Leopardi,Giacomo - Il sabato del villaggio

Essendo domenica sera (quindi domani lunedì :W),non posso che concordare con Leopardi,quanto più bello è il sabato,pieno di aspettative...






La donzelletta vien dalla campagna
in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole, ornare ella si appresta
dimani, al dí di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
e novellando vien del suo buon tempo,
quando ai dí della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni nell'età piú bella.
Già tutta l'aria imbruna,
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
giú da' colli e da' tetti,
al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
su la piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore;
e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore,
e seco pensa al dí del suo riposo.

Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l'altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.

Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.

Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita
è come un giorno d'allegrezza pieno,
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
ch'anco tardi a venir non ti sia grave.

Non ci sono parole, è allegra e malinconica contemporaneamente.

Bellissima!!!!!

Che bella questa poesia. La ricordo ancora quando la lessi da bambino,era tutto un sabato allora,in attesa del Di`di festa.Calorosa come le immagini che trasmette e malinconica al tempo stesso,doppiamente bella.

E' una delle poesie del Leopardi che ho sempre apprezzato maggiormente. La lessi per la prima volta in terza media durante una lezione di letteratura e da allora mi è sempre piaciuta e ho sempre più imparato a comprenderla. Il significato è profondo:"la Felicità consiste nell'attesa", ma non soltanto del Sabato per la Domenica. Malinconica, come altre sue poesie, specialmente per un altro significato oltre a quello che ho scritto prima, ovvero la delusione; infatti dopo la Domenica cosa ci sarà? Rinizieranno le fatiche e le sofferenze degl'altri giorni, dopo la giovinezza? Finirà il lieto periodo della nostra vita. Quindi non bisogna cercare, desiderare pienamente il futuro, che potrà essere deludente, poichè il miglior momento è ora(il momento in cui si attende ciò che desideriamo).

Mofos 4ever ha scritto:

E' una delle poesie del Leopardi che ho sempre apprezzato maggiormente. La lessi per la prima volta in terza media durante una lezione di letteratura e da allora mi è sempre piaciuta e ho sempre più imparato a comprenderla. Il significato è profondo:"la Felicità consiste nell'attesa", ma non soltanto del Sabato per la Domenica. Malinconica, come altre sue poesie, specialmente per un altro significato oltre a quello che ho scritto prima, ovvero la delusione; infatti dopo la Domenica cosa ci sarà? Rinizieranno le fatiche e le sofferenze degl'altri giorni, dopo la giovinezza? Finirà il lieto periodo della nostra vita. Quindi non bisogna cercare, desiderare pienamente il futuro, che potrà essere deludente, poichè il miglior momento è ora(il momento in cui si attende ciò che desideriamo).

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Forse semplicemente Leopardi ci vuole dire che non esiste un giorno di festa in cui saremo felici,perche`la felicita`e`troppo fugace come il tempo sereno della nostra giovinezza.E`un invito a non perdersi ogni istante,emozione,e lieto evento della giovane eta`perche`la vita verra`a toglier man mano tutta quella spensierata allegria del sabato(uno stato interiore poi in realta`).

ParallelMind ha scritto:

Forse semplicemente Leopardi ci vuole dire che non esiste un giorno di festa in cui saremo felici,perche`la felicita`e`troppo fugace come il tempo sereno della nostra giovinezza.E`un invito a non perdersi ogni istante,emozione,e lieto evento della giovane eta`perche`la vita verra`a toglier man mano tutta quella spensierata allegria del sabato(uno stato interiore poi in realta`).

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Forse non si è compreso molto da come ho scritto, comunque intendevo anche io quel significato, di vivere il presente con ogni sua emozione o momenti felici, perchè il futuro, quando sarà terminata la giovinezza, non sarà più lieto come quel periodo della vita.

Anche io da pura leopardiana adoro questa poesia;insieme a La quiete dopo la tempesta e a Il Passero solitario forma un trittico perfetto :ad:.

Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta

Peccato che pure io,come il nostro Giacomo,non sia stata capace di godere a pieno della stagione lieta della mia vita e non sappia ancora godermi i sabato che verranno...

Minerva6 ha scritto:

Anche io da pura leopardiana adoro questa poesia;insieme a La quiete dopo la tempesta e a Il Passero solitario forma un trittico perfetto :ad:.

Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta

Peccato che pure io,come il nostro Giacomo,non sia stata capace di godere a pieno della stagione lieta della mia vita e non sappia ancora godermi i sabato che verranno...

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Sei mica la sola.
Nessun adolescente riesce a capire cosa puo' godere in quei pochi mesi.
Poi se ne pentira' per tutta la vita.

Vaglielo a spiegare... tempo perso. :MM

L'ho sempre trovata molto veritierà; purtroppo spesso è così: l'attesa è migliore del fatto in sè!
Trovo affascinante e coinvolgente le dettagliata descrizione dell'ascendente attesa.

Come si può spiegare tanta bellezza e perfezione? Solo riconoscendo l'opera di un genio inarrivabile.!!!

Bellissima poesia, nulla da eccepire, ma la odio con tutto me stesso! Alle elementari l'ho dovuta studiare a memoria e nonostante siano passati un sacco di anni ho ancora un cattivo ricordo