Io come sempre non so prendere una posizione netta e scatenero' sicuramente per i prossimi venti post chi invece ha le idee chiare. E' probabile che certe mie affermazioni appaiano contraddittorie ma e' perche' io a priori non ho nessuna certezza perche' mi chiedo sempra cosa sia giusto e cosa sia ingiusto.
Io penso che la delinquenza sia da una parte qualcosa di innato, quindi indipendente dalla nazionalita', dalla razza, ma che in certi casi possa essere legata a certe condizioni e circostanze.
Chi e' disperato a volte puo' essere costretto da certe situazioni a comportamenti non proprio raccomandabili.
Chi invece e' delinquente e' delinquente e basta.
Il discorso e' molto complesso come sempre e non e' facile dare un parere.
Io vivo a Milano, in periferia, in una zona totalmente piena di extracomunitari, arabi, sudamericani, cinesi.
E' un'area abbastanza degradata, anche se una volta non era cosi'.
All'estremita' della via verso la periferia ci sono spesso accampamenti vari di rom. Questo e' un dato di fatto.
Un altro dato di fatto e' che in zona c'e' sempre la polizia e/o i militari.
Trecento metri da dove ci sono i militari e la polizia, spesso (dove spesso significa in certi periodi anche ogni giorno), ci sono vetri di finestrini di auto rotte.
A mia sorella hanno rubato il computer in 10 minuti (si era allontanata 10 minuti) alle 13.00 di pomeriggio, quindi non di notte.
A me sono entrati nel box ed hanno rubato due biciclette. Anche questi sono altri dati di fatto.
Mi chiedo come mai la polizia sia sempre ferma nella via principale quando a duecento metri vengono regolarmente rotti i vetri delle macchine.
Non e' una critica, osservo semplicemente ogni giorno la situazione e mi chiedo come mai i militari e la polizia siano sempre fermi nello stesso posto mentre nei dintorni puo' succedere di tutto.
Non so sinceramente quanto le varie cose siano correlate tra di loro.
E' tuttavia molto semplice correlare furto ad extracomunitario.
Sicuramente nel caso del mio box sono entrati di notte dei ladri ed hanno visitato tutti i box, non solo il mio, e per rubare tanta roba come e' successo dovevano conoscere bene la zona ed avere qualche mezzo per caricare il tutto.
Sinceramente mi risulta difficile pensare al furto casuale ma piuttosto ad una organizzazione.
Il fatto che ci siano extracomunitari in zona non significa assolutamente che siano stati loro, anzi, non vedo che interesse potrebbero avere visto che comunque ci vivono.
Per finire, io non penso sia solo un problema italiano e non penso che le citta' Italiane siano meno sicure di altre citta'.
A me in pieno giorno, a Barcellona, in metropolitana, piena di gente, due anni fa hanno rubato la videocamera. Fortunatamente me ne sono accorto ed io che notoriamente sono una persona calma e pacata, quando mi "incazzo" divento l'incredibile Hulk, e' meglio non avermi davanti "incazzato". Ho iniziato a gridare e mi sono rivolto verso coloro che secondo me erano i responsabili del furto (un finto nonvedente che allungava troppo le mani attaccandosi a tutto cio' a cui mi attaccavo io). Penso di averli spaventati (non me ne importava nulla della gente spagnola in metropolitana in quel momento, gridavo e basta, in italiano), nel giro di pochi secondi mi hanno restituito la videocamera dicendo che mi era caduta e l'avevano raccolta. (non erano comunque spagnoli).
A Milano, sinceramente, finora non ho mai vissuto situazioni simili fortunatamente.
Io come sempre, da moderato che non ritiene ci sia solo il bianco o il nero, il giusto o lo sbagliato, penso che da un lato un'eccesso di immigrati sia deleterio e mi pongo anche altri problemi. Se un giorno dovessero fare un partito e dovessero governare gli islamici, potrebbero ridurre notevolmente anche le nostre liberta', potrebbero imporre i limiti che impongono dalle loro parti. Avendo visitato piu' volte paesi mussulmani non vorrei che diventassimo anche noi come loro.
D'altro canto non e' nemmeno giusto spaventare a priori la popolazione con l'incubo immigrazione magari per scopi politici (e intendo di qualsiasi fazione).
Secondo me vanno valutati i vari casi in generale.
Stiamo parlando di gente che dalle loro parti fa la fame, rischia la vita.
Secondo me si dovrebbero affrontare i problemi in generale, ma non mi sembra venga fatto molto a livello politico mondiale. Sono paesi da sempre colonizzati, sfruttati in ogni modo.
Nella mia vita mi e' capitato di girare un po', tra i vari posti sono stato in Egitto ed in Tunisia.
