Dio in letteratura: buona cosa o lettura sacrilega?

Dumas80

New member
Salve a tutti.
Da cristiano cattolico quale sono mi chiedevo se fosse una buona cosa inserire Dio, Cristo e lo Spirito Santo nei libri.
Per esempio, guardate "Il codice da Vinci". A chi è piaciuto? A nessuno (tantomeno a me!). Ma molti lo hanno comprato solo perché incuriositi dal mistero di Cristo, della sua vita e dell' "Ultima cena" di Leonardo.
Secondo me è una profanità bestiale quella che ha scritto Brown, perché s'indaga in malo modo sulla vita di Gesù senza prove né tampoco ragionamenti filosofo-religiosi, ma solo credenze d'atei.
E poi ci sono vere e proprie profanità come la "Divina commedia", onde Dante visualizza addirittura i tre regni dell'Aldilà, Lucifero, i dannati e i beati, e persino Dio in tutto il suo splendore! Anche se devo ammettere che la sua descrizione divina è molto bella (e che il suo valore letterario è incredibile), mi sembra oltraggioso arrivare a descrivere le sue sembianze!
Avete opinioni in merito? (sia atei che cristiani che altri, vorrei sentire tanti pareri su questo scottante argomento).
 

Shoofly

Señora Memebr
Vorrei tranquillizzarti ricordandoti che fu lo stesso Gesù a dire che molto spesso quando si parla di Lui non si viene trattati in guanti bianchi.
Ma a Gesù non importava affatto dei maldicenti, preferendo adottare un atteggiamento pacifico e tollerante: scrollarsi la polvere di dosso e proseguire oltre (Mc 6, 7-13 ).

D’altra parte la censura letteraria è un fenomeno oltremodo allarmante e assolutamente da osteggiare: “si comincia con il bruciare i libri, si finisce con il rogo delle persone” (H. Heine).:paura:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Dio stesso parla di sè stesso attraverso il libri sacri, e si sa come tanti abbiano preso questa mania dall'illustre esempio :D
 

El_tipo

Surrealistic member
Vorrei tranquillizzarti ricordandoti che fu lo stesso Gesù a dire che molto spesso quando si parla di Lui non si viene trattati in guanti bianchi.
Ma a Gesù non importava affatto dei maldicenti, preferendo adottare un atteggiamento pacifico e tollerante: scrollarsi la polvere di dosso e proseguire oltre (Mc 6, 7-13 ).

D’altra parte la censura letteraria è un fenomeno oltremodo allarmante e assolutamente da osteggiare: “si comincia con il bruciare i libri, si finisce con il rogo delle persone” (H. Heine).:paura:

beh mi sembra che non ci sia nulla da dire, con una risposta del genere il discorso è chiuso!
PS shoofly ma conosci tutto il nuovo testamento a memoria con tanto di citazioni?
 

Dumas80

New member
Vorrei tranquillizzarti ricordandoti che fu lo stesso Gesù a dire che molto spesso quando si parla di Lui non si viene trattati in guanti bianchi.
Ma a Gesù non importava affatto dei maldicenti, preferendo adottare un atteggiamento pacifico e tollerante: scrollarsi la polvere di dosso e proseguire oltre (Mc 6, 7-13 ).

D’altra parte la censura letteraria è un fenomeno oltremodo allarmante e assolutamente da osteggiare: “si comincia con il bruciare i libri, si finisce con il rogo delle persone” (H. Heine).:paura:

Ricorda che Dio disse: "Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo".
Quindi, il sommo poeta, andando virtualmente in Paradiso e immaginandosi Dio, non commise peccato? Inoltre, non commise peccato anche quando giudica le anime inserendole o nel Paradiso o nel Purgatorio o nell'Inferno? Dio dice anche "Io solo sono il tuo giudice", mica un uomo può fare da giudice a suo potere con gl'altri uomini! E' sacrilegio!
Perciò penso che sia immaginare Dio sia dare una vita alternativa a Gesù sia peccato, grande peccato, come far da giudice o visualizzare l'aldilà.
E' vero anche che Dio ha scelto la letteratura come suo campo d'ispirazione (La Sacra Bibbia), ma solo e soltanto quel libro può parlare d'egli e dello Spirito Santo proprio perché ispirato da Dio stesso.
Sulla censura letteraria sono d'accordo con te, tuttavia talvolta è necessaria.
Vedasi libri come "E con Tango siamo in tre". Il libro più omosessuale che possa essere mai scritto, mi pento di averlo comprato (non che abbia pregiudizi omosessuali, ma questo libro ne promuove il comportamento e trovo la cosa molto irritante).
 

Shoofly

Señora Memebr
Ricorda che Dio disse: "Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo".


"Io solo sono il tuo giudice", mica un uomo può fare da giudice a suo potere con gl'altri uomini! E' sacrilegio!

Riguardo alla prima affermazione Dio si riferiva agli idolatri e non agli scrittori.

