asiul
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Me ne ero quasi dimenticata, scusami Dory ecco la tua proposta.
Di Omero, probabile autore dell'Odissea e dell'Iliade, sappiamo pochissimo, quasi nulla.Le notizie contraddittorie e di falsa attribuzione contenute nelle Sette Vite, non sono attendibili come quelle troppo fantasiose nel Certame di Omero e di Esiodo.
Sebbene non si possa nemmeno negare qualche dato in essi contenuto...
Omero sembra essere stato un poeta epico vissuto nei secoli VIII- VII a.C., le ipotesi sulla sua nascita lo vedono trovare i natali qua e là mrgreen; Smirne o Chio, o a Colofone, Eritre, o a Numa eolica.
La più credibile sembra essere Chio perché sede di una gilda rapsodica di Omeridi.
Si diceva fosse cieco e che, inabile alla vita militare, andasse narrando e integrando a memoria i suoi racconti. Cieco come "il cieco di Chio" dell' Inno ad Apollo
Altre notizie e l'introduzione dell'opera omerica la lascio alla sua proponitrice, Dory.
"Poh!" disse Giove, "incolperà l'uom dunque
Sempre gli dèi? Quando a se stesso i mali
Fabbrica, de' suoi mali a noi dà carco,
E la stoltezza sua chiama destino.
Così, non tratto dal destino, Egisto
Disposó d'Agamennone la donna,
E lui, da Troia ritornato, spense;
Benché conscio dell'ultima ruina
Che l'Argicida esplorator Mercurio,
Da noi mandato, prediceagli: "Astienti
Dal sangue dell'Atride, ed il suo letto
Guàrdati di salir; ché alta vendetta
Ne farà Oreste, come il volto adorni
Della prima lanuggine e lo sguardo
Verso il retaggio de' suoi padri volga".
Ma questi di Mercurio utili avvisi
Colui nell'alma non accolse: quindi
Pagò il fio d'ogni colpa in un sol punto"
Di Omero, probabile autore dell'Odissea e dell'Iliade, sappiamo pochissimo, quasi nulla.Le notizie contraddittorie e di falsa attribuzione contenute nelle Sette Vite, non sono attendibili come quelle troppo fantasiose nel Certame di Omero e di Esiodo.
Sebbene non si possa nemmeno negare qualche dato in essi contenuto...
Omero sembra essere stato un poeta epico vissuto nei secoli VIII- VII a.C., le ipotesi sulla sua nascita lo vedono trovare i natali qua e là mrgreen; Smirne o Chio, o a Colofone, Eritre, o a Numa eolica.
La più credibile sembra essere Chio perché sede di una gilda rapsodica di Omeridi.
Si diceva fosse cieco e che, inabile alla vita militare, andasse narrando e integrando a memoria i suoi racconti. Cieco come "il cieco di Chio" dell' Inno ad Apollo
Altre notizie e l'introduzione dell'opera omerica la lascio alla sua proponitrice, Dory.
"Poh!" disse Giove, "incolperà l'uom dunque
Sempre gli dèi? Quando a se stesso i mali
Fabbrica, de' suoi mali a noi dà carco,
E la stoltezza sua chiama destino.
Così, non tratto dal destino, Egisto
Disposó d'Agamennone la donna,
E lui, da Troia ritornato, spense;
Benché conscio dell'ultima ruina
Che l'Argicida esplorator Mercurio,
Da noi mandato, prediceagli: "Astienti
Dal sangue dell'Atride, ed il suo letto
Guàrdati di salir; ché alta vendetta
Ne farà Oreste, come il volto adorni
Della prima lanuggine e lo sguardo
Verso il retaggio de' suoi padri volga".
Ma questi di Mercurio utili avvisi
Colui nell'alma non accolse: quindi
Pagò il fio d'ogni colpa in un sol punto"