Campanella, Tommaso

Pasticcina

New member
Ciao, sto leggendo la città del sole di Campanella..
Anche se egli non è definibile propriamente come uno scrittore mi piacerebbe sentire il vostro parere su di lui e in particolare su questo libro..
io personalmente lo trovo molto carino, ben strutturato, ma molto difficile non cm modo di scrivere, bensì per ciò ke presenta, chiede un sacco di immaginazione!
baci a tutti
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
La Città del Sole di Tommaso Campanella è un'opera filosofica ed io l'ho studiata in quanto tale, per cui non saprei proprio come definirla dal punto di vista letterario. Parla dell'utopia e quindi un concetto filosofico che va al di là della realtà. Secondo me di difficile lettura
 

Alice85

New member
La città del Sole di difficile lettura certo, ed alcuni principi che emergono mi hanno lasciata perplessa.
Tra questi la comunione delle donne e dei beni. La cosa che più mi ha lasciata perplessa è ovviamente la prima (ma va!), mentre la seconda è comunque toccata da così tanti pensieri che non è poi un tale pugno nello stomaco.
Non lo consiglierei certo come lettura prima di addormentarsi, anche se certi passaggi possono essere usati per addormentarsi (scherzo :lol: )
L'ho letto per motivi di studio e ne è valsa la pena.
 

Sir_Dominicus

Knight Member
Si è un testo complesso...io l'ho apprezzato, specialmente la parte in cui Campanella vede la società solare come rapporto tra ragione e natura.
 

Handreaar

New member
Nella Città del Sole Campanella descrive una città ideale, utopistica, governata dal Metafisico, un re-sacerdote volto al culto del Dio Sole, un dio laico proprio di una religione naturale, di cui Campanella stesso è sostenitore, pur presupponendo razionalmente che coincida con la religione cristiana. Questo re-sacerdote si avvale di tre assistenti, rappresentanti le tre primalità su cui si incentra la metafisica campanelliana: Potenza, Sapienza e Amore. In questa città vige la comunione dei beni e la comunione delle donne. Nel delineare la sua concezione collettivista della società, Campanella si rifà a Platone (V sec. a.C.) e all'Utopia di Tommaso Moro (1517); fra gli antecedenti dell'utopismo campanelliano è da annoverare anche la Nuova Atlantide di Bacone. L'utopismo partiva dal presupposto che, poiché non si poteva realizzare un modello di Stato che rispecchiasse la giustizia e l’uguaglianza, allora questo Stato si ipotizzava, come aveva fatto a suo tempo Platone; però è importante mettere in evidenza che, Campanella tratta una realtà utopistica, al contrario di altri autori (es. Niccolò Machiavelli ).
 
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