni Dipende da chi la fa e a cosa "reagisce". Non è geneticamente reazionaria perché non è una verità ultima, ma penultima. Può fare la burattina del regime, può diventare accademica e retorica, ma ha dentro un meccanismo che quasi sempre la riavvia e la inquieta. O almeno fino a poco tempo fa era così.
Sergio Saviane Il termine "reazionario" è in contrasto con la parola "satira" che distrugge sul nascere ogni altra definizione perché la satira, se è autentica, nasce dal cuore ed è poesia.

Riccardo Mannelli In senso fisico, senz'altro: reazione al potere, qualsiasi potere. (Anche quello che pretende di esercitare il mio cervello su di me). In senso politico il termine reazionario, in questo momento, mi sembra un tantino sdrucciolo. Vai a sapé perché.

Daniele Luttazzi La satira agisce sulla Storia? Se sì, come? Se no, perché?

Stefano Benni La satira è una grande descrittrice dei suoi tempi. Quindi spesso agisce più sulla storia futura che su quella attuale. La scrittura satirica resiste al tempo e può far capire gli orrori passati come e più di un archivio ufficiale. Per questo la si esorcizza nella chiacchiera, che è il regno del dimenticare in fretta: perché la satira lascia una traccia. Non importa se scritta col sangue, con l'oro o con la merda.

Sergio Saviane Certamente, deve agire sulla storia. Karl Kraus è il primo grande esempio del potere della satira. Per non parlare degli antichi satirici latini.
Riccardo Mannelli Basta ricordarsi di quanto abbiamo attinto da Aristofane o da Marziale o Giovenale.


Daniele Luttazzi Perché si diventa autori satirici?

Stefano Benni O perché si sa scrivere molto bene o perché non si sa scrivere per niente.

Sergio Saviane La satira è un dono di natura; non si può diventare satirici. Berlusconi diventa satirico quando va per i suoi frumentoni travestito da padreterno-Bonolis col caffè Lavazza. Gli esempi di travestimento satirico nei giornali e nella televisione sono infiniti e sono la causa del grande malinteso. Nessuno si accorge più che la vera satira è ormai merce rara. Il vero satirico colpisce la vittima ma sa coinvolgere con intelligenza anche se stesso, senza paura, anzi con generosità, quasi un piacere. Non si può pensare di scrivere satira rimanendone fuori. È il grande errore dei fighetti televisivi che sono diventati tutti satirici. Il novanta per cento di Strissialanotissia è semiqualunquista. Fa danni immensi.

Riccardo Mannelli Vedi la prima risposta.


Daniele Luttazzi Quale consiglio dare ai nuovi talenti?

Stefano Benni Siate unici, cercate la strada più difficile e diffidate dei vecchi satiri che vi danno consigli. E leggete il più grande testo di satira moderno, la motivazione del Nobel per la Pace a Kissinger.

Sergio Saviane Non si diventa autori satirici se non lo si è dentro al cuore.
Riccardo Mannelli Quello che dico ai miei allievi dell'istituto Europeo di Design: non pensate ai quattrini. E siate scemi. Sul serio. Non basta fare gli scemi: bisogna esserlo davvero.

Daniele Luttazzi Quali persone consideri tuoi maestri? Chi ti ha influenzato?

Stefano Benni La mia infanzia: i pescatori dei bar di Rioveggio, mio zio dentista, il becchino del paese e i libri della biblioteca.

Sergio Saviane I maestri? Karl Kraus. Ma ho succhiato molto anche dai giovani; Vincino, Vauro (con cui abbiamo inventato Il Male), Massimo Gramellini, non sempre Michele Serra, Vittorio Zucchi, Curzio maltese, il grande Stefano Benni, il satiro terrificante Ceronetti; e poi Luigi Pintor e Indro Montanelli.

Riccardo Mannelli Mio nonno Attilio. Da bambino passavo giornate intere nella sua bottega di fabbro: una specie di spelonca nerofumo dove lui, fra una bestemmia ed una risata, modellava il ferro per farlo diventare foglia, tralcio di vite e altre meraviglie. Lì ho capito per davvero quanto ci si possa divertire usando le mani e il proprio spirito. In più, pensa che culo, Attilio era amico, sostenitore e spesso finanziatore (ci ha rimesso piccole fortune) della gente del circo. Immagina te cosa si poteva vivere quando mi portava nelle roulotte di Darix Togni o Nando o Rinaldo Orfei, quando passavano da Pescia...

da: http://documenti-biani.splinder.com/post/23396248/cose-la-satira
 

Minerva6

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Meglio così,allora,che non sono stata fraintesa :)!
Purtroppo però mi sa che qui ci scriveremo solo io e te;ti ripeto,la satira non sembra interessare granchè :??.