Sulla seconda, eh beh.... lasciamo liberi tutti i delinquenti allora, ché tanto poi ci pensa Dio a giudicarli. :roll:
 

Nerst

enjoy member
Parlare di Dio in letterarura non è ( a parer mio del tutto agnostico ) una scelta sacrilega. Dan Brown ha scritto un semplice romanzo, che può si aver suscitato bubbi e dispiacere nei credenti, ma è solo un libro. Può un libro minare la fede di un credente a tal punto da fargli rinnegare gli scritti sacri? Per me non cambia nulla se Gesù ha sposato, ha avuto figli, e non è risorto dopo tre giorni, ecc...anche perchè non possiamo negare che ciò che è scritto nella bibbia è ciò che per la chiesa è "comodo" farci leggere.
Quindi anche in letteratura ci sono poli differenti, chi crede e chi no.

(vi prego non me ne vogliate, ma mi permetto di esprimere liberamente ciò che penso)
 

Dumas80

New member
Riguardo alla prima affermazione Dio si riferiva agli idolatri e non agli scrittori.

Sulla seconda, eh beh.... lasciamo liberi tutti i delinquenti allora, ché tanto poi ci pensa Dio a giudicarli. :roll:

Giudicare nel senso di inserirli o nell'Inferno, o nel Purgatorio, o nel Paradiso, poi ognuno è libero di giudicare su altro.

Parlare di Dio in letterarura non è ( a parer mio del tutto agnostico ) una scelta sacrilega. Dan Brown ha scritto un semplice romanzo, che può si aver suscitato bubbi e dispiacere nei credenti, ma è solo un libro. Può un libro minare la fede di un credente a tal punto da fargli rinnegare gli scritti sacri? Per me non cambia nulla se Gesù ha sposato, ha avuto figli, e non è risorto dopo tre giorni, ecc...anche perchè non possiamo negare che ciò che è scritto nella bibbia è ciò che per la chiesa è "comodo" farci leggere.
Quindi anche in letteratura ci sono poli differenti, chi crede e chi no.

(vi prego non me ne vogliate, ma mi permetto di esprimere liberamente ciò che penso)

Ma è in questo che sta la fede cristiana! I cristiani cattolici DEVONO credere che Gesù è risorto, la Bibbia è il loro libro sacro e nulla può essere cambiato. Brown è andanto al di fuori delle dottrine cristiana su dati infondati e senza prove. La cristianità sta nel credere in tutto quanto è scritto nella Bibbia.
 

Dumas80

New member
Ecco, è sempre il cieco dogmatismo a rovinare tutto!! Ma proprio tutto (religione compresa).....:wink:

Io credo solo nei dogmi, come dovrebbero fare tutti i cristiani allo stesso modo.
Senza i dogmi, che senso ha la fede (si dice proprio che bisogna aver fede nei dogmi [della fede]!? E senza la fede, che senzo ha la religione? Nessuno, ve lo dico io, poiché lorsignori, un giorno gl'atei saranno moltissimi, e 'l giorno del giudizio soffriranno pene immense davanti al cospetto di Dio!
Faccio un po' la figura di papa? In effetti...ma i dogmi sono veri, com'è vero che Scipione sconfisse Annibale, com'è vero che la Rivoluzione francese fu nel 1789 e com'è vero che l'Impero romano venne sconfitto. Sono uguali, solo che questi vengono confermati dalla storia, gl'altri dalla relione.
 

(Neige)

New member
Sulla censura letteraria sono d'accordo con te
Super-ego della società.

tuttavia talvolta è necessaria.
Super-ego della chiesa.

Il libro più omosessuale che possa essere mai scritto, mi pento di averlo comprato [...] ma questo libro ne promuove il comportamento e trovo la cosa molto irritante).
Super-ego della chiesa.

non che abbia pregiudizi omosessuali
Super-ego della società.

L'ego annichilito... Complimenti a Dumas80 per l'esemplare adesione alla sua "relione"!
 

Sopraesistito

Black Cat Member
Io credo solo nei dogmi, come dovrebbero fare tutti i cristiani allo stesso modo.
Senza i dogmi, che senso ha la fede (si dice proprio che bisogna aver fede nei dogmi [della fede]!? E senza la fede, che senzo ha la religione?

Sono d'accordo! Non ho mai capito chi si definisce appartenente ad una certa religione con beneficio d'inventario... Le religioni per loro stessa definizione sono dogmatiche, una serie di regole di vita che vanno seguite se non alla lettera in modo comunque completo, senza escluderne nessuna.
Se no è un pò come dire che ci piace giocare a calcio ma che tutti hanno il permesso di tirarsi testate e usare le mani senza commettere fallo!
Purtroppo al giorno d'oggi manca sia il coraggio di aderire completamente a una religione sia quello di rinunciare a una nominale appartenenza a un certo culto e dichiararsi una volta per tutte atei, agnostici o eretici.