In Egitto una cosa assolutamente stridente e' che mentre noi eravamo ospitati in mega hotel di lusso con piscina, buffet ed ogni ben di dio, bastava uscire dall'hotel per vedere la gente che moriva di fame per la strada (e non sto esagerando).
In Tunisia la vita mi era sembrata leggermente migliore, anche se mi ha colpito la sporcizia, la spazzatura buttata dappertutto.
Problema di mentalita' o problema di disorganizzazione?
Non lo so. Io osservo e riferisco.
Sono invece rimasto stupito positivamente la prima volta che andai a Londra per l'elevata integrazione che c'era.
Nessun extracomunitario ai semafori (in tempi in cui da noi c'era la coda ai semafori), ma mi ha colpito che sui mezzi pubblici (dove tutti dovevano pagare il biglietto perche' erano controllati tutti e non a campione, mentre da noi in pochi lo pagano), c'erano controllori di ogni razza e nazione, tutti regolarmente impiegati.
Mi ha dato l'impressione di una cultura multiraziale molto integrata.
Certo anche a Londra c'erano i barboni nei parchi, ma la situazione mi sembrava molto piu' sottocontrollo.
Da noi (e qui attirero' sicuramente enne commenti), gli extracomunitari vengono usati a fini politici e quando dico a fini politici intendo non da una sola parte politica ma da entrambe le parti.
Nessuno ha mai cercato di fare qualcosa, di integrarli.
Io penso che non servano leggi speciali, ma serva applicare le leggi vigenti.
Se uno ha commesso una illegalita' deve pagare, se e' straniero deve essere allontanato dall'italia, ma non perche' e' extracomunitario, ma perche' ha commesso un reato, se l'ha commesso.
Invece in Italia i politici, gli opinionisti , si scannano divisi tra le due principali fazioni e se uno dice che va mandato indietro l'altra fazione subito lo vorrebbe tenere anche se magari e' un delinquente e viceversa.
Si travisa sempre tutto.
Se uno dice che non gli piace il bianco, c'e' qualcuno che subito interpreta come vuole dicendogli che ha affermato che gli piace il nero e cosi' via.
Non si fa mai un dibattito politico serio ma si giustificano sempre e solo certe ideologie prese a priori.
Invece basterebbe condannare chi ha commesso reati.
Ma se lo condanni poi c'e' chi si lamenta mentre se non cacci chi invece magari non ha commesso nulla c'e' l'altro della fazione opposta che si lamenta ed i problemi non vengono affrontati mai seriamente. E' mai stata fatta una seria politica di integrazione? Non mi pare. Da noi si montano i problemi in modo da favorire la propria fazione (e non sto facendo un discorso o di una parte o dell'altra, ma e' un discorso generale).
Io vivo in una zona in cui ci sono molti extracomunitari, la polizia e' sempre in zona, pero' di irregolarita' ne vedo ogni giorno.
Io inizierei a regolamentare tutto quanto.
Mi spiego.
Quante automobili sono parcheggiate in seconda fila che non si riesce piu' a passare? Troppe e sempre.
Vanno rimosse, sia che siano di extracomunitari che di milanesi.
Quanti negozi ci sono? tra macellerie islamiche, negozi cinesi, parrucchieri, massaggiatori, appartamenti subaffittati in nero ad enne persone....
Quanti sono regolari e quanti non lo sono? Parliamone.
Basterebbe che a turno ogni giorno passasse la finanza, la polizia, i pompieri, l'usl, i nas eccetera... un giorno un controllo sulla viabilita', il giorno dopo sulle tasse, chi non le paga chiude, un altro giorno sull'igiene dei ristoranti, dei negozi eccetera, un giorno un controllo sui prodotti usati nei negozi di parrucchiere.....
Chi non e' in regola per un qualsiasi motivo o si mette in regola (e viene controllato periodicamente) o chiude.
Fine.
Invece l'illegalita' fa comodo a tutti.
Basterebbe applicare le leggi esistenti accogliendo chi veramente merita.
Ma e' molto faticoso e soprattutto l'illegalita' c'e' anche tra noi e viene spesso mascherata.
Risultato?
Il paese si spacca tra chi li vorrebbe tutti fuori e chi invece li vorrebbe tutti dentro, mentre basterebbe un po' di maggiore obiettivita' e forse qualche certezza in meno sapendo valutare caso per caso. E' sbagliato aprire le porte indiscriminatamente per tutta una serie di motivazioni, ma non e' neppure corretto fare barriere indiscriminate verso gente che spesso e' sfruttata e portata alla disperazione da certe situazioni spesso non volute da loro.