AA.VV. - Ciao Karol

“Ciao, Karol – 1500 lettere di bambini e non alla morte di Giovanni Paolo II”
Edizioni Papaboys International 2011 Srl

Suddiviso in 9 capitoli, il libro presenta una raccolta di 1500 lettere e disegni, depositati in Piazza San Pietro dai fedeli di tutto il mondo, nell’aprile del 2005, nei giorni della morte di Giovanni Paolo II.

La copertina del libro e le immagini che scandiscono i 9 capitoli dell’Opera sono state realizzate dal Maestro Giuseppe Afrune, pittore con vasta esperienza nel mondo dell’arte sacra.

Arricchiscono l’Opera gli interventi di: Mons. Pawel Ptasznik, Giorgia Meloni, Luca De Mata, Marco Tosatti, Angela Ambrogetti, Elisabetta Lo Iacono, Rodolfo Lorenzoni, Serena Sartini, Dante Fasciolo, Daniele Venturi.
Di seguito riportiamo un breve estratto di ciascun contributo.

Prefazione: Mons. Pawel Ptasznik – Segreteria di Stato

“Il libro che avete in mano non è nato sulla scrivania di uno scrittore. È nato in Piazza San Pietro, durante la lunga agonia di Papa Giovanni Paolo II e nell’ora stessa del suo ritorno alla casa del Padre. Non contiene delle affermazioni teoriche e astratte, ma tutto il carico di amore, di preoccupazione e di gratitudine che riempiva i nostri cuori quando stavamo in silenzio e in preghiera con lo sguardo fisso su quella finestra. La finestra dalla quale ci salutava, ci abbracciava e che poi, dopo essere rimasta a lungo nella semi oscurità, è esplosa di luce per dirci che Lui se ne era andato. Questo libro, dunque, contiene i sentimenti più intimi di coloro che, in quell’istante, hanno sentito di perdere Qualcuno al quale la loro vita era profondamente legata con i nodi della fede, dell’amore e della speranza”.

“In quel momento, c’è stata una risposta da parte della gente. Certo, una risposta non solo attraverso le cartoline, i bigliettini, i pezzetti di carta lasciati in Piazza San Pietro, nonché le lettere inviate per posta, contenenti le espressioni spontanee della vicinanza, della gratitudine, del senso di ‘nostalgia’ che molti provavano e, di conseguenza, dei desideri rimasti incompiuti”.

“Ora, grazie all’interessamento dei Papaboys, esce questa nuova raccolta. Il libro è impostato secondo le frasi che la tradizione liturgica riserva al mistero dell’agonia, della morte e della risurrezione di Gesù Cristo. In questo modo si è riusciti a far vedere la profonda unione di Giovanni Paolo II con il Cristo e con la sua opera salvifica al centro della vita e della missione apostolica di Karol Wojtyla”.

Introduzione: Giorgia Meloni – Ministro della Gioventù (Governo Italiano)

“La Beatificazione di Giovanni Paolo II costituisce uno dei momenti più attesi dai cattolici di tutto il mondo, sin dall’istante della sua scomparsa. L’esclamazione “Santo subito!”, spontaneamente scaturita da una Piazza San Pietro raccolta in preghiera nelle ultime ore di vita di Karol Wojtyla e profondamente commossa, è divenuto uno slogan planetario, declinato in lingua italiana ad ogni latitudine, quella lingua che il Papa Polacco ha dimostrato di amare con sincerità già dalle prime storiche battute pronunciate appena eletto al soglio di San Pietro. Giovanni Paolo II è da più parti riconosciuto come un Pontefice “rivoluzionario”, perché ha saputo interpretare al meglio l’epoca che ha vissuto sfruttando appieno i mezzi di comunicazione disponibili per la missione evangelizzatrice affidatagli in quel lontano e indimenticabile 16 ottobre 1978. Tra gli elementi più innovatori che amo ricordare vi sono indubbiamente lo straordinario feeling che egli riuscì ad instaurare con i giovani e la fiducia, piena di convinzione e grazia, che riservò nelle donne, figlia anche della straordinaria devozione che il Papa nutriva verso la figura di Maria, madre di Gesù e sublime esempio di femminilità”.

Riflessione: Luca De Mata – Direttore emerito Agenzia Fides

“I bambini ci guardano e leggendo, guardando con animo aperto queste pagine, capisci il loro disorientamento della nostra incapacità di non vedere Gesù che ci viene incontro. Un volume straordinario di testimonianze su cui meditare e riscoprire di vivere le nostre vite di Cristiani con la semplicità dei tanti disegni qui raccolti. Maria accoglie il Verbo ed Assunta in Cielo ci è guida per riscoprirci semplici fedeli come tutte “queste tante pagine di tante parole” che si potrebbero riassumere in una sola frase: saper amare il nostro prossimo. Un esempio? Quanto qui leggerete”.

