Ammaniti, Niccolò - Branchie

nicouting

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Un libro meraviglioso, a cominciare dalla frase di Iggy Pop nell'intestazione: “il pesce non pensa, il pesce sa.
Una storia inverosimile e reale, sogno e realtà che corrono veloci su binari paralleli, per tutto il libro ci si aspetta che il protagonista si svegli e cominci la sua giornata.

Tanto assurdo quanto avvincente, ho trovato spettacolare la vitalità dell'argomento mortale: un giovane malato, ormai ai suoi ultimi giorni di vita, intraprende un avventura intensa e ricchissima di situazioni piene, di incontri appassionati come mai la sua vita è stata fino a quel momento. Letto in un fiato, è stato un respiro davvero gradevole.
 
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peccato che sono arrivata così tardi per darti una risposta!!! ho stampate in testa queste poche parole:


ho un tumore, non ditelo a nessuno.


niccolò ammaniti ci sa fare, è in grado di portarti dove lui vuole e senza che tu te ne accorga sei immerso in un posto bellissimo, sei parte di esso e stringi la mano a musicisti nelle fogne, uomini con protesi di ferro nella zona peniena (eheheh), madri onnipresenti, storie d'amore, storie no-sense..e tant'altro..
Letto in un fiato, è stato un respiro davvero gradevole.
 
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zaratia

Sideshow
Se devo dire la veritàì l'ho trovato poco originale, quasi banale. Il linguaggio e le scene sono sì fantasiose, ma cos forzate verso l'estremo da scadere nel cattivo gusto. A mo personale giudizio dello stesso autore è molto meglio Ti prendo e ti porto via".
 
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questo piccolo libro mi è piaciuto molto l ho trovato surreale.
anche se le descrizioni di delhi e in generale le descrizioni che riguardavano l asia non mi sono piaciute perchè le ho trovate troppo "occidentali" dato che non ho mai avuto la possibilità di visitare questi meravigliosi luoghi mi chiedo se sono davvero come li descrive ammaniti oppure l autore ha voluto dare di proposito questo nuovo "volto" a questi luoghi.
fatemi sapere cosa ne pensate.
 
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Alfredo_Colitto

scrittore
curiosamente, sono d'accordo un po' con tutti. Il libro mi è piaciuto, in parte proprio perchè è surreale e quasi kitsch nel forzare le scene. Le descrizioni dell'asia mi sono sembrate un po' stereotipate, e comunque non c'è confronto con ti prendo e ti porto via e con io non ho paura. Sembra un riassunto dei post precedenti, lo so, ma è proprio quello che penso. :D
 
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FORTUNAlex

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Premesso che Ammaniti è uno dei miei scrittori preferiti e che ho adorato "Ti prendo e ti porto via" e "Io non ho paura", il mio giudizio su "Branchie" è negativo: non mi è piaciuto!Forse troppo surreale per i miei gusti.
 

Masetto

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ioamodavidesegre ha scritto:
le descrizioni che riguardavano l'asia non mi sono piaciute perchè le ho trovate troppo "occidentali" dato che non ho mai avuto la possibilità di visitare questi meravigliosi luoghi mi chiedo se sono davvero come li descrive ammaniti
Ovvio che non lo sono; è un libro surreale :wink: . E' una specie di lunga barzelletta :D .
 
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Dallolio

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Salve a tutti!!!
Devo dire la verità: mi aspettavo tutto un altro tipo di romanzo... quando ho iniziato questo testo, dalla lettura del primo capitolo mi pareva di trovarmi di fronte a un testo simile al giovane Holden di Salinger, e cioè l'espressione di un disagio interiore, non mi aspettavo sinceramente quel delirante insieme di immagini surreali, con scienziati pazzi, madri col corpo rifatto, prigionieri nei castelli e altre stranezze, il tutto accompagnato da un humor che mi ricorda vagamente quello di Bontempelli... non so non è che mi stia convincendo molto (mancan poche pagine)...
Nicola
 
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io invece lo vedo diversamente: è così vivo e pieno di brio che mi ha coinvolto totalmente! magari sarà stato anche il fatto che ti eri fatto un'idea diversa prima di leggerlo!! :)
 
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Dallolio

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Probabilmente sì, non_so-dove_volare, infatti già mi preparavo a una storia tristissima, anzi la pregustavo, mi aspettavo un Checov del 2000 e con queste premesse sono rimasto fregato :mrgreen:
E poi devo ammettere che non mi piace il comico: nè Bontempelli, nè Campanile, e nemmeno questo! L'unica cosa che mi ha fatto ridere è che pur trovandosi in india mangia rosette alla bottarga, culatelli e altri italianissimi prodotti :)
 
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Finito ieri sera...come storia in fondo mi è piaciuto, anche se certe scene erano davvero impossibili. Però tutto sommato bello: l'India sullo sfondo l'ha reso un libro "solare".
 

sun

b
Fino ad un certo punto non è malaccio, anzi la prima parte mi è pure piaciuta ma poi quando il NOSTRO si trasferisce in India la storia perde completamento di senso e diventa veramente patetica (esempio ... poster che diventano aerei su cui volare). Vabbè è il primo libro e quindi possiamo, posso, perdonarlo :)
 

Masetto

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la storia perde completamento di senso e diventa veramente patetica (esempio ... poster che diventano aerei su cui volare).
Guarda che è un libro umoristico: non devi prendere sul serio quello che dice. Non è una storia pensata per avere un "senso", ma solo per divertire...
 

sun

b
Guarda che è un libro umoristico: non devi prendere sul serio quello che dice. Non è una storia pensata per avere un "senso", ma solo per divertire...
apprezzo l'ironia (ho riso come un matto in certi passaggi di FANGO, TI PRENDO E TI PORTO VIA e COME DIO COMANDA) ma la fantasia così non mi diverte per nulla, anzi m'infastidisce ... anche perchè ho cercato qualche significato in tutto ciò ma non l'ho mica trovato :-(
 

gio84

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Surreale! Ironico! Un po' splatter, un po' di sesso...
Lettura veloce e piacevole.

Ammaniti dichiara di aver scritto questo libro nel periodo in cui tentava di scrivere una tesi di laurea in biologia, che però non è mai arrivata.

A lettura appena conclusa la mia esclamazione è stata: "È come quando faccio sogni strani quando la sera mangio troppo!"

Anche io ho provato un leggero fastidio quando leggevo l'india occidentalizzata, soprattutto in ambito culinario. Forse era voluto, forse no...
 
Mi son fatto duer risate leggendo questo libro!! :mrgreen:
A me è piaciuto! Ottimo esordio di Ammaniti!! I personaggi delle fogne (non ricordo come si chiamano) sono troppo simpatici.
 
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