Pennacchi, Antonio - Il fasciocumunista. Vita scriteriata di Accio Benassi

isola74

Lonely member
È il 1962 e "Accio" ha 12 anni. È in seminario - sognava di fare il missionario - ma ora s'è stufato e vuole tornare a casa, a Latina. Lì, però, non lo accolgono troppo volentieri: sette tra fratelli e sorelle, più un padre operaio e madre in crisi di nervi. E allora scappa da casa, non va più a scuola, s'iscrive al MSI. Gira con la catena sotto l'impermeabile, entra ed esce dalla questura, lo espellono dall'MSI, entra nel Movimento Studentesco, diventa maoista... Antonio Pennacchi racconta la storia di un eroe istintivo, stupido, goffo, attaccabrighe, arrogante, sentimentale. (recensione tratta da IBS)

Ho letto recensioni opposte su questo libro: c'è chi lo ama e chi lo odia.
Dico subito che, lungi dall'essere un capolavoro, a me è piaciuto molto. Rievoca un periodo storico che non ho vissuto personalmente ma che da sempre mi affascina , e lo fa con uno stile leggero, a tratti ironico, che riesce a calarti bene nelle vicende che si susseguono. Accio non può che farti simpatia, sia da "fascista" che da "comunista". E', in fin dei conti, una storia "moderna", del '68 ma anche dei giorni nostri, che, secondo me, va letta .
 

skitty

Cat Member
Non ho letto il libro, ma mi è piaciuto tantissimo il film tratto da esso, "Mio fratello è figlio unico" :)
 
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