Riflessione: Daniele Venturi – Presidente Associazione Nazionale Papaboys

“Giovanni Paolo II continua, dal cielo dove ora risiede, ad affacciarsi ogni giorno nella vita e nel cuore di ognuno. L’Opera “ciao, karol” e’ un segno della sua presenza fra di noi, che siamo principalmente ‘suoi’, alla sequela di Gesù, nell’unità con la Chiesa, nel servizio disinteressato al Suo Vicario. Nei nove capitoli che percorrono la Passione del Signore, si offre al lettore una similitudine tra Gesù e questo uomo figlio della Polonia: non è una scelta editoriale, è una verità della quale siamo testimoni. Una verità che la storia non potrà mai dimenticare”.

Interventi conclusivi

Marco Tosatti – Vaticanista La Stampa


“Non ce l’ho fatta a ripercorrere queste pagine senza commuovermi. A sei anni di distanza – già sei anni, sono passati! – la forza di quelle emozioni è ancora viva, come brace che cova sotto la cenere; e basta un nulla, un alito di vento, un ricordo, una frase a ravvivarla, a trasformarla in fuoco bruciante. Così è accaduto che questa raccolta di lettere, tante, tantissime, mi abbia riportato a quei giorni di aprile del 2005, giorni in cui ero obbligato a girare per Roma con gli occhiali scuri in permanenza, perché la commozione si manifestava, traditrice, senza preavviso…”

Angela Ambrogetti – Vaticanista Inside The Vatican

La sera del 2 aprile eravamo in tante a pregare in Piazza San Pietro. Tante, al femminile. Perché le donne a Giovanni Paolo II dovevano e devono molto. Il papa va verso la Casa del Padre nei vespri della festa della Divina Misericordia. Una festa femminile, di cui è apostola Santa Faustina Kowalska. Una festa voluta da Giovanni Paolo II, una suora canonizzata da Giovanni Paolo II. Solo una coincidenza? Quella sera ero convinta di no, oggi ne sono certa.

Elisabetta Lo Iacono – Giornalista e scrittrice

“L’incredibile folla diretta in piazza San Pietro era il segno tangibile di una presenza e, ancor più, di una partecipazione ad un dolore globale. Una preghiera, uno sguardo a quella finestra vuota, un segno di croce dinanzi alla salma del papa ma anche un messaggio, la volontà di lasciare una testimonianza, di sfogare ed esorcizzare il grande senso di vuoto. Le lettere e i biglietti lasciati in piazza San Pietro erano la voce di quelle lacrime e di quei silenzi, erano il segno della spontaneità dei bambini, dell’ammirazione dei giovani, della stima degli adulti. […] Lettere che dipingono fedelmente il quadro di una società e di un uomo alla ricerca di qualcosa di grande e di vero in cui credere, di qualcuno in cui trovare protezione e sostegno in periodi in cui sembra prevalere il disorientamento”.

Rodolfo Lorenzoni – Giornalista e scrittore

“Prepariamoci a leggere queste dediche tracciate con il linguaggio del cuore, ponendoci in una dimensione di semplicità e di essenzialità che troppo spesso nella vita di tutti i giorni sembra sfuggirci.[…] Forse disporsi nell’umiltà d’animo indispensabile per cercare di guardare negli occhi e nel cuore il proprio prossimo, come questo libro ci aiuta a fare, è il modo migliore per accrescere e temprare la nostra fede, per renderla più Vera”.

Serena Sartini – Vaticanista TMNews

Il 2 aprile 2005 ero in piazza San Pietro: quel 2 aprile in cui il mondo si fermò per qualche istante! Come potevo non esserci. Ero là da giorni, da quando la mia agenzia di stampa mi aveva chiamato, nella notte di qualche giorno prima, per dirmi che il Papa, Giovanni Paolo II, si era aggravato e che oramai stava per morire. E così, da quattro lunghissimi interminabili giorni, bivaccavo nella sala stampa della Santa Sede per seguire le notizie sulle ultime ore del Papa polacco. Notte e giorno. Ora dopo ora. Lo accompagnavo nella sua lunga agonia. I minuti scorrevano lentamente, e il tempo sembrava non avere più importanza. Anzi, ero io che non avevo più la concezione del tempo. Non tornavo a casa nemmeno per quelle poche ore di sonno. La sala stampa della Santa Sede, che era stata letteralmente presa d’assalto da giornalisti di tutto il mondo, era oramai diventata la mia casa.

Dante Fasciolo – Direttore editoriale “Edizioni Papaboys International Srl”

Sarai Beato per la Chiesa, ma da lungi lo sei per i nostri cuori;
“…santo subito…”
abbiamo invocato insieme a migliaia di giovani di tutto il mondo
il giorno in cui sei tornato alla Casa del Padre.
Identificati umili seguaci nella Tua Verità,
ci piace ora ricordarti che ciascuno di noi
si nascondeva nel tenace piccione che scompigliò i tuoi candidi capelli,
e in quel soave venticello che sfogliava il Libro dei Libri sulla bara,
per accompagnare i tuoi passi oltre i confini terreni,
lungo i pascoli della Serenità Celeste

Per maggiori informazioni e per l'acquisto del libro: www.ciaokarol.it

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