Tornatore, Giuseppe - Una pura formalità

asiul

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Bel film di Tornatore con il mio adorato Depardieu ed un bravissimo Sergio Rubini nella parte di un carabiniere.

Uno sparo nella notte ed inizia il film...
Depardieu (Onoff) viene ritrovato a girovagare sotto la pioggia e fermato dalla polizia sarà condotto al comissariato.
Il titolo del film in realtà non è altri che lo scenario di tutto il lungomentraggio.
Onoff viene fermato per "una pura formalità" così reciterà Roman Polanski (il commissario) non appena arrivato in caserma e con l'intento di chiarirne l'identità che è poi quella di Biagio Febbraio di cui racconterà la storia di scrittore in crisi e non soltanto. Tenterà la fuga, verrà rispreso e si farà luce sulla morte dell'uomo che sembra proprio essere ... no per sapere di chi è il cadavere e l'assassino dovrete vedere il film ;)

Merita la visione ed il voto di 3,9/5
 

El_tipo

Surrealistic member
ero convinto che questo film fosse di polanski!!!!
l'ho visto un po di tempo fa in effetti, puo darsi che i ricordi mi si confondano, ricordo un'atmosfera un po claustrofobica, e un grande polanski nei panni dell'attore :D
 

asiul

New member
ero convinto che questo film fosse di polanski!!!!
l'ho visto un po di tempo fa in effetti, puo darsi che i ricordi mi si confondano, ricordo un'atmosfera un po claustrofobica, e un grande polanski nei panni dell'attore :D

Cofermo... è di Tornatore; soggetto, sceneggiatura, regia e montaggio. Le musiche sono di Andrea ed Ennio Morricone.Polanski è l'attore che interpreta il commissario. :)

Ho anche dimenticato di dire che questo film è del 1994 ed è stato premiato al 47° Festival di Cannes
 

ayla

+Dreamer+ Member
Bellissimo film, verboso, tetro, freddo, a tratti confuso, ma con un'atmosfera tesa e carica che sale di scena in scena, che rasenta quasi l'aria che si può respirare in un incubo dove non capisci quello che sta succedendo, non sai dove stai andando ma sai che sei in balia degli eventi e che non ci sono vie di fuga.
Due sono i momenti che meritano assolutamente la visione. In primis, la scena iniziale, dove Depardieu corre, non lo vedi, ma lo senti che, affannato e disperato, corre come un matto sotto una pioggia torrenziale e i violini incalzano e stridono nel sottofondo. Altra scena è quando Depardieu canta "Ricordare", da brividi.
Un giallo che maschera la ricerca della verità, una faticosa e dolororissima scoperta del proprio io, della propria identità, concretizzata nello scontro tra Polanski (bravissimo) e Depardieu.
Stupenda la colonna sonora.
Merita, merita, merita!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Sembra ispirato a La panne di Durrenmatt questo film di Tornatore anche se il soggetto è dello stesso regista ed è sicuramente diverso nella trama ma non nella costruzione drammatica. Qui sicuramente è spiazzante il finale, per cui consiglio di vedervelo tutto fino alla fine.
 
G

giovaneholden

Guest
Il film di Tornatore più anomalo e forse proprio perché più sobrio nella realizzazione secondo me il migliore. Supportato da eccellenti interpretazioni risulta sicuramente da vedere.
 
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