Intanto volevo chiederti se hai mai letto l'inserto di satira de "Il fatto quotidiano",che esce ogni domenica;ci sono vignette e articoli satirici,quasi tutti a sfondo politico però.Ci scrive anche Dario Vergassola (che mi ero dimenticata di citare prima),commenta in sintesi gli avvenimenti della settimana.

Ti sei dimenticata di rispondere :mrgreen: !
 

Shoofly

Señora Memebr
http://www.vernacoliere.com/locandine/2008/dicembre/copertina.gif

Anche se era meglio ai tempi di Egisto Pipaluce* il Vernacoliere «mensile di satira, umorismo e mancanza di rispetto in vernacolo livornese e in italiano» resta una delle riviste di satira più feroci del panorama attuale.

Pubblicato a Livorno e diretto da Mario Cardinali, che lo ha fondato nel 1982, vanta la collaborazione di vignettisti straordinari come Federico Sardelli (chi è appassionato di Vivaldi lo conoscerà anche come esperto di musica barocca e direttore d'orchestra), Max Greggio (anche autore di Striscia La Notizia, oibbò!!) ed Emiliano Pagani (La Famiglia Quagliotti):mrgreen:

Egisto Pipaluce è la parodia del supereroe Flash (in livornese sarebbe "Frèsce"), nella saga "I Vendiatori" ideata e fumettata da Max Greggio.
 

Shoofly

Señora Memebr
Meglio così,allora,che non sono stata fraintesa :)!
Purtroppo però mi sa che qui ci scriveremo solo io e te;ti ripeto,la satira non sembra interessare granchè :??.



Ti sei dimenticata di rispondere :mrgreen: !

Oddìo, è vero..... no, non lo conosco (Vergassola peraltro non mi smuove un capello come comico satirico, la sua è poco più che parodia.... del tutto indolore :boh:).

Comunque mi documenterò al più presto in proposito (non sia mai che mi sia sfuggita una perla!!!!!):wink:


N.B. Anche se questo 3d rimarrà semideserto..... ma ci siamo noi due dentroooo!!!! :mrgreen:Karl Kraus (uno dei più grandi autori satirici di tutti i tempi) fondò la sua rivista da solo e continuò a scriverci pressoché da solo. Nonostante ciò i suoi contributi non sono stati vani.:ABBB
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Mi è venuta in mente anche la rivista di satira "Cuore",creata proprio da Michele Serra, se ricordo bene.Ne ho letto qualche numero ai tempi del Liceo.

Poi c'era "Il Male" di Vauro e Vincino (ma Vincino non mi fa molto ridere :boh:).Non l'ho mai letto,però.

E voglio segnalare il blog di Spinoza.it che,immagino,tu Shoofly,conoscerai già.
http://www.spinoza.it/
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Anche se questo 3d rimarrà semideserto..... ma ci siamo noi due dentroooo!!!! :mrgreen:Karl Kraus (uno dei più grandi autori satirici di tutti i tempi) fondò la sua rivista da solo e continuò a scriverci pressoché da solo. Nonostante ciò i suoi contributi non sono stati vani.:ABBB

Allora ce la canteremo e ce la suoneremo noi :mrgreen:,finchè la banda (musicale) non si allargherà :wink:.
 

Shoofly

Señora Memebr
E io mi ero dimenticata Michele Serra :mrgreen:.
Leggevo sempre la sua rubrica di Satira preventiva su L'Espresso : davvero esilarante!
http://espresso.repubblica.it/lista/opinioni/micheleserra

Michele Serra è bravo ma ha capito come fare il furbetto. Sulla punta di quelle freccette che lancia dall'Espresso (povero Cuore, si rivolterà nella tomba!) ha messo l'ovatta e se ne sta bello tranquillo all'ombra di una testata che lo paga per fare il buontempone (e basta).

A questo proposito ti segnalo un commento molto avvertito a proposito di un suo articolo dal titolo "Un'Italia senza Cuore ma alla fine abbiamo vinto noi".

http://www.mamma.am/mamma/articoli/art_7878.html

Ma vinto che??

:??


P.s.: IL MALE sì che era tosta!!!:mrgreen: Ma com'era prevedibile ha fatto la fine che ha fatto. Come Cuore.

http://download.kataweb.it/mediaweb/image/brand_repparma/2008/05/15/1210861178905_male1ok.jpg

Furono capaci di farci credere questo!!!:mrgreen::mrgreen::
http://4.bp.blogspot.com/_ie69JH44MKI/S_RC_fUM6CI/AAAAAAAAAAk/Ep702gKcqgA/s1600/tognazzi.jpg

E non solo:

http://ilmalenonemorto.blogspot.com/p/i-falsi.html

Bravi Stefano Andreoli e Alessandro Bonino (Spinoza, libro e blog!).
 
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Mary70

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Non sarete solo voi due in questo thread, anch'io adoro la satira, precisamente gli autori che avete già nominato. :mrgreen:
Vi propongo Neri Marcorè nei panni dell'avvocato Ghedini :mrgreen:
 
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