Un padre compiacente verso un figlio che dilapida il patrimonio faticosamente accumulato dal padre, due sorelle che con la totale dedizione al lavoro riconquistano il patrimonio del nonno e lo arricchiscono sempre più. Fino a quando accolgono in casa il figlio di una sorella defunta e la storia si ripete: le due sorelle come il nonno, il nipote come il loro padre.
E' una storia di vite vissute per interposta persona, di lusso goduto attraverso l'incoscienza dell'altro. Una storia in cui tutto si ripete senza che mai nessuno impari dall'esperienza. Mai prima mi era capitato un romanzo in cui non si trova un solo personaggio positivo. Il nipote è a dir poco inquietante, e le sorelle Materassi possono essere definite patetiche, ridicole, grottesche, volgari, incestuose, maligne, e tant'altro, ma mai si riesce a trovare per loro una definizione positiva perché mai riescono a suscitare un sentimento positivo. Come d'altronde tutti gli altri personaggi. Credo che la bravura dell'autore si sia manifestata proprio in questo: la rappresentazione di una realtà odiosa, insopportabile, in cui nessuno suscita mai un moto di pietà nel lettore.
Segnalibri