Kraus, Karl - Elogio della vita a rovescio

Shoofly

Señora Memebr
Questo libro comprende una raccolta di scritti già pubblicati separatamente sulla rivista «Die Fackel», fondata dallo stesso Kraus nel 1899 e diretta fino al 1936, anno della sua morte.


Nell' "Elogio della vita a rovescio" Kraus ci presenta il lato più misero e grottesco della società viennese del suo tempo, vista attraverso le lenti deformanti del capovolgimento ironico.

Elias Canetti lo definì «solitario guardiano» di una soglia che si affaccia su un paesaggio di rovine.


L’atteggiamento polemico di Kraus nei confronti della stampa e del malcostume politico sono all’origine degli attacchi indirizzati al caos in cui la vita dello spirito era miseramente finita.
Guardando all’oggi e al suo nichilismo, comprendiamo che l’irriverenza di Karl Kraus ha avuto ragione. Le sue feroci battute sono profetiche perché i bersagli che il pensatore austriaco ieri attaccava oggi sono ancora (e più che mai) in piedi: l’assopimento della coscienza sociale e civile, il conformismo nella cultura, la deriva della morale, l’asservimento della stampa e degli intellettuali al potere, il malaffare nella politica, la crisi dei sistemi democratici.

“Che cosa può fare uno scrittore di satire di fronte a un ingranaggio cui risponde comunque a ogni ora una risata infernale di scherno? Può ascoltarla mentre gli altri sono sordi. Ma se anche lui non viene ascoltato? E se anche a lui viene paura? Il vero tramonto è la distruzione dello spirito, l’altro dipende dall’indifferente prova se dopo la distruzione può ancora esistere un mondo”.

Timori che Kraus continuò ad esorcizzare ferocemente con la sua risata verde..

"In Italia – scrive Luttazzi – gli esempi di satira grottesca sono rari; ebbe invece una grande diffusione nei cabaret di Berlino degli anni venti e trenta, che venne poi cancellata dal carico di sofferenze della Seconda guerra mondiale. I più grandi autori di questo genere sono stati Karl Kraus e Karl Valentin, maestri della risata verde."

Aveva ragione Cioran quando scriveva che leggere le "voci fuori dal coro" nelle epoche torbide è la migliore disintossicazione che ci sia. Karl Kraus è la stecca nel coro che avverte come si stia cambiando musica.

(il libro è consultabile in anteprima sul web).
 
Alto