Bajkal
“Bajkal”
Gonfia di pioggia, sfida la legge
di gravità, imprevisto sospeso, incombe sullo sguardo trafitto di luce.
Sotto, appena coperta di sottilissima neve,
la profondità del buio,
tremendo abisso blu, ipnotizza.
Un tremore di vertigine,
posso quasi toccare la lastra,
appare così sottile..basterebbe un solo istante..
Non si ode nulla.
Nulla.
Poi l'udito si abitua, gli scricchiolii e crepitii sussurrati
circondano ovunque
come folletti o spiriti nascosti.
Tra le punte di ghiaccio, la nave di ruggine, immobile, l'elica sospesa a mezz'aria,
deserta, abbandonata
resta, per l'eternità.
Soltanto le metamorfosi celesti scandiscono il tempo.
La nuvola è grande, migra nell'infinito aere, sospinta.
Poi, come bianco zucchero filato, il vento gioca, sfilacciandola,
strappa e ricompone nuove forme, lei mai diversa, in eterne capriole.