Rispondendo al quesito principale io dico che Dio in letteratura è sacrilego quando l'opera in cui è rappresentato non piace alla chiesa e viceversa. E per la ragione sopracitata se alla Chiesa non piace non dovrebbe piacere nemmeno ai suoi fedeli, pena LE FIAMME DELL'INFERNO! PECCATORI!

P.S: Giusto per evitare equivoci (o per stimolarne altri)... Io sono un Ateo con la "A" maiuscola, per non dire un eretico, dal momento che combatto attivamente la chiesa... Ma questo è un argomento per un'altra discussione, magari meglio ancora per nessuna visto che queste cose tendono a degenerare!
 

Dumas80

New member
Super-ego della società.


Super-ego della chiesa.


Super-ego della chiesa.


Super-ego della società.

L'ego annichilito...Complimenti a Dumas80 per l'esemplare adesione alla sua "relione"!

Grazie, grazie, ringrazio tutti, il mio prete, il vescovo, il cardinale, anche il papa se proprio esageriamo.

:OO
Posso solo immaginare l'effetto che produrrebbe l'opinione di un'atea :mrgreen:

Io tento sempre di far cambiare fede agl'atei, ma spesso finisco con offenderli seriamente.
Una volta uno la prese per scherzo e mi disse: "Padre, mi lasci peccare in pace"! :mrgreen:
Comunque i creatori di questa foto sono i miei veri nemici:
[http://www.google.it/imgres?imgurl=...age=1&ndsp=18&ved=1t:429,r:3,s:0&tx=29&ty=74]
 

skitty

Cat Member
Sono d'accordo! Non ho mai capito chi si definisce appartenente ad una certa religione con beneficio d'inventario... Le religioni per loro stessa definizione sono dogmatiche, una serie di regole di vita che vanno seguite se non alla lettera in modo comunque completo, senza escluderne nessuna.
Se no è un pò come dire che ci piace giocare a calcio ma che tutti hanno il permesso di tirarsi testate e usare le mani senza commettere fallo!
Purtroppo al giorno d'oggi manca sia il coraggio di aderire completamente a una religione sia quello di rinunciare a una nominale appartenenza a un certo culto e dichiararsi una volta per tutte atei, agnostici o eretici.

Rispondendo al quesito principale io dico che Dio in letteratura è sacrilego quando l'opera in cui è rappresentato non piace alla chiesa e viceversa. E per la ragione sopracitata se alla Chiesa non piace non dovrebbe piacere nemmeno ai suoi fedeli, pena LE FIAMME DELL'INFERNO! PECCATORI!

!

Non sono per niente d'accordo. Io personalmente sono atea e quindi non sto affatto parlando per me stessa.
Ma ritengo che una persona possa assolutamente credere in Dio, o in una creatura superiore, pur senza credere per forza a tutte le regole dettate dalla Chiesa, e tanto meno senza essere obbligata a leggere o non leggere determinati libri.
Non vedo l'utilità di voler essere così categorici... o tutto o niente... Non mi sembra un ragionamento che sia possibile generalizzare :roll:
 

Shoofly

Señora Memebr
Nessuno, ve lo dico io, poiché lorsignori, un giorno gl'atei saranno moltissimi, e 'l giorno del giudizio soffriranno pene immense davanti al cospetto di Dio!

E se invece quando morirai troverai Manitù ad accoglierti come te la cavi?? Che gli racconti???
Che tutte le sere leggevi Tex Willer?

:mrgreen:
 

Sopraesistito

Black Cat Member
Non sono per niente d'accordo. Io personalmente sono atea e quindi non sto affatto parlando per me stessa.
Ma ritengo che una persona possa assolutamente credere in Dio, o in una creatura superiore, pur senza credere per forza a tutte le regole dettate dalla Chiesa, e tanto meno senza essere obbligata a leggere o non leggere determinati libri.
Non vedo l'utilità di voler essere così categorici... o tutto o niente... Non mi sembra un ragionamento che sia possibile generalizzare :roll:

Io sto parlando di una religione in particolare, non del concetto di Dio in generale.
Se credi in Dio ma non credi nella Chiesa che ne professa l'adorazione allora stai seguendo una tua religione personale, non quella, per esempio, Cattolica, Protestante o quel che è. Nel momento in cui rifiuti di aderire ad un solo dogma tu dovresti avere il coraggio di smettere di definirti appartenente a quella religione e iniziare a pensare il nome per quella che hai appena inventato! :mrgreen:
Sei liberissima di farlo! Anzi, è una cosa che incoraggio, ognuno dovrebbe trovare dei suoi valori e un suo personale idolo, sia esso la figura di Dio o di un'ideale. La fede è importantissima.
 

Dumas80

New member
Sono completamente d'accordo con Sopraesistito (eccetto per il "P.S." che ha scritto, s'intende...) e in disaccordo con skitty. La religione è una cosa seria: o ci credi o non ci credi. Non c'è una via di mezzo in questo campo, se vuoi essere cristiana devi credere in tutti i dogmi senza domande.
Shoofly, un po' di serietà! Sono cose serie!
